I tennisti azzurri iniziano oggi l'incontro con gli australiani a Filadelfia

I tennisti azzurri iniziano oggi l'incontro con gli australiani a Filadelfia I tennisti azzurri iniziano oggi l'incontro con gli australiani a Filadelfia La squadra vincente incontrerà gli Stati Uniti nella finale di Coppa Davis - Pietrangeli sostituirà Merlo nel «singolare» contro Rosewail - Hoad incontrerà Gardini nella partita d'apertura alle 14,30 ora italiana La guerra defi nervi scatenata da Vanni Cancpéle e da Harry Hopman, i capitani della squadra italiana e di quella australiana impegnate da oggi a Filadelfia nella finale interzona di Coppa Davis, ha avuto termine ieri quando, al momento dell'estrazione, ambedue hanno dovuto scoprire le carte in tavola. Hopman ha mostrato che la sua arma segreta si chiama Lewis Hoad, e Canepele gli ha contrapposto la sua arma, Nicola Pietrangeli. Così, senza vinti nè vincitori, si è conclusa questa schermaglia che ha tenuto avvinta l'attenzione di tutti gli appassionati del mondo della racchetta. Diciamo subito che ambedue i colpi segreti erano prevedibili. In Italia non erano pochi i critici e i tecnici convinti della necessità di impiegare Pietrangeli quale singolarista in un confronto tanto impegnativo dato che esso si svolge sui campi erbosi. D'altro canto era facile intuire pure che Hopman, da buon psicologo quale sempre è stato, non avrebbe schierato Hartwig, giocatore completo ma fragile, che sarebbe sceso in campo non perfettamente sicuro del fatto suo avendo due volte incontrato nel '53 Gardiìii ed essendo stato battuto in ambedue le circostanze. Se da una parte non possiamo che plaudire alla decisione di Canepele. dall'altra dobbiamo riconoscere che Hopman ha tirato una botta che è giunta al bersaglio. Hoad, con il suo gioco robusto, violento e d'attacco, rappresenta per i nostri tennisti un castigamatti d'eccezione. Pur riconoscendo che il < camionista >, come lo chiamano i giornalisti americani per i suoi bicipiti da sollevatore pesi, non sta attraversando un periodo di forma smagliante, è doveroso ammettere che la scelta dei c canguri > non è risultata gradita agli azzurri. Comunque abbiamo molta fiducia nei tennisti italiani e non nascondiamo di nutrire non poche speranze. In questi giorni i pronostici si sono sprecati; ognuno ha voluto far sentire la propria voce, corredando di ragioni la propria previsione, E tutti, più o meno concordemente, hanno assegnato a tavolino la vittoria agli australiani cercando di indovinare se gli azzurri riusciranno a strappare loro uno o due punti. Ebbene, noi pensiamo che gl'italiani possano fare di meglio, possano anche vincere. Fausto Oardini, tennista insuperabile sui campi in terra battuta, sull'erba perde quasi il SO per cento delle sue probabilità, ma non scompaiono né la volontà di ferro, né la grinta cattiva che gli hanno consentito di carpire i successi più impensati e pia sensazionali. Dovunque circola lo slogan se¬ condo il quale Gardini non i giocatore d'erba e tutti dimenticano, quasi volutamente, che al suo esordio a Wimbledon il campione italiano sconfisse l'americano MuMoy, che allora figurava tra i primissimi nel mondo, e che nella finale interzone della Davis nel '5S con gli Stati Uniti, ebbe a disposizione il match-ball nella quarta partita contro Seixas. Nicola Pietrangeli, sia a Wimbledon sia a Birmingham, in Voppa Davis, ha messo in luce tutta la gamma dei suoi colpi da manuale, una gamma tale da indurre il famoso Perry a giudicarlo il più perfetto e classico dei giocatori attuali. Per giunta il doppio Pietrangeli-Sirola, lanciato verso il raggiungimento di affermazioni clamoróse, è ansioso di cimentarsi con la famosa coppia australiana con la quale ancora non s'è misurato. Tutto sommato, siamo ottimisti, pur rendendoci conto che la carta è nel giusto quando concede i suoi favori agli australiani. Italia ed Australia si incontreranno per la quarta volta. Ambedue le squadre si temono e si ammirano; ambedue le squadre hanno possibilità di ivittoria, e, di conseguenza, di .accedere alla finalissima per ■ affrontare gli ■ Stati Uniti, detentori della € grande insalatiera*. E' probabile che tra i due quartetti si affermerà quello che saprà dominare il proprio sistema nervoso nelle tre giornate di gare e quello che avrà dalla propria parte quel pizzico di fortuna necessario per imporsi in confronti così equilibrati ed importanti. Oggi Oardini scenderà in campo per primo alle H,SO (ora italiana) contro Hoad. Oardini ha sempre cercato di evitare Io < sposo lampo > di Wimbledon, ma in Coppa Davis è tutta un'altra cosa. Il campione azzurro si prodigherà, come è suo solito, ben capendo che un suo eventuale successo potrebbe spalancare la porta dell'affermazione /.naie ai compagni di squadra. Do po di lui toccherà a Pietrangeli di misurarsi con Rosewail. Ken Rosewail è chiamato dai suoi ammiratori « maestrino > per la sbalorditiva facilità del suo gioco e per la sagace tattica che lo contraddistingue. Pietrangeli troverà pane per » suoi denti, ed anche se il ro mano appare chiuso dal pronostico, e facile prevedere che cercherà di sovvertire ogni previsione. Domani alle 15 (sempre óra italiana) si disputerà il doppio, mentre l'incontro si concluderà domenica pomeriggio con gli ultimi due singolari. Sia che gli azzurri vincano o perdano, siamo sicuri che negli Stati Uniti terranno alto il prestigio dello sport italiano. Dopo tutto Oardini, Pietrangeli, Sirola e Merlo, con il successo nella zona europea, si sono automaticamente piazzati al terzo posto nella graduatoria dei valori mondiali. Non è detto che la loro ascesa sia terminata. Gli australiani 10 sanno, e per questo, proprio all'ultimo momento, son corsi ai ripari rispolverando Hoad. La parola spetta ora ai protagonisti della finale interzone, con l'augurio che i tennisti italiani riescano a capovolgere 11 pronostico a loro sfavorevole. a. c. Pietrangeli che giocherà oggi contro l'australiano Bosewall

Luoghi citati: Australia, Birmingham, Filadelfia, Italia, Stati Uniti