I! campione ha 21 anni ed è soldato a Cuneo

I! campione ha 21 anni ed è soldato a Cuneo I! campione ha 21 anni ed è soldato a Cuneo Un mese di licenza per gli allenamenti (Dal nosiro inviato ^speciale) Castelgandolfo, 27 agosto, A Castelgandolfo stanotte non si dorme, è una notte di festa intorno ai ragazzi azzurri. La cittadina dista da Frascati un tirò di schioppo e la notizia del nostro successo è volata veloce, ha acceso un entusiasmo generoso come il vino buono. Grandi- bandieroni di carta bianco rosso e verdi, uno sciame di palloncini alla veneziana ad illuminare di tremula luce le prime ombre della sera. Ranucci ha attraversato In trionfo Castelgandolfo e quando è riuscito a raggiungere l'albergo che ha ospitato gli italiani aveva le lacrime agli occhi. Il padrone dell'hotel doveva essersi messo da parte un discorso con i flocchi, ma all'apparizione del campione del mondo l'emozione gli ha giuocato uno scherzo facendogli un nodo alla gola. E il. buon uomo è stato solo capace di mettere fra le mani di Ranucci un mazzo enorme di fiori e di mormorargli in un orecchio — nell'abbraccio —: « Sante, stasera mangi un pollo alla diavola che te lo ricorderai per tutta la vita! ». In attesa del pollo il ragazzo ha preso i fiori con delicatezza, ha chiamato a sè il fratello che lo aspettava. « Mandali subito alla mamma! ». Uno dei presenti è intervenuto: «Bella idea, chissà come sarà contenta! ». Ranucci ha avuto un sorriso pallido e gentile: « E1 morta purtroppo tanti anni fa! ». Poi la folla lo ha ripreso nel suo turbine, si è impadronita del suo nuovo idolo, e Sante prima di buttarsi nel bagno ha dovuto rispondere a cento e cento domande. Con calma, senza agitarsi. « Sono nato a Monteflascone in provincia di Viterbo ed ho 21 anni. A Monteflascone ci sono stato fino a 17 anni, poi mi sono trasferito a Firenze dove abito tuttora presso una famiglia di amici che mi hanno molto aiutato. Nel 1953 sono stato riserva ai " mondiali ". di Lugano, - l'anno scorso mi hanno messo in squadra, ma mi è andata male. Quest'anno —meglio che niente — mi hanno chiamato alle armi. Sono soldato, anche adesso sono recluIta al "Car " di Cuneo, e mi sto godendo a modo mio un mese di licenza che scade il 5 del mese prossimo. Se la interessa, ho due fratelli, uno di 17 anni e uno di 8. Tutti e due hanno già la carriera segnata, saranno corridori ciclisti. Ed io, toltami la soddisfazione del titolo, passo a fine stagione tra 1 professionisti nelle file della Legnano ». — Di oggi che cosa dici? — Davvero non mi lamento, è stato un trionfo mio e della squadra intera. Proietti ci aveva istruito bene, siamo partiti con un piano molto preciso. Fallarini ed lo eravamo i due capitani, e prima. di lanciare l'attacco spesse volte ho invitato Pippo a seguirmi. Ma Pippo non era lui... Nella stanza entra come un ciclone l'interessato, vola fra le braccia di Ranucci: «Hai ragione, è vero. Ho mangiato e subito dopo ho bucato una gomma. Mi è rimasto tutto sullo stomaco ed ho passato un brutto momento riprendendomi solo nel finale. Ma non m'importa, l'essenziale era portare a casa la maglia iridata, non è vero? ». Ranucci dice ancora della corsa: « Mentre erano avanti Grassi con Andresen ho deciso l'offensiva. Ho fatto partire Bruni: 1 francesi che erano con noi — ho pensato— avrebbero forzato all'inseguimento; io sarei rimasto sulla loro ruota, e come il ricongiungimento fosse avvenuto avrei fatto tesoro della maggior freschezza per scattare a mia volta. Bruni è partito, ma il piano ha subito una modifica perchè i francesi non hanno saputo reagire. E allora me ne sono andato anch'Io, in quel momento sono stato sicuro di vincere » Gigi Boccacinì

Persone citate: Andresen, Fallarini, Gigi Boccacinì, Ranucci

Luoghi citati: Cuneo, Firenze, Frascati, Lugano, Viterbo