Anche incerta la sorte del «governo» di Enzo Forcella

Anche incerta la sorte del «governo» LA ".CHIARIFICAZIONE. FRA I PARTITI DELLA MAGGIORANZA Anche incerta la sorte del «governo» Fra 48 ore si saprà ss sarà conservata la formula della coalizione democratica, se vi sarà crisi o rimpasto, se Von. Sceiba rimarrà in carica o dovrà cedere il passo a un altro democristiano - La situazione permane contusa e aperta alle più contrastanti soluzioni Roma, lunedi mattina. La sorte del governo di Sceiba sarà decisa nelle prosatine quarantotto ore. Dopo mesi di incertezza si saprà, finalmente, se il faticoso processo di chiarificazione fra i partiti della maggioranza sfocerà in una crisi o potrà essere contenuto In un rimpasto; se l'attuale Presidente del Consiglio rimarrà in carica o se dovrà cedere la mano a un altro esponente, democristiano; se si riuscirà a salvare la formula della coalizione democratica o . • si dovrà passare ad, altre jmbinaziorii. • / Per quanto si" sia cosi vicini alla mèta, essa è però ancora cosi confusa, così aperta alle più contrastanti soluzioni," che è come se vi si fosse lontani di mesi. Tutto può ancora accadere, nessuno ha perduto la partita e ognuno-è sicuro di poterla vincere: il che è come dire che questa famosa chiarificazione, sulla quale tutta l'attività politica, almeno dal novembre scorso, sta battendo il passo, è servita finora a chiarire ben poco. Purtroppo, neppure i vivaci ed appassionati dibattiti che i partiti interessati hanno dedicato alla questione, hanno portato quelle esplicite e definitive indicazioni che era lecito attendersi. I democristiani hanno preferito parlare di programmi, anziché di formule: vale a dire di ciò' che vogliono far fare al governo, piuttòsto che degli strumenti con cui si potrà realizzarlo. Forse era l'unica maniera per rinsaldare la minacciata, unità del partito, che altrimenti si sarebbe profondamente diviso sulla scelta tra quadripartito, tripartito, monocolore. Ma certamente e stata pagata a caro prezzo. Ogni programma, evidentemente, è sottoscrivibile sulla carta. Si tratta di vedere con quale animo lo si sottoscrive e quali possi bllità vi' sono di metterlo in pratica. Da questo punto di vista è certamente preferibile 11 franco realismo di Sceiba, che da molto tempo ha avvertito che non ci si possono fare illusioni. Se non si vogliono fare esperimenti di destra o di sinistra (e il Presidente del Consiglio è personalmente convinto dell'impossibilità di tali esperimenti), non si può chiedere alla botte del governo di coalizione un vino diverso da quello che può dare. Si deve credere che anche i democristiani conoscano bene la situazione, polche anch'essi hanno vissuto la vicenda di questi ultimi diciotto mesi. Conoscendo la situazione, l'insistenza della direzione e dei parlamentari democristiani, nel portare avanti 11 programma e nel far passare in seconda linea 11 problema della formula, non può avere che un significato: passare ad altri lo scottante fiammifero della « responsabilità > della crisi, sfidare gli alleati costringendoli o a subire il programma enunciato dal partito di maggioranza, o a respingerlo, determinando cosi quella situazione che molti democristiani si augurano in cuor loro, ma non osano provocare. Come tutte le sfide, anche questa può esberè accettata o rifiutata. I socialdemocratici hanno già detto 11 loro pensiero: 11 programma dei democristiani è anche il loro; potrebbero, anzi, rivendicare su molti punti un diritto di precedenza. Lo accettano senza' esitazioni, sono d'acordo nel porlo a base della chiarificazione. Ma aggiungono ' anche: «Questo programma o lo si realizza con un governo quadripartitico o non Io si realizza >. II P.S.D.I. non vede al di fuori della presente formula, altre possibili combinazioni. E', come si comprende, una risposta maliziosa a una domanda altrettanto maliziosa. Ma i - socialdemocratici si trovano sul piano programmatico ancora a sinistra della D.C. Hanno avuto quindi la risposta abbastanza facile. Molto più difficoltosa è quella dèi liberali, specialmente del liberali interpretati 'da' Malagòdi.l lzDl l E non a caso ieri sera Si parlava di un probabile rinvio delle loro conclusioni, da realizzare attraverso una convocazione straordinaria del Consiglio nazionale.. . Sceiba non avrebbe che da compiacersi di questo rinvio il tempo, lo si è visto, nel mesi scorsi, lavora, a suo favore Del resto, già in occasione della crisi per 1 patti agrari, il Consiglio' nazionale liberale si pronunciò a favore della coalizione e Malàg'odi si rassegnò a mitigare la sua intransigenza. Enzo Forcella

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