Jacopetli deve iniziare la causa per il disconoscimento di paternità
Jacopetli deve iniziare la causa per il disconoscimento di paternità Jacopetli deve iniziare la causa per il disconoscimento di paternità // bimbo della zingarella nato morto è stato denunciato allo Stato civile con. il nome di Mario Jacopetti - La madre, voleva chiamarlo Robin Hood a a o , Roma, 8 agosto. Ogni giorno notizie non liete per Guartiero Jacopetti. Ieri quella che il curatore della zingarella si opporrà all'istanza per ottenere, l'annullamento di matrimonio; oggi quella che dovrà iniziare una regolare azione giudiziaria per disconoscere la paternità del piccolo nato venerdì nell'ospedale civile di Foligno. Era da poco passato mezzogiorno, quando all'ufficio anagrafico del comune si sono presentati la madre della zingarella, Bruna Spada e il fratellastro Valentino per denunciare che due giorni prima Jolanda Kaldaras di 13 anni aveva dato alla luce, senza vita però, una creatura di cinque mesi « Il padre? », ha chiesto l'ufficiale di stato civile. « Jolanda Kaldaras è sposata a Gualtiero Jacopetti », ha spiegato la zingara. E sui registri è stato annotato di conseguenza che la paternità del piccolo, nato morto, è da attribuirsi al giornalista. La legge in questi casi non ammette incertezze, salvo naturalmente il diritto a chiedere il disconoscimento della paternità da parte dell'interessato. Gualtiero Jacopetti appena ha avuto la conferma (la cosa era prevista) di quest'altra tegola cadutagli sul capo ha spiegato che si appellerà alla legge per ottenere che non gli sia attribuita una responsabilità che non gli compete. Con quale nome Jolanda Kaldaras ha denunciato allo Stato Civile suo figlio? (si noti che la ragazza non ha voluto spiegare a nessuno chi sia il padre del piccolo). In un primo momento la zingarella, per nulla impressionata di essere madre in cosi giovanissima età, aveva espresso il desiderio che, sia pur in modo teorico, il piccolo fosse denunciato con il nome di Robin Hood. Ma è stato il suo un desiderio che è rimasto insoddisfatto. Infatti l'ufficiale di Stato Civile bì è rifiutato — ed è nelle sue prerogative — di registrare un nome simile. Ed allora la madre della zingarella e il fratellastro hanno ripiegato su qualcosa di molto più comune. In tale modo sul registro anagrafico è stato annotato che <alle ore 22 del 5 agosto 1955 è nato Mario Jacopetti di sesso maschile da Jolanda Kaldaras di 13 anni girovaga, coniugata a Gualtiero Jacopetti, cittadino italiano, che non si è potuto presentare perchè assente da Foligno ». Nel pomerìggio il cadaverino è stato sepolto nel cimitero di Foligno. Al triste incarico hanno provveduto il fratellastro e colui che si può definire il padre putativo di Jolanda Kaldaras. I due zingari si sono presentati all'ospedale di Foligno, hanno ritirato la salma del piccolo esibendo un regolare nulla osta del comune e con una macchina lo hanno trasportato al cimitero. Jolanda Kaldaras, oramai completamente rimessa, intendeva lasciare l'ospedale oggi. Ma ì medici lo hanno impedito. A Foligno l'aria è rinfrescata per un violento temporale che si è abbattuto sulla cittadina e questo abbassamento improvviso della temperatura ha indotto i sanitari a far rinviare di ventiquattro odrsctdndcersmegltmcpniGaliarvmtdftnt ore le dimissioni dall'ospedale della zingarella. Quali possibilità ha Gualtiero Jacopetti per ottenere il disconoscimento della paternità che la legge, in questo momento, gli attribuisce? Non vi è dubbio: numerose. Ma questo non significa che gli ostacoli da superare per Gualtiero Jacopetti siano semplici. Per esempio taluno ha rimproverato al giornalista di non essersi preoccupato immediatamente di premunirsi per un eventuale futuro esame dei gruppi sanguigni del figlio della zingarella. Tale accertamento agli effetti del disconoscimento della paternità da lui così sdegnosamente respinta poteva essere Importante se non decisiva. Per sua fortuna il Codice viene incontro a Gualtiero Jacopetti con due articoli e precisamente con l'art. 233 il quale prevede che il disconoscimento non può aver luogo: 1) quando il marito era consapevole della gravidanza della moglie prima del matrimonio; 2) quando risulti dall'atto di nascita che la dichiarazione allo stato civile fu fatta dal marito; e con l'articolo 235 in cui si stabilisce fra l'altro che il disconoscimento può essere chiesto se nel tempo decorso dal trecentesimo al centottantesimo giorno prima della nascita la moglie ha commesso adulterio ed ha tenuto celato al marito la propria gravidanza. In questo caso — aggiunge il Codice Ci¬ e à e a e vile — il marito è ammesso a provare ogni altro fatto tendente ad escludere la paternità. Gualtiero Jacopetti è nelle condizionii previste dal Codice, infatti non sapeva che la moglie fosse in stato interessante; non ha denunciato il neonato come suo figlio allo stato civile; potrebbe provare che la zingarella ha tenuto celata al marito la propria gravidanza e comunque provare « ogni altro fatto tendente ad escludere la paternità ». Tutto questo vuol dire, in sostanza, che prima di affrontare il grave problema dell'annullamento matrimoniale il giornalista avrà da risolvere una questione non meno spinosa dell'altra soprattutto se la zingarella dichiarasse che la paternità del figlio natole venerdì a Foligno è di Gualtiero Jacopetti.
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