Einaudi nei giardini del Quirinale tra i mille nuovi "maestri del lavoro,, di Vittorio Gorresio

Einaudi nei giardini del Quirinale tra i mille nuovi "maestri del lavoro,, Einaudi nei giardini del Quirinale tra i mille nuovi "maestri del lavoro,, // cordiale incontro con Salamano e col folto gruppo degli "anziani,, della Fiat - So/enne consegna dei diplomi e delle "stelle al merito del lavoro,, - Il grande banchetto e un felice "brindisi,, di Sceiba Roma, lunedi mattina. Luigi rvnaudi, alto patrono della Federazione nazionale dei c maestri del lavoro >, è stato ieri acclamato nei giardini del Quirinale al grido di «Viva il maestro dei lavoratori ». I mil'.o nuovi insigniti della stella al merito del lavoro, assieme ai rappresentanti dei lavoratori anziani di tutta Italia invitati a Roma dal ministro Vigorelli per festeggiare, il Primo Maggio, hanno infatti concluso la loro giornata con un tributo di devozione al Presidente della Repubblica. Alla vigilia del termine del mio mandato, Einaudi ha cosi offerto un ultimo ricevimento in Quirinale: ed è stato per prendere congedo dal lavoratori. In mattinata i nuovi «maestri » si erano adunati al Teatro dell'Opera, per la cerimonia della premiazione. Il Presidente del Consiglio, il ministro e i due sottosegretari del dicastero del Lavoro hanno distribuito le stelle a cinque punte di smalto bianco, verde e oro, una delle più nobili e più ambite decorazioni della Repubblica. I decreti che le attribuiscono sono difatti tutti debitamente motivati, non bastando le generiche benemerenze che solitamente giustificano la concessione di onorificenze di altro tipo. Per essere riconosciuti < Maestri del lavoro » occorre possedere precisi requisiti di età, di anzianità, di applicazione, di rendimento o meriti speciali di inventori. Per questo, prima di distri bulre 1 diplomi e appuntare le insegne dell'onorificenza ben meritata dai mille < Maestri », l'on. Vigorelli ha voluto parlare dell'alta nobiltà della distinzione che la Repubblica conferisce ogni anno, 11 Primo Maggio, ai cittadini più operosi. Faceva l'appello Maria Luisa Buoncompagnl, annunciatrice della radio da quaranta anni e anch'essa decorata ieri mattina. «Hanno voluto premiarmi per l'età avanzata e per la giovinezza della voce », ha detto con una punta di garbata civetteria. « Slamo contenti di vederla finalmente, dopo averla sentita parlare tanto tempo », le è stato risposto dai suoi compagni di premiazione. Molti applausi al campione e collaudatore della Fiat Carlo Salamano, e a un vecchio operaio che ostentava una medaglia d'oro al valor militare ( « Ecco il vero .esemplare del cittadino! », gli ha detto Sceiba stringendogli la mano con calore, dopo avergli appuntata al bavero la seconda decorazione); e finalmente ai tre colleglli G. V. Cima, Ferruccio Lanfranchi e Antonino Petrucci, rappresentanti della nostra professione fra 1 decorati. All'atmosfera di gioia distesa e serena si è ispirato - l'on. Sceiba nel brindisi pronunciato più tardi, al termine del banchetto che ha adunato 1 < maestri » in un salone dell'E.U.R.: «Non ho visto sfilare che facce distese e serene e questo è segno della soddisfazione per il dovere compiuto. Ma ricordatevi che la soddisfazione non può essere piena e gioiosa se non è accompagnata dal dono felice della libertà. Pensate, infatti, com'è bello — ha concluso con improvviso estro scherzoso — potere dire male del governo e poi sedersi a tavola insieme con 1 ministri! >. Sceiba era brillante, in piena forma, come suol dirsi, A lui e a Vigorelli sono stati chièsti dal < maestri del lavoro > centinaia di autografi: «Presidente, la sua firma sulla mia tessera di anziano! Faccia anche a me l'onore», gli gridavano attorno. E Vigorelli a bassa voce ha detto a Sceiba: «Sta a vedere che ci scambiano per la Lollobrigida ». Più tardi ancora, verso le se', aperti al < maestri > i giardini del Quirinale, 11 Presidente Einaudi 11 ha salutati a uno a uno, stringendo mille mani, facendo a tutti una domanda, quasi sempre la stessa « Quanti anni? » Quarantadue; cinquanta; clnquantaquattro. Anni di lavoro, s'intende, non di età. Gli anziani Fiat in gruppo compatto, subito fuori della palazzina della vetrata, sono stati i primi al saluto e la lingua ufficiale era 11 piemontese nel colloqui tra il Presidente e 1 < maestri del lavoro ». Applausi frequenti, ma . sempre brevi, per discrezione, per non disturbare le conversazioni. Erano auguri scambievoli, con reciproche espressioni di compiacimenti per la buona salute. Da. ogni parte tendevano la mane a Einaudi, lo stringevano tanlo da vicino che prima due, poi quattro, poi otto corazzieri, in soccorso a una squadra di funzionari del Quirinale, non bastavano a fargli un po' di largo nella calca. Impiegò un'ora e mezzo Der percorrere poche decine di metri fra 1 muri del palazzo e le aluo. le del giardini. I « maestri » si affollavano per toccargli delicatamente una spalla, se non potevano prendergli la mano; una vecchina si rizzò sulle punte dei piedi e gli fece una tremula carezza sulla guancia. Einaudi era commosso come mai forse gli è toccato per altre dimostrazioni di affetto popolare. Riuscì alla fine a salire pochi scalini per rientrare nel palazzo e si fermò un istante sulla soglia agitando 11 cappello: « Auguri a tutti », disse. Vittorio Gorresio II presidente Einaudi si congratula con Salamano, anziano della Fiat. AI centro è li ministro del Lavoro, onorevole Vi gorelli. (Telefoto a < Stampa Sera»)

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