Reazioni e polemiche sull'«apertura a sinistra»
Reazioni e polemiche sull'«apertura a sinistra» Reazioni e polemiche sull'«apertura a sinistra» II vice-segretario della d. e, on. Rumor, invita Nonni a sganciarsi dal PCI - Longo chiede una politica "senza discriminazioni,, - L'« Osservatore Romano» e la conferenza atomica Roma, 13 agosto. Il problema della distensione interna, che . Togliatti ha impostato nelle sue dichiarazioni alla rivista II dibattito politico, ha suscitato prontamente reazioni, che sono in genere da. registrare come negative. Un'agenzia, la Sib, considerata portavoce di alcuni ambienti democristiani, si è affrettata a denunciare come una pericolosa manovra quella che sarebbe la nuova tattica dell'estrema sinistra, dopo Ginevra: «proporre il modulo della distensione interna come riproduzione, -più che logica, meccanica, dell'asserita distensione internazionale ». < Si vuole — conclude l'agenzia — rompere il fronte della solidarietà democratica, allentare la vigilanza, sciogliere la diffidenza del mondo libero ». Meno drastico, ma sostanzialmente sulle medesime posizioni, il vicesegretario della D. C, on. Mariano Rumor, ha dedicato all'argomento un editoriale che il Popolo pubblicherà domattina. Anche egli, infatti, mostra di essere poco persuaso della validità dello spirito di Ginevra, che sembra quasi considerare una prerogativa delle sinistre. Ironizza al riguardo: < A Nenni, cui è particolarmente caro che " lo spirito di Ginevra " si effonda anche nel nostro Paese, deve essere chiaro che Ginevra significa la premessa — speriamo feconda — di un incontro tra due mondi che riconoscono di essere ispirati in modo radicalmente diverso, e postula quindi II chiarimento dell'equivoco comunista nei Paesi democratici ». Ne segue, come logico, un nuovo invito a Nenni a sganciarsi dai comunisti, ciò che gli consentirebbe di < inserirsi tra le forze -di sviluppo storico della società Italiana, al quale il comunismo è e rimane radicalmente estraneo». C'è da credere che a questo proposito non molto diversamente parlerà Fanfanl nella foresta del Santuario della Verna, lunedì prossimo (il suo discorso non si avrà, infatti, domenica, come era stato annunciato, ma 11 giorno successivo). là'Osservatore Romano è tornato oggi ad accennare al problema della «coesistenza nella verità, auspicata, dal Sommo Pontefice, base e principio di una sicura pace». L'organo vaticano ha il merito di essere molto più favorevole alio spirito di Ginevra, di quanto non siano altri organi cattolici e democristiani. Un lungo articolo Intitolato: «Le speranze della Conferenza atomica » richiama, infatti, con molta chiarezza le connessioni esistenti tra il lavoro degli scienziati attualmente a congresso e la favorevole evoluzione della situazione politica generale verso un avvicinamento tra - i due blocchi: «In realtà questo avvicinamento era condizione per la riuscita della Conferenza atomica. E' il motivo per il quale si può dire che l'incontro dei capi di Governo della quattro Potenze, registrato nel luglio scorso, mentre ha -confermato i pronostici di allora, ha permesso in ultima analisi il concretarsi effettivo dell'Incontro che oggi riunisce, con 1 loro scienziati, quelli di quasi tutto il mondo. E se la prima Conferenza di Ginevra non avesse avuto altro risultato, già questo sarebbe notevolissimo ». IV Osservatore concludendo formula 11 voto di una futura più ampia collaborazione, cioè non limitata all'ambito scientifico, e parla, Infatti, della possibilità di «altri superiori accordi che potranno finalmente avviare il mondo alla coesistenza nella verità». E1 implicito per l'Osservatore che i comunisti non possano aspirare ed avere un loro posto in quella che è la verità dei cattolici, e quindi torna in primo piano l'avvertimento di Rumor che è necessario prescindere da ogni legame con 1 comunisti, essendo con essi impossibile ogni forma di collaborazione. Le posizioni dei cattolici sono, come si vede, piuttosto rigide, e sembrano escludere da parte toro ogni eventualità di colloqui, dialoghi o incontri con la estrema sinistra. Ovviando' a questi atteggiamenti, già del resto previsti da tempo, Luigi Longo nell'editoriale che sarà pubblicato domani da l'Unità, viene a chiarire il senso delle recenti deliberazioni del Comitato centrale del suo partito: « Con la nostra richiesta di apertura a sinistra noi non chiediamo di instaurare alcun monopolio politico. L'apertura a sinistra non significa nemmeno necessariamente apertura verso 1 socialisti o verso i comunisti o verso tutte e due queste correnti del movimento operalo, nel senso di una loro qualsiasi collaborazione governativa. Significa molto meno. Significa semplicemente una politica che ponga fine ad ogni discriminazione governativa e padronale, che sia aperta alle aspirazioni sociali delle grandi masse e alle possibilità di nuovi rapporti fra i popoli: una politica, cioè, che favorisca la collaborazione fra .tutte le, forze popolari, perchè può reggersi solo su questa collaborazione ». Queste, dunque, le battute della polemica in corso sul tema di apertura e coesistenza, distensione internazionale e distensione interna, spirito di Ginevra e dialogo fra i cattolici e le forze di estrema sinistra: lunedi alla Verna e sabato prossimo alla Mendola, il segretario politico del partito democristiano non mancherà di precisare un punto di vista ufficiale, vincolante per tutti gli iscritti alla D. C. V. g.
Persone citate: Longo, Luigi Longo, Mariano Rumor, Mendola, Nenni, Rumor, Togliatti, Verna
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