Un trafficante di droghe avrebbe ucciso l'autista
Un trafficante di droghe avrebbe ucciso l'autista Luce sul delitto di 15 mesi fa a Padova Un trafficante di droghe avrebbe ucciso l'autista Due mediatori, padre e figlio, arrestati - Irreperibile un commerciante Padova, 19 agosto. La lunga serie di delitti di cui sono rimasti vittime autisti padovani, aveva impressionato l'opinione pubblica, in modo particolare l'ultimo di essi in persona del tassista Alfredo Morgan di 43 anni, fu Luigi, abitante a Padova in via Euganea 27, avvenuto la notte dal 31 maggio al 1" giugno dello scorso anno. La Squadra Mobile della questura diretta dal commissario dr. Alessandro Lo Nigro su direttive dèi procuratore della Repubblica, comm. L'Era, rio, ha fatto ora luce. Stamani infatti è stato comunicato da S. Chiara che il giudice istruttore dr. Antonio Luigi Cecchini ha emesso mandato di cattura nei confronti di Aldo De Mori di Giuseppe, di 36 anni, abitante in via Negrelli 8 « del padre suo, Giuseppe De Mori, fu Domenico, di 61 anno abitante pure a Padova in via Mandria 22 entrambi mediatori. Un terzo partecipante al delitto, e del quale non si comunica il nome, è latitante ricercato. Tratterebbesl, secondo indiscrezioni, di un commerciante pure padovano dedito al traffico di stupefacenti. Verso le 6 del 1° giugno a Pontevigodarzere una vecchietta avviandosi alla prima messa lungo la strada che costeggia l'argine del Brenta, scorgeva una macchina « Fìat 1500 » ferma sul ciglio della strada con 1 fanali ed il motore ancora accesi. Pensando ad un incidente, ella s'avvicinava ma si accorgeva con raccapriccio che un uomo giaceva riverso sul volante dell'auto. Ella avvertiva subito il parroco che si recava sui posto e ohe, pensando che la morte fosse da ascriversi a paralisi cardiaca, impartiva alla salma l'Estrema Unzione. Poco dopo giungevano sul posto 1 carabinieri prontamente avvertiti, i quali rilevavano come ben altra fosse la causa del decesso. Il berretto dell'autista appariva trapassato da un piccolo foro attraversò Il quale, un proiettile di piatola calibro 6,36 era penetralo nella bocca senza uscirne. Il Morgan si trovava al posto di guida, ma la posizione del corpo era in un certo senso assai strana: la mano sinistra Infatti era rattrappita al volante e l'avambraccio vi aderiva solo in parte: la mano ed il braccio destro erano invece penzoloni sul fianco fino ad appoggiarsi al sedile. Il piede sinistro sull'acceleratore, come se vi fosse stato collocato a posta; il corpo leggermente inclinato a destra e la testa era arrovesciata all'indietro sul sedile tutto insanguinato. In base alle dichiarazioni degli amici e dei colleghl del tassista si potevan ricostruire le ultime sue ore di lavoro. Egli aveva dato il cambio per 11 suo turno in via Emanuele Filiberto verso le ore 20. Due ore dopo con alcuni compagni si recava alla trattoria toscana in via Alpinate per bere un bicchiere. Verso le 23 cominciava a cadere una lieve pioggerella quando il Morgan riceveva una telefonata dall'apparecchio pubblico. Subito dopo egli partiva per un servizio: evidentemente si era messo a disposizione dei clienti. L'ipotesi successiva che veniva formulata, rimanendo il delitto avvolto sempre nel più fitto mistero, era che il Morgan fosse stato soppresso da persone le quali avessero voluto coinvolgerlo in una losca faccenda. Benché l'autorità inquirente mantenga il massimo riserbo sul moventi, tale ipotesi appare assai probabile, e si parla effettivamente di un traffico di stupefacenti. Il Morgan ha lasciato una vedova e quattro bambini in tenera età a favore dei quali, a suo tempo, gli autisti di piazza avevano aperto una pubblica sottoscrizione.
Persone citate: Aldo De Mori, Alessandro Lo Nigro, Alfredo Morgan, Antonio Luigi Cecchini, Giuseppe De Mori
Luoghi citati: Padova
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