Il Novara con l'Udinese pareggia in extremis: 3-3

Il Novara con l'Udinese pareggia in extremis: 3-3 Il Novara con l'Udinese pareggia in extremis: 3-3 Infortunio a JPinardi nella ripresa - L'arrembaggio degli azzurri DAL NOSTRO INVIATO ' Novara, lunedì mattina. La partita e stata la beneficiata di Piccioni: suo il gol che a due minuti dalla fine ha dato al Novara la divisione dei punti, suoi anche gli altri due che avevano pareggiato il primo dell'Udinese e portato poi la squadra azzurra in vantaggio. E' stato un incontro un po' spento come gioco ma che si è risvegliato di colpo verso la metà della ripresa allorché l'Udinese in sèguito al secondo gol novarese era venuta a trovarsi già nell'abisso della sconfitta. Allora essa ha avuto un'impennata — e vien da chiedere perchè non l'abbia avuta prima— e non solo-ha pareggiato ma nel giro di appena un minuto ha addirittura rovesciato il risultato. Quando ormai sembrava che essa avesse partita vinta, il Novara l'ha an cora riagguantata. Oli ultimi venti minuti, come interesse e come emozioni, sono stati più fecondi di tutto il resto della partita. Per la prima mezz'ora si sono avute fasi inconcludenti di gioco. L'Udinese sembrava adattarsi a fatica alla partita di movimento che l'avversario le imponeva. Se la sua è una forza di manovra, quella del Novara è una forza di propulsione. Quest'ultimo sta avvinghiato all'avversario, se ne libera a tratti con fendenti aggressivi e di contropiede per tornare Quindi ad avvinghiarlo. Non spiega un gioco ma agisce come lo stantuffo e più che altro ha una potenza di distruzione che talvolta disorienta l'antagonista, lasciandogli scarso tempo di rior- dinarsi dopo la stretta. B' un undici che pompa energia dalle riserve mai esauste della, sua forza morale e va all'assalto' oon traversoni, palloni spioventi, pallonetti, tutto l'armamentario del gioco alto, puntando con tutta la forza dei garretti contro lo sbarramento difensivo. \ Come abbiamo detto, per mezz'ora l'Udinese di fronte a quest'azione senza un vero filo conduttore ma tutta slancio e spinta in profondità, non è riuscita a mettere insieme quattro passaggi che potessero dirsi una manovra. Poi, al 33' ha trovato improvvisamente la breccia. Assolo di tielmosson sulla destra, palleggio fine da miniaturista del gioco, e passaggio a Castaldo che intanto era apparso alla sua sinistra. Si era al limite dell'area, Castaldo avanzò dondolando, scansò De Togni che gli era mosso incontro e tirò di sinistro da una dozzina di metri. Non era un tiro forte, ma fu però sufficiente per ingannare' Carghi. Visto il successo, l'Udinese parve rizzare la testa e ci regalò alcuni minuti del suo gioco vero. Un tiro al volo di Castaldo su centro dalla sinistra, formidabile di potenza, ebbe il solo torto di mancare di precisione.-Poco dopo ecco La Forgia scendere come una catapulta e sferrare un gran traversone da far trattenere il respiro al pubblico, ma per fortuna (per il pubblico) un po' alto. A questo punto Piccioni, che al momento del gol era fuori del campo a farsi fasciare la testa, rientrava scambiando momentaneamente il posto con Marsani. Incominciava la sua beneficiata. Quella fasciatura alla testa deve avergli riordinato le idee. Al 40' Formentin batteva un calcio d'angolo: riprendeva di testa Marzani, Pinardi cercava di intervenire ma toccava scarso, la palla finiva sui piedi di Piccioni che da pochi passi la spediva nella rete. Il Novara aveva iniziato con la marcatura attenta di alcuni uomini-cardini della squadra avversaria: Marzani contro Castaldo, Ejdefiall contro Betmosson, Feccia contro Menegotti. Brano le premesse prudenziali della sua azione. Riprese lo schieramento libero dopo il gol di Castaldo, ritornò alla marcatura iniziale dopo il pareggio di Piccioni. Pareva che la partita dovesse continuare su queste rotaie e così difatti fu per la prima metà della ripresa, poi comincio la sarabanda. Al 38' minuto il Novara subiva il primo calcio d'angolo e liberatosene scattava immediatamente al contrattacco. Al limite dell'area avversarla, Formentin effettuava un tiro né forte nè insidioso, a campo assolutamente libero per il portiere. Era uno scherzo raccogliere la palla, ma Romano si impappinò, la sfera parve sfuggirgli, la riagguantò e gli sfuggì ancora, finché arrivò Piccioni il quale gliela rubò proprio sotto il naso e la sospinse nella rete. Per l'Udinese era l'ora di risvegliarsi. Due minuti dopo un centro rasoterra di Sniderò offrì a Bettinl un pallone magnifico a quattro o cinque metri dalla rete. Bettini, in giornata negativa, sbaglit per quanto fosse solo, nettamente il tiro. L'offensiva continuò, l'Udinese aveva ritrovato ritmo e slancio e attaccava come avrebbe dovuto attaccar sempre. Al £8' La Forgia effettuava una rimessa laterale in campo avversario, la palla andava a Belmosson il quale riusciva a deviarla su Menegotti in una selva di gambe ed il tiro secco di quest'ultimo batteva Gorghi. Passava appena un minuto, Pinardi si era infortunato alla caviglia con¬ tro Arce (ma per colpa sua) ed era andato prima all'estrema sinistra poi a quella destra. Un passaggio di Magli lo raggiunse in questa posizione. Radunò le forze, avanzò di qualche passo, e sferrò dall'estrema un tiro di eccezionale violenza. La palla fu nella rete prima che Carghi potesse Tendersi conto di quello che stava succedendo. A questo punto il destino della partita pareva deciso, ma l'Udinese stava scontando la mancanza di Pinardi al centro. Indecisioni e errori infiorarono il gioco dèi difensori friulani. Il Novara si buttò all'arrembaggio, disorientò del tutto gli avversari che reagivano con scarsa decisione come sopraffatti da quella furia assaltante ed a tre minuti dalla fine colse il pareggio definitivo. Calcio d'angolo, azione confusa sotto la porta udinese, respinta debole del portiere e palla a Piccioni che la spedisce nella rete. Paréggio giusto. Si compendiano in esso le risorse e gli errori delle due squadre. L'Udinese ha scontato la pàpera di Romano e l'infortunio di Pinardi; il Novara ha fatto di Piccioni uno sbalorditivo castigamatti. Se i /riulani hanno avuto un ritmo saltuario, i novaresi hanno invece chiesto tutto alle loro gambe. E sono questi ultimi che sono andati più vicini alla vittoria. ETTOKE I1EBRA

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