Morta una donna in ospedale forse per una cura sbagliata

Morta una donna in ospedale forse per una cura sbagliata Morta una donna in ospedale forse per una cura sbagliata Un'infermiera spostò per errore i cartellini dei letti? - Curala coi barbiturici un'emorragia cerebrale Milano, 5 agosto. L'autorità giudiziaria sta indagando sulla misteriosa morte di una donna, Assunta Bosco, deceduta in circostanze misteriose l'8 luglio scorso, all'Ospedale Maggiore della nòstra città. A distanza di un mese dal decesso, infatti, Ieri pomeriggio le tre figlie della Bosco: Lidia Riva e Gina e Lisa Morati, a mezzo dell'avv. Salvatore Sprio, hanno' inoltrato denuncia nel confronti di ignoti per omicidio colposo. Il giorno 7 luglio, Assunta Bosco venne ricoverata d'urgenza per un attacco di emorragia cerebrale: la figlia Lidia l'aveva trovata a terra svenuta, nella sua casa a Porta Ticinese. La diagnosi fatta dal medico subito chiamato al capezzale dell'inferma, veniva confermata al l'atto del ricovero in corsia: la sera dopo però la donna spirava senza avere ripreso conoscenza. A questo punto avviene l'imprevisto: il medico di turno, infatti, nel constatare la morte, scopre che essa non è avvenuta per paralisi cerebrale, ma per avvelenamento di barbiturici. Nella denuncia presentata alla Procura della Repubblica le figlie affermano che il decesso della loro madre era da imputarsi a un errore da parte di una infermiera. Assunta Bosco era stata ricoverata in corsia nel letto n. 46. Un'infermiera, il giorno dopo, per errore, avrebbe sostituito il cartellino del letto dell'ammalata con il n. 36, di un altro ricoverato, al quale appunto era stata prescritta una certa dose di sedativi, somministrati per ipodermoclisi. Il giorno seguente — sempre secondo la denuncia — l'infermiera di turno, avrebbe distribuito le- medicine secondo quanto prescrivevano i vari cartellini clinici contrassegnati al numero del letto. All'ammalata di emorragia sarebbero stati così somministrati dei barbiturici. Il suo organismo non riuscì a sopportarli, e sopravvenne la morte. L'autorità giudiziaria ha ordinato frattanto la esumazione della salma, per accertare se la morte è avvenuta in seguito alla rottura dei vasi sanguigni cerebrali, che avrebbe dovuto determinare la paresi, o per avvelenamento. I risul¬ tati dell'inchiesta saranno no ti fra qualche giorno. Un'indagine è pure in corto per sapere se corrisponde a verità quanto riferito dalle figlie della defunta donna. La notizia della denuncia è giunta inattesa all' Ospedale Maggiore, dove i medici si sono chiusi in un assoluto riserbo, in attesa dell'arrivo del direttore generale prof. Sollazzo che si trova in ferie da qualche giorno.

Persone citate: Assunta Bosco, Lidia Riva, Lisa Morati, Salvatore Sprio, Sollazzo

Luoghi citati: Milano