Il convegno dei cani a Cuneo

Il convegno dei cani a Cuneo Il convegno dei cani a Cuneo I rappresentanti nazionali di «alta genealogia» hanno paura dei raffreddori e dei reumatismi Fuga generale dai giardini al cader della pioggia Nostro servizio particolare Cuneo, lunedì mattina. Il tempo, che fin dal pomeriggio di sàbato lasciava sperare ben poco di buono per l'indomani, ha danneggiato un tantino la HI Esposizione nazionale canina. Parecchi dei 127 iscritti, per i quali erano previsti 58 pre?ni d'onore, 28 premi d'onore particolari, 45 premi speciali, oltre i < premi di qualifica * per i « buoni », i t molto buoni » e gli c eccellenti», non si san visti. Quando, poi, verso mezzogiorno è cominciata la pioggia anche a carattere impetuoso, è stata una fuga generale dai giardini pubblici, luogo di raccolta. In verità, i < fuggiaschi » non meritano rimprovero. « Personaggi» della loro riconosciuta importanza non\ potevano correre riseTii di raffreddori e di reumatismi, dato che non erano raccolti in gabbia, ma, affinchè si sentissero maggiormente liberi, e quindi più lieti dell'ospitalità ricevuta, altro non avevano che un cuscino sul quale sedersi o sdraiarsi. Gli assenti non hanno impoverito eccessivamente la mostra, dove si potevano vedere esemplari bellissimi come il pointer Bilde della Gaia, di appena tredici mesi, appartenente al dr. Ernesto Goppaloni (Pavia); il setter irlandese Gosecta Selecta, del signor Natale Toscllo (Pinerolo); il bassetto Campando des Groganrd de Phoebus (stanco di sgolarsi per abbaiare, dovere ver esso imprescindibile dal momento che gli avevano attaccato accanto U cartello ^pericoloso») appartenente al signor Francesco Boulus di Nizza; /'alano arlecchino Ariel di Villa Rata, del generale Giulio Cappa Dogliani (questo bel colosso pesa intorno agli 80 chili ed è quanto di più delicatamente amabile si possa trovare per occuparsi di bambini come guardia e come compagno di giuochi); %l bulldog Jakie di Val San Martino (suo padre fu venduto per un milione e meezo di lire) del dottor Bergesio (Torino); il levriero afgano Khan Goggi von During Shofen, del conte Percivalle di Monticello (Torino); il superbo pastore scozzese Caesar di Michalon, del cav. Carlo Rabino (Genova) il quale vale un milione, ma, dice il proprietario, < finora mi è costato anche più caro »; e, naturalmente, il piccolo levriero italiano Dolly di Soldo, della contessa Maria Alessandra Barbotto (Torino). L'esposizione, pur essendo di malta genealogia» aveva invitato « fuori concorso » le < bcllezze » autonome. Da notare in questo gruppo i sanbernardo a pelo corto « Teli » e « Clea » del CA.R. di Cuneo.

Persone citate: Bergesio, Carlo Rabino, Ernesto Goppaloni, Francesco Boulus, Giulio Cappa Dogliani, Goggi, Khan, Maria Alessandra Barbotto, Natale Toscllo, Soldo

Luoghi citati: Cuneo, Genova, Nizza, Pavia, Pinerolo, Torino