Prigioniero per trentasei ore nel tubo di scarico dell'acqua

Prigioniero per trentasei ore nel tubo di scarico dell'acqua Prigioniero per trentasei ore nel tubo di scarico dell'acqua Cuneo, 16 agosto. Un vecchietto di Vernante 'è stato protagonista di una drammatica e quasi incredibile avventura; caduto In preda al fumi del vino in una conduttura di scarico dell'acqua di un ruscello, è rimasto per trentasei- ore prigioniero di uno stretto tunnel in cemento, in una posizione pressoché insostenibile, essendo precipitato nella fanghiglia con la testa In avanti. ' Il pensionato Matteo Carletto di 76 anni, residente In via Castello a Vernante, domenica pomeriggio si era recato in bicicletta a Robilante, sulla strada del Col di Tenda. Qui era In pieno svolgimento una festa tradizionale, ed il Carletto colse l'occasione per brindare in compagnia di vecchi amici. Ma sulla strada del ritorno, a noti-* ormai inoltrata, cominciarono i guai. Per effetto della bevuta egli si senti invogliato a cacciare il naso in un tubo in cemento armato, alla peri feria di Vernante. Buttati a terra il cappello e la giacca, infilò il capo fin oltre il busto nell'orifizio del tunnel, avente un diametro di 60 centimetri. Per sua sventura, la condotta penetrava nell'interno in senso quasi verticale. Il Carletto non riuscì più. a controllare 1 suol movimenti, perse l'equilibrio e scivolò a capofitto nella tubatura per dodici metri. Il buon vecchietto non si rese subito conto della gravità della posizione in cui si era venuto a trovare, con il corpo Immerso nella fanghiglia. Dopo aver tentato invano di liberarsi, retrocedendo carponi, vinto dalla stanchezza, fini per assopirsi. Il suo sonno pesante durò per tutta la notte e per buona parte della giornata di ieri. Solamente verso sera egli si svegliò, ma 1 suoi lamenti e le sue invocazioni di aiuto rimasero inascoltati, nessuno essendo passato cosi vicino all'ingresso del tubo da poterlo udire. Solamente stamane verso le 11 alcuni villeggianti che passeggiavano in quei paraggi udirono i gemiti dell'infelice, che stava ormai per morire. Per trarlo in salvo è stato necessario far intervenire alcuni operali che, armati di picconi, han no messo a nudo il condotto e frantumato le spesse pareti di cemento armato. Il vecchio era ormai allo stremo delle forze; I balbettava e gemeva in preda a choc. Subito egli è stato trasportato all'Ospedale Civile di Cuneo ove è stato trattenuto in osservazione.

Persone citate: Matteo Carletto

Luoghi citati: Cuneo, Robilante, Vernante