Fausto si è commosso all'arrivo degli italiani
Fausto si è commosso all'arrivo degli italiani Fausto si è commosso all'arrivo degli italiani **È la prima volta che vedo giungere un Tour e mi sento un nodo in gola,, - Complimenti alla squadra di Binda - L'abbraccio di Kubier - Programma: prepararsi ai campionati mondiali DAL NOSTRO INVIATO Marsiglia, lunedì mattina. A Marsiglia, ad assistere all'arrivo del Tour, c'erano — sul prato — Coppi, o meglio Fostò, come tutti lo chiamano qui e — sulla tribuna — la signora Locatelli. I giornalisti ed i fotografi stranieri ed italiani, come arrivavano in pista, non sembravano pensare al Giro di Francia, si dirigevano verso il punto dove il Campionissimo distribuiva sorrisi e strette di mano. Entrarono Lucien Lazaridés e Alomar a intimare l'alt alle chiacchiere e Fausto fece un tifo tremendo per Lucien, suo compagno d'allenamento sulle strade della Costa Azzurra. Poi venne il turno degli assi, e il primo che lo vide e gli corse incontro fu Kubier. Lo svizzero, che è un tipo espansivo, si buttò tra le braccia del nostro asso: Ah, Fausto, siamo scemi noi a disputare il Tour. Tu sì sei furbo! ». Ancora abbracci, complimenti, felicitazioni. Un lungo e discreto scambio d'impressioni con Bobet, un sorriso a Wagtmans, nuova maglia verde, e poi via verso i tricolori. Coppi diventa serio, si commuove un po'. «Accidenti! E' la prima volta che vedo arrivare un Tour e mi sento quasi un nodo in gola. Però nessun rim- I pronostici ippici Poiché alcune delle prove valevoli per il Totip sono state disputate in notturna lo spogliò delle schedine è cominciato assai tardi e non sarà ultimato che in mattinata. Monte premi L. 58:595.472. Colonna vincente: X-2; 1-X; 1-X; 1-X; X-2j 2-X. pianto. Nella vita non bisogna avere pentimenti». André Leducq, l'ex-campione che ora è giornalista, lo sente e lo rimbecca: < Sta zitto, per piacere. Non lo sai che se ti decidevi lo vincevi come ridere? ». Coppi non risponde a lui, brontola invece a noi: «Già, lui dice così, poi magari rischiavo le pene di inferno come Van Steenbergen, Kubier e Ockers. No, no, meglio così. Sono contento del mio rifiuto». La buriana poco alla volta passa. Fausto, salutati gii italiani, che hanno fretta di andare in albergo con l'illusione di dimenticare in un bagno il caldo soffocante, ritorna presso Gismondi e il massaggiatore De Grandi, per prepararsi. E' impegnato nella riunione di contorno: «Non credere che non sia duro. Non si dorme più. In 17 giorni ho gareggiato 16 volte e le trasferte bisogna compierle di notte. Sono andato giù di peso alla faccia di chi sostiene che io mi diverta». «Del Tour che ne dici?». «Mah. E' un Tour strano, almeno leggendo dai giornali non si capisce bene come potrà andare a finire. Mi ha entusiasmato Gaul, quello è un cliente da prendere con le molle. Del resto ho un'idèa vaga, molto vaga ». «Chi credi lo possa vincere? ». « Se non capita il finimondo, Bobet. Il Giro di Francia è una gara tremendamente dura ed è un campione che, alla resa dei conti, conquista il primo posto. Certo, la posizione di Louison è un rebus, ha tutti contro ed è difficile combattere in questo stato. Io lo so per esperienza». «E Fornara e la squadra italiana? ». « Stupefacente, ecco la parola. I ragazzi vanno bene, mi sembrano su di morale e credo che terranno fino a Parigi. Mi spiace per Coletto. Quindici giorni fa avevo dichiarato che Tino avrebbe corso un gran Tour. Lo sta correndo in effetti, ma il ritardo di Namur gli ha mandato a catafascio la classifica ». «Che cosa fai adesso?». « Una volata in Italia a... rifornirmi di biancheria pulita. Quindi continuo la tournée. Ti interessa il programma? Eccolo: il 21 di questo mese Dax, il 22 Libourne, il 23 Arcachon paese delle aragoste, il 24 e il 25 San Sebastiano, il 28 Le Havre, il 30 Parigi. Qui mi incontrerò nuovamente con il Giro di Francia e spero con assoluta franchezza di poter rinnovare ai nostri 1 complimenti che ho fatto di gran cuore a Marsiglia». «E dopo, quando rientri in Italia? ». « Rientro per 11 14 per la prova di selezione in vista dei campionati del mondo». « Sempre deciso a vincerlo? ». «Che cosa, di titolo? Certo, è l'obiettivo ultimo della mia carriera». «E poi?». « E poi attività su pista ». Intervista lampo finita. La folla reclamava Fostò. Pareva fosse stato lui a vincerla, la tappa, altro che Lucien Lazaridés. g. b.
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