Maglioli al terzo posto è il migliore degli italiani

Maglioli al terzo posto è il migliore degli italiani DIETRO ALL'INGLESE ED ALL'ARGENTINO FANGIO Maglioli al terzo posto è il migliore degli italiani Dopo il pilota della Ferrari, quarto è giunto Giardini su Maserati - Una magnifica prova delle Fiat 1100 DAL MÓSTRO INVIATO Brescia, lunedì mattina. Un record che ha déWinve- rosimile — oltre 157 di me- dia — ha suyyellato la super¬ ba vittoria dèlia Mercede di Moss-Jenkinson nella 28» Mil- le Miglia. Un'impresa che n-marra memorabile nella sto- ria della gara bresciana, una imp,esa che rivela compiuta- mente la eccezionalità tecnl- co, costruttiva e funzionale germanica, e iZ valore dì un della nuova vettura sport bfte nessuno prima ài oggi supponeva «stradista* cosi cniiifc/n compiego. . La formidabile volata di i Moss ha avuto una fisionomia che è inconfondibilmeiite quella dei dominatori: nelìa pri ma Parte della corsa — ca atterizzata inizialmente dal iamo di Castellotti da Brescia « £&EPi£J*fcfi ^POi del passaggio dtTarum ,aZ controllo di Pescara atta %ed}° ^ÀtLV MftS&i#i £ SliZTtfll' \va.,n seconda posizione a vo ^1™%^* J^!™™-JZt~ cessivamente passava all'at- tacco nel primo ailraversa m.ent° -deìla- dorsale avvenni 11 imprimo «n S?"i?JÌ2 S?^!PJHi 'e 5 'ore * 06 i6 sono, acuta partenza, 874 *m!) incalzato To™tfì,- poi guest! era un guasto mecca l e . e a Taruffi, bloccato da ... nico e Moss volava scatenato verso Nord. La selezione dei concorrenti aveva Maio, com'è tradizione, già nei primi 800 km. Cominciava Paolo Marzotto, a Castelletto di Verona, a lamentare in piena' velocità il distacco del battistrada della gomma posteriore sinistra e solo il sangue freddo del pilota riusciva ad evitare un disastro. Siccome Marzotto aveva a bordo la ruota di scorta per eventuale cambio di quella anteriore (che ha misura più piccola della posteriore), Vabbandono era inevitabile. Poco dopo anche Castelletti, la cui Ferrari come si è poi saputo, aveva motore di 4500 ce, era vittima del successivo scollamento di ben quattro battistrada (ed è subito nata, al riguardo, un'accesa generale polemica tra i tecnici presenti a Brescia), cosicché la Ferrari si vedeva privata quasi subito di due pedine. Ma i colpi di scena più grossi si verificavano subito dopo Roma: Kling, che era terzo assoluto, in prossimità della tomba di Nerone, al km. 4 della via Cassia, sbandava all'uscita di una curva veloce, si abbatteva contro un albero rovesciandosi e sfasciando la a sua Mercedes. n pilota tede - fortunatamente se la toe H J con Uevi contusioni. A d viteroo Taruffi., il quale seguin | va vicinissimo Moss, tanto i. che se ne attendeva l'attacco - decisivo, era arrestato da un -1 guasto all'impianto di alimeno fazione e a questo punto la , i e i corsa era praticamente finita. Fangio aveva difficoltà di motore, e Maglioli doveva lottare con i dolori al braccio postumi dell'in lente di quindici giorni fa, con gli ammortizzatori in disordine, con la o pompa della benzina. Il solo ÌEermann poteva essere peri- 'coloso per il compagno di marcia, ma proprio in vetta alla Futa il serbatoio della benzina si allentava e anche il bravo ex-fornaio di Stoccarda era fermo. A questo punto —. ormai acquisito il primo posto .-— si profilava la possibilità che il giovane pilota dell'unica Ma- serati 3000, Cesare Perdisa, « venuto fuori » come da una scatola a sorpresa (cosa non infrequente netla Mille Miglia), dopo una gara giudiziosamente veloce, poteva insidiare seriamente la classifica di Fangio. Ma per i colori italiani era giornata nera, oggi, e per cedimento dei cambio anche la vettura di Per- disti usciva di scena. La Maserati doveva tuttavia avere la soaaisfaztone ai piazzare la ' « due litri » di Giardini al quarto posto assoluto (Musso che lo precedeva in classifica e che aveva rinunciato alla tre litri a lui destinata ma 1 giudicata non a punto, per scegliere' la duemila alla cui guida in un primo momento era stato designato Gino Valenzano, usciva di strada senza conseguenze verso la fine della corsa). Poter dire quello che è successo nelle altre categorie e classi è impresa ardua: con 518 concorrenti partiti, le notizie della gara.sì decantano rapidamente per concentrarsi in fretta sulla lotta dei grossi calibri. Inconveniente che non si eliminerà mai, fin tanto che la Mille Miglia con¬ serverà la sua attuale elefantiasi di struttura. Nella giornata così fortunata per i colori stranieri: vittoria francese nella 750 sport e nella 750 turismo normale altri successi germanici nelle classi 1300 gran turismo e 1500 sport (Porsche), nella gran turismo oltre 1300 e nel gruppo vetture Diesel (ancora Mercedes!), ricordiamo con piacere le parziali vittorie italiane: nel « turismo normale 1100» e nel «turismo speciale 1300 » con le Fiat 1100; nel turismo oltre 1SO0 con l'Alfa Romeo 1900 T. I.; nel gran turismo 1100 con la Fiat 1100 Zagato; nella categoria 1100 sport con la Osca; infine nella sport 8000 con la Maserati del già ricordato Giardini. b. e. Moss, con U « muso » della macchina ammaccata da un leggero urto, taglia vittorioso U traguardo di Brescia (Tel.)

Luoghi citati: Brescia, Pescara, Roma, Stoccarda, Verona