Il ritiro di Musso-Valenzano mentre erano al secondo posto

Il ritiro di Musso-Valenzano mentre erano al secondo posto Alle spalle della Jragwskw* di geM£k& ¥9 Il ritiro di Musso-Valenzano mentre erano al secondo posto La Maserati dei due italiani bloccata da un guasto banale - Su 61 partiti 21 arrivati DAL NOSTRO INVIATO Le Mona, lunedi -mattina. Funestata dalla più spaventosa catastrofe che la storia automobilistica ricordi, la corsa delle «4 ore ha proseguito, malgrado tutto, il suo infernale carosello. Il ritiro in segno di lutto delle Mercedes, che col campione del mondo Manuel Fangio si avviavano quasi certamente verso il successo, ha lasciato via libera alle Jaguar. Queste, scomparse dalla lotta anche le Ferrari, non hanno avuto più rivali. La sola Maserati di Musso e Valenzano, che continuava instancabilmente ad addizionare giri e chilometri, tentò verso l'alba di riportarsi in testa. I due piloti, che si alternavano sovente al volante, riuscivano a guadagnare una buona parte del terreno perduto e a portarsi al secondo sosto in classifica generale, a cinque giri dalla Jaguar di Bawthorn. Alle dieci, cioè a sei ore dalla fine, i due italiani, perseverando nell'attacco nonostante la pioggia, avevano ricuperato altri due giri. Ma improvvisamente il rendimento del motore dell'ultima Maserati diminuì, costringendo Musso, che era in quel momento al volante, alla prima fermata. Ripartito, poco dopo era di nuovo costretto ad arrestarsi, perdendo giri su giri. Tutto il lavoro che i due piloti avevano fatto, tutti i rischi corsi nella notte erano s'tati inutili. Alla 19" ora la Maserati, che'nel frattempo aveva ripreso la corsa, contava quindici giri di ritardo sulla Jaguar; nonostante questo, essa conservava ancora il terzo posto, preceduta al secondo dalla Aston-Martin di Collins e Frère. Delle 61 vetture partite ne restavano in gara solamente 13; fra queste la Osca di Cabianca-Bgorbati; ma il numero dei ritiri aumentava ancora: Musso e Valenzano, infatti, erano pure loro costretti ad abbandonare. A malincuore, dopo che i meccanici, durante un'ennesima fermata al posto di rifornimento, avevano tentato l'impossibile per riparare . un guasto meccanico, la vet tura fu spinta nel recinto a lato della pista, ove già erano allineate tutte le altre macchine che la severità della corsa aveva precedentemente eliminato. La stessa sorte toccava alla Osca di Cabianca e Sgorbati e all'inglese Jacob, la cui macchina s» è rovesciata e in cendiata. Il pilota doveva essere ricoverato all'ospedale in gravi condizioni. • Poco dopo l'alba è cominciato a piovere a dirotto. La folla, ohe ha intensamente vissuto l'atroce dramma della sera prima, è silenziosa; il recinto riservato ai divertimenti alla « kermesse ». come dicono qui, è chiuso; nessuna musica, nessuna canzone è più trasmessa dagli altoparlanti lo speaker dà di quando in quando dei iiitiiMinuiiUMiiiiHiniiiiifiuiiiiiiiii!i!iriiiiiiii laconici commenti sulla corsa, le cifre delle prestazioni. Verso le nove, secondo la consuetudine, è stata celebrata la'Messa al campo, quasi al bordo della pista. Il rito è stato officiato in tre lingue: francese, inglese e tedesco. Nel silenzio della folla la voce del sacerdote, coperta a tratti dal rombo assordante dei motori, ha chiesto ai presenti di rivolgere un pensiero alle vittime della sciagura. « Ringraziate Dio — egli ha detto — di non essere nel numero degli scomparsi, vittime innocenti d'uno giornata di divertimento. E pregate ch'Egli dia forza e conforto alle famiglie delle vittime >. Poi dagli altoparlanti si diffonde di. nuovo la voce dello speaker che annuncia medie sbalorditive. E' mezzogiorno quando un nuovo brivido attraversa la folla: la vettura di Mike Hawthorn è uscita di pista. L'inglese è piombato a velocità eccessiva col suo bolide nella curva detta « Mulsanne » ed è finito nel prato. Per un miracolo l'auto non si è capovolta, né ha riportato danni di rilievo. Hawthorn e il suo compagno. Bueb. hanno potuto rimetterla in marcia sulla pista senza bisogno d'aiuto, come prescrive il regolamento (un analogo incidente era accaduto nella notte a Seauman-De- wis, su c Jaguar >: ma i due piloti non erano riusciti da soli a disincagliare la vettura affondata nella sabbia e avevano dovuto abbandonare). La Jaguar che guida la muta dei bolidi non ha perso nonostante questa fermata le sue chances per il successo. Le posizioni sono ormai acquisite, e la tragica *-S4 ore > si avvia finalmente alla ■ conclusione. Mancano pochi minuti alle 16 quando Hawthorn taglia vittorioso il traguardo seguito da Collins, Swaters e via via tutti gli altri superstiti. Senza la catastrofe di sabato questa edizione della difficilissima prova avrebbe avuto un posto d'onore nella storia del- l'automobilismo, poiché tutti i recorda di velocità precedenti sono stati superati: Hawthorn ha girato alla media di 195J.50 chilometri orari, Fangio ha stabilito sul rettilineo il primato di km. Z92J11B. Al termine delle £4 ore la Jaguar vittoriosa per la quinta volta ha percorso oltre 4135 chilometri alla media complessiva di 172.308 superando di quasi 100 km. il record del 1954. Ma l'ombra della tragedia fa passare in secondo piano tutti questi risultati. La coppia vincitrice si presenta al traguardo, gli organizzatori rispettano il consueto cerimoniale anche questa volta e consegnano la corona d'alloro ai due piloti. Forse era m eglio che la premiazione avvenisse in altra sede. Qui tutti hanno i volti troppo tristi e a fianco della tribuna i poliziotti vegliano ancora perchè nessuno s'accosti al recinto di filo spinato steso intorno al luogo ov'è esplosa la macchina di Levegh. Hawthorn e Bueb ricevono in fretta l'elogio degli organizzatóri senza che alcuno applauda. Il giovane pilota inglese si allontana piangendo. m. b.

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