Severo monito di Dulles al presidente Syngman Rhee

Severo monito di Dulles al presidente Syngman Rhee Severo monito di Dulles al presidente Syngman Rhee Gravi preoccupazioni in America anche per il Vietnam e a o l l ras (Dal nostro corrispondente) Washington, 10 agosto. Dulles è stato interrogato oggi, durante la consueta conferenza-stampa del martedì, sul problema internazionale r;he più preoccupa oggi gli ameiicanl: la Corea. Il Segretario di Stato ha dichiarato che molte delle clausole dell'armistizio coreano sono ormai superate e mancano di praticità, ma che gli Stati Uniti non intendono modificarle con il ricorso alla forza, che potrebbe condurre agli orrori della guerra termonucleare. Tanto più che il governo americano non è al corrente di preparativi dei nordcoreani per la ripresa del conflitto, come i sudcoreani invece pretendono. Dulles ha detto di condividere pienamente il punto di vista del governo sud-coreano seco .io cui 1 membri polacchi e cecoslovacchi della commissione non sono altro che spie, ma di non ritenere che la loro attività metta in pericolo la repubblica sud-coreana. Il segretario di Stato ha prose guito dichiarando che gli Stati Uniti sono risoluti ad assolvere i propri impegni e a proteggere la commissione neutrale di controllo, alla quale 11 governo di Seul ha intimato di lasciare entro sabato la Corea del Sud. Con la massima energia Dulles ha ammonito i sud-coreani a non sfidare con la forza la ferma determinazione americana di far rispettare le clausole dell'armistizio, ed ha invitato il popolo sud-coreano ad aver pazienza, assicurando che gli Stati Uniti guardano * con simpatia e comprensione » al suo giustificabile risentimento contro i membri comunisti'" della commissione di controllo, i quali non assolvono nella dovuta maniera le funzioni previste dall'armistizio. Dulles ha precisato infine che il suo invito alla pazienza non deve essere in alcun modo interpretato come un segno della acquiescenza americana alla definitiva divisione della Corea. Per ciò che riguarda le conversazioni cino-amerlcane di Ginevra, il Segretario di Stato ha lamentato che i cine-comunisti abbiano impostato su una base troppo larga il problema del rimpatrio dei cinesi residenti negli Stati Uniti, e ha avanzato qualche dut-bio sulla possibilità che si realizzi la previsione del Primo Ministro cinese Ciu En-lai, secondo la quale il rimpatrio dei civili americani detenuti in Cina sarebbe smluptoflulitleraladpSltsdsndnvu—VDtcd1GasspsPsntniccdd stato concordato assai facilmente e con grande rapidità. Il Ministro non ha poi voluto precisare se gli Stati Uniti protesteranno alfONU per le torture, che sarebbero state Inflitte durante la prigionia agli undici aviatori recentemente liberati. Una decisione definitiva in merito si avrà dopo che le dichiarazioni dei reduci saranno state sottoposte a un più attento esame. E' imminente a Washington la riunione del gruppo dei sedici paesi dell'ONU che presero parte alla campagna coreana. Scopo della riunione sarà quello di prendere in esame la situazione provocata da Rhee. Notevoli preoccupazioni suscita anche l'Indocina meridionale, poiché il Primo Ministro, Diem, ha annunciato che non consentirà l'effettuazione di elezioni generali nel Vietnam del Sud, se la libertà di voto e il rispetto dei diritti umani non saranno garantiti — a suo parere — anche nel Vietnam del Nord controllato dal comunisti. In tal modo Diem ha formalmente respinto l'invito anglo-franco-americano ad attenersi ai termini dell'armistizio di Ginevra del 1954, in base al quale i due Governi di Hanoi e di Saigon avrebbero dovuto sin dallo scorso mese procedere a consultazioni preliminari per la preparazione delle elezioni fissate per il 1956. La presa di posizione del Primo Ministro sud-vietnamese minaccia di provocare una nuova orisi nell'Asia sud-orientale di incalcolabili proporzioni. Diem pretende infatti che il suo Governo non sia in alcun modo vincolato dagli accordi armistiziali che le grandi Potenze hanno accettato, e dalle quali può dipendere la pace in Asia. g j.