Acuta tensione in Argentina tra i peronisti e la Chiesa

Acuta tensione in Argentina tra i peronisti e la Chiesa Acuta tensione in Argentina tra i peronisti e la Chiesa Non si sono ripetute le dimostrazioni di piazza, ma ia polizia resta in stato d'allarme - Oltre cento arresti (Nostro servizio particolare) Buenos Aires, 18 agosto. Un violento temporale si è abbattuto stamane sulla citta, paralizzando, ad un certo momento, il traffico stradale nel centro e contenendo, nella mattinata e il pomeriggio, lo slancio degli attivisti come non erano riuscite a fare le azioni di polizia. Era in programma per oggi un avvenimento politico di notevole rilievo; il dibattito al Senato sul disegno di legge (già approvato dalla Camera) per la concessione al governo Perón'della facoltà di rimandare di sei mesi le elezioni dell'Assemblea Costituente. Quest'ultima dovrà occuparsi della revisione dell'attuale Costituzione al fine di concretare la preannunciata separazione tra la Chiesa e lo Stato argentino. L'importanza della discussione aveva fatto prevedere un rinnovarsi delle dimostrazioni dì piazza. .Per tale motivo sin dall'alba si poteva notare un forte pattugliamento delle strade di Buenos Aires da parte di picchetti della polizia; tanto più che fino a notte inoltrata 1 disordini, iniziatisi ieri mattina, avevano reso infuocata l'atmosfera nel centro di Buenos Aires. Per tutta la giornata camionette della polizia hanno accompagnato ai comandi elementi sospetti di aver causato 1 disordini di ieri. La cifra ufficiale degli arrestati viene indicata in 94, ma in campo antiperonista si assicura che il numero è assai superiore. Da parte del governo e dei sindacati si pone con sempre maggiore energia l'accento sulla tesi, secondo cui le gerarchie cattoliche e i loro seguaci hanno rotto la tregua voluta da Perón. Senza mezzi termi¬ ni, i funzionari responsabili accusano alti prelati di aver fomentato 1 disordini degli ultimi tre giorni. Il nuovo mi nistro" della Giustìzia e dell'Interno, Oscar Albrieu, che doveva essere un conciliatore, ha dichiarato che i sacerdoti dal pulpito esortano il popolo alla rivolta, e che pertanto 11 governo deve « difendersi ». ' • Non mancano tuttavia accenni a propositi di accordo, piuttosto strani dato il tono della propaganda governativa. Perón, ha detto un alto esponente della Casa Rosada, non desidera abbandonare la sua politica di pacificazione, tanto è vero che rimane fermo nel proposito di rinviare di sei mesi l'elezione dell'Assemblea costituente. « In questo frattempo — ha soggiunto 11 funzionarlo — i prelati cattolici avranno modo di dimostrare se effettivamente accettano la mano loro tesa dal presidente» Resta però a vedere se i sei mesi di intervallo che Perón avrebbe desiderio di concedere nella lotta contro «1 sacerdoti ribelli », non saranno in realtà destinati a potenziare la corrente anti-religiosa. Viene infatti sollecitata dalle correnti più oltranziste del peronlsmo un potenziamento del partito, da attuarsi con l'allontanamento di tutti gli elementi infidi. Sembra logico supporre che nel corso del « rinnovamento» del partito, questo si libererà di quanti esitarono nell'attuazione della lotta contro il clero. A fianco di questa epurazione del partito, va notato che alcuni sindacati hanno affermato che i loro aderenti sono ormai pronti a scendere in piazza «ogniqualvolta la situazione lo richieda». _ _ a. p. U Card. Spellman, di ritorno dall'America Latina, ha stigmatizzato gli attacchi di Perón contro la Chiesa (Telefoto)

Persone citate: Oscar Albrieu, Rosada, Spellman

Luoghi citati: America Latina, Argentina, Buenos Aires