Come fu sterminata la famiglia Ovazza

Come fu sterminata la famiglia Ovazza Processo al Tribunale militare contro un tenente rielle «SS» tedesche Come fu sterminata la famiglia Ovazza Il banchiere torinese, la moglie e la figlia prelevati a Gressoney e uccisi a Intra a rivoltellate -1 corpi bruciati nella caldaia del termosifone - Il figlio ventenne catturato a Domodossola e trucidato H Tribunale militare giudica questa mattina il cittadino austria. co Gottfried Meir. Egli è accusato di aver ucciso ad Intra nell'ottobre del 1943, in qualità di comandante di u» reparto di SS tedesche, un prigioniero inglese ed d coniugi Riccardo e Nella Ovazza e la loro figlia quindicenne Elena e di averne bruciato 1 cadaveri in una caldaia del termosifone delle scuole comunali. Deve inoltre rispondere di aver fatto uccidere ad Intra il figlio ventenne degli Ovazza, di nome Ettore. Per tale Imputazione il Meir già subì un processo in Austria, a Graz, ma quel « Tribunale del popolo > lo assolse per insufficienza di prove, accettando la sua difesa che in quel periodo egli non si trovava ad Intra e che 1 delitti a lui attribuiti potevano essere stati commessi dal suo maresciallo capo Jehnke che gli rassomigliava molto. Le nostre autorità militari chiesero all'Austria la estradizione di Gottfried Meir, ma la domanda venne respinta. Pertanto il dibattimento si svolge in sua contumacia. Il Meir era maestro di ' scuola elementare, fanatico nazista. In Italia venne col grado di' primo tenente e comandò 11, reparto di SS della divisione « Adolf Hitler » di stanza a Intra ed a Baveno. Ad accusarlo in questo processo ci saranno molti testimoni che non furono sentiti dal Tribunale austriaco. Queste persone sono sicure clie fu il Meir a commettere 1 crimini e non il suo maresciallo. Il nome del prigioniero inglese non è conosciuto. La famiglia Ovazza era ben nota nella nostra città. Il comm. Riccardo era un banchiere. Nella sentenza di rinvio a giudizio davanti al Tribunale militare si dice, che 11 suo patrimonio prima della guerra era valutato a 40 milioni. Dopo l'8 settembre, allorché 1 tedeschi, padroni dell'Italia, cominciarono la caccia spietata agli ebrei, gli Ovazza ritennero opportuno nascondersi a Gressoney. Partirono da Torino in automobile e l'autista Boggetti afferma che avevano con sé gioielli per un valore di 10 milioni e una forte somma in contanti. € Non si sa chi abbia tradito gli Ovazza svelando il loro nascondiglio alle SS. Forse il Meir lo sepperse quando arrestò il Aglio Ettore alla stazione di Domodossola. Verso il 6 o 7 di ottobre del '43 il giovane Ettore era stato accompagnato clandestinamente in Svizzera da una guida 'nsieme con un gruppo di "esuli, croati. Mentre costoro furono accettati delle autorità elvetiche, Ettore Ovazza dovette far ritorno in Italia. Lo misero sul treno e alla stazione di Domodossola cadde nelle mani delle SS. Con sè aveva gioielli per una forte cifra. Fu condotto ad Intra ed il Meir Io fece uccidere per poterlo rapinare. In questo modo, è molto probabile, il tenente austriaco potè sapere che i genitori erano a Gressoney. Tre suol militi andarono a prelevare 1 coniugi Ovazza e la figlia e li portarono od Intra. Breve interrogatorio e poi furono accompagnati nella cantina delle scuole. Uno dopo l'altro vennero uccisi con un colpo di rivoltella, poi gettati a bruciare nella caldaia. Su questo macabro particolare non ci sono dubbi. Ida Rusconi in Maggenga, custode delle classi femminili di Intra, venne chiamata d'urgenza da un milite delle SS perchè accendesse la caldaia del termosifone. La donna avverti in Municipio, e venne inviato l'addetto Rodomonte Cadcmazzi. Dopo elle la caldaia ardeva da tre ore il Cademazzi fu allontanato. Quella volta nel forno bruciarono il soldato Inglese. Per gli Ovazza le SS tedesche già avevano imparato come si faceva funzionare la caldaia. Chiamarono invece il Cademazzi per portar via le ceneri. Egli era addetto al forno crematorio del cimitero di Intra e la sua esperienza gii fece avvertire, appena entrato nella cantina, che erano stati arsi dai corpi umani. Pulendo la griglia rinvenne ancora dei pezzi di ossa non Interamente combusti. Il Meir avrebbe dovuto tradurre gli Ovazza in Germania: li uccise e ne distrusse i cadaveri — cosi si presume — per impossessarsi dei loro beni. Presiede il Tribunale il generale Riaudo. P. M. è il maggiore Boffl. Difensori dell'imputato gli avv. Fuhrmann di Verbanla, Geo Dalflume di Torino, assistono gli avvocati austriaci Deutchbein e Flleder di Klangenfurt.