La madre del morto di Verbania aggredisce il presunto omicida

La madre del morto di Verbania aggredisce il presunto omicida La madre del morto di Verbania aggredisce il presunto omicida Verbania, 24 agosto. Anche oggi Eugenio Pizzigrani, il presunto assassino di Rovegro, in un confronto drammatico con la madre dell'ucciso, Giovanni Rigoll, detto «Giannino», ha protestato la stia innocenza asserendo che non vedeva la vittima da due mesi. La povera donna, all'uscita dalla caserma di Pallanza, mentre il Pizzigrani veniva ricondotto in carcere, ha tentato di aggredirlo. A stento 1 carabinieri lo hanno sottratto alle furie della -madre disperata, che singhiozzando gli urlava: «Assassino, mostro, hai ucciso mio figlio». Intanto si è appreso un particolare di notevole importanza: la moglie del Pizzigrani, alla quale sono state mostrate le scarpe che egli portava avvolte in un panno all'atto del suo arresto, non le ha riconosciute come appartenenti al marito. Com'è noto egli ha ripetutamente asserito di averle acquistate a Intra due anni fa, mentre invece la madre e la cugina del Rigoll le hanno indicate senza esitazione alcuna come appartenenti alla vittima. Un altro episodio che denota il cinismo e l'imperturbabilità del Pizzigrani è collegato al tragico fatto di sangue avvenuto 25 anni fa all'epoca dell'uccisione del fratello. Anche allora egli negò continuamente e per diverso tempo e solo dietro le insistenze del padre fu indotto a confessare. ' Le indagini, che vengono condotte con perizia dal capitano dei carabinieri dott. Anceschi e dai brigadieri Sclbllia e Gambuzzi. hanno portato alla scoperta di moltissime prove che sembrano schiacciare sotto il loro peso il Pizzigrani. Si prevede che entro il 27 c. m. il Procuratore della Repubblica di Verbania tra-, muti il fermo in arresto.

Persone citate: Anceschi, Gambuzzi, Giannino, Giovanni Rigoll

Luoghi citati: Intra, Pallanza, Verbania