I professori medi a colloquio con Segni e il ministro Rossi

I professori medi a colloquio con Segni e il ministro Rossi I professori medi a colloquio con Segni e il ministro Rossi Le richieste economiche e morali della categoria ■ Il Fronte della Scuola respinge la proposta d'una soluzione provvisoria fino al primo loglio 1956-Un comunicato ufficiale: "li governo deve impegnarsi per una soluzione definitiva sulla base delle tabelle già presentate,, Roma, 5 agosto. H Presidente del Consiglio on. Segni, presente il ministro della P. I.» on. Paolo Rossi, ha ricevuto stamani al Viminale i rappresentanti dell'Associazione nazionale professori e assistenti universitari, del Fronte unico delia Scuola media e dei Sindacati delia Scuola elementare. All'inizio della riunione, durata, circa un'ora, 11 Presidente del Consiglio ha tenuto a premettere che 11 problema della Scuola vavlsto in modo unitario ed organico. Ha chiesto ai rappresentanti del sindacati di rendersi conto della posizione del Governo che, per la definizione del problema, è costretto a muoversi entro 1 limiti pre cisi segnati dalla legge delega e dalle esigenze del Bilancio. L'on. Segni ha poi rilevato che l'aumento degli stipendi per gli insegnanti non può prescindere da un successivo adeguamento delle pensioni ed ha dichiarato di essere rimasto letteralmente « spaventato > dall' esame delle tabelle presentate dalle varie associazioni sindacali, e in particolare da quelle della Scuola elementare, le quali, chiedendo un minimo di lire 80.000 per una maestra all'inizio della-carriera, comportano per il bilancio dello Stato — esse sole — un aggravio di 200 miliardi. Il Presidente Segni, dopo questa breve introduzione, ha chiesto che i rappresentanti dei Sindacati esprimessero il loro punto di vista. Il prof. Visco, rappresentante dei professori universitari, ha dichiarato che il problema più grave che assilla l'Università non concerne tanto i professori di ruolo, quanto gli assistenti, 1 quali non crescono In proporzione all'aumento degli studenti. Gli assistenti sono pochi e pagati male; d'altra parte, la deficienza delle àule universitarie, sentita soprattutto per i corsi scientifici, impedisce che siano tenute le necessarie esercitazioni. Ha parlato quindi il rappresentante della scuola elementare, convenendo pienamente con l'impostazione globale data dal Presidente Segni al problema della scuola. Egli si è richiamato poi all'art. 7 della legge delega, convenendo che le nuove tabelle non possono avere una decorrenza anteriore al 1° luglio 1956. Per il periodo che decorre dal 1° luglio 1955 al 30 giugno 1956, si dovrebbe pertanto cercare di andare incontro in qualche modo alle esigenze degli insegnanti. ir Presidente Segni « Inter* venuto per chiarire che 1 pro^ blenii sul tappeto sono due, o meglio, che il problema deve essere risolto in due tempi: un primo, che ha definito «tempo passerella >, tra il 1° luglio 1965 e il 1° luglio 1956; un seconda 'tempo relativo al trattamento definitivo cpn decorrenza dal 1" luglio 1958. Il rappresentante della scuola elementare ha proposto che la « passerella > sia costituita da Un assegno per lavoro straordinario, come è previsto per tutti i dipendenti dello Stato. . Il rappresentante dell'Associazione nazionale capi di istituto e insegnanti medi ha, dal canto suo, dichiarato che i problemi posti dal Fronte delia scuola sono di due ordini: uno di carattere economico e l'altro di carattere morale. Il secondo è quello che maggiormente è sentito dalla categoria che egli rappresenta e va risolto definitivamente. Il primo dovrebbe essere trattato separatamente dalle divèrse categorie di insegnanti con gli organi di governo. A questo punto il Presidente del Consiglio ha dovuto recarsi al Quirinale per un colloquio con il Presidente della Repubblica e la discussione è proseguita tra i rappresentanti del Fronte e il Ministro della P. I. L'on. Rossi ha rilevato che non è possibile chiedere al Tesoro di accollarsi oneri che non può sostenere. Per quanto concerne il «tempo passerella >, il ministro Rossi ha detto che le cifre già prospettate potranno forse avere un leggero aumentò, ma che non ci si può attendere l'accoglimento integrale delle richieste avanzate. Egli ha invitato i rappresentanti delle tre categorie d'insegnanti a prendere contatto, sin da questa sera, con il dott. Emilio Prislnzano, direttore generale dell'Istruzione classica presso il Ministero della P. I-, per esaminare l'aspetto tecnico dei vari problemi e le singole rivendicazioni. Su richiesta, il minietro Rossi ha precisato che' il funzionarlo della P. L avrà ampi poteri per trattare con i rappresentanti sindacali. Naturalmente, si tratterà, in questa prima.fase, di definire quali miglioramenti debbano essere apportati per il periodo 1» luglio '55-30 giugno 1956, mentre per quanto riguarda le tabelle definitive bisognerà attendere che H governo sia e conoscenza di tutti gli elementi relativi al trattamento degli statali in base alla legge di delega. Il ministro ha precisato che 1 provvedimenti relativi al miglioramento economico avranno una decorrenza uguale per tutte e tre le categorie degli insegnanti, mentre le trattative saranno separate. Quanto alle cifre che sono state fin qui fatte, il ministro non le ha nè confermate nè smentite. Pare comunque ' che esse siano sostanzialmente giuste per quanto riguarda — come già precisato — i miglioramenti fino al 1° luglio 1956 e per la scuola media. Alla cifra di 20-25 miliardi circa dovrebbe essere aggiunta quella relativa ai miglioramenti per la scuola ehMrinpslurdGddcsesddlevcteSgndptrdsmilMsstvdlil'tesclaludtumsnndscplmasbmPiedOvqmhsidfIa«sfqvfidrctts elementare, sulla quale non si hanno indicazioni. Al termine dell'incontro il Ministro della P. I. ha dichiarato: « L'incontro si è svolto in un clima di grande comprensione. Naturalmente, non si è ancora giunti ad una so luzione, ma non dubito che sa rà possibile arrivarci con soddisfazione di tutti». H preside Giuditta, segretario generale de! Sindacato nazionale presidi e professori di ruolo, ha dal canto suo affermato: «Allo stato attuale non possiamo esprimere nè un giudizio di soddisfazione, nè un giudizio di insoddisfazione, pur prendendo atto che il- governo ha le migliori intenzioni di risolvere i nostri problemi. Siamo comunque fiduciosi nell'alto Interessamento del Capo dello Stato». Il prof. Granella, segretario del Sindacato nazionale scuola media, ha infine dichiarato: < Da questa prima presa di contatto non si può trarre un giudizio definitivo; dobbiamo attendere 1 futuri sviluppi della situazione ». Come aveva annunciato il ministro, questa sera- alle 17,30 il direttore generale presso il Ministero della PI., dott Prislnzano, ha ricevuto i rappresentanti della scuola elementare. Alle 19,30 sono stati invece ricevuti i rappresentanti del Fronte della Scuola, i quali hanno poi preso in esame l'andamento dell'incontro avuto con l'on. Segni. E" stato emesso un comunicato in cui si dichiara « di non poter accettare una maggiorazione del lavoro straordinario quale soluzione provvisoria in attesa di quella definitiva della vertenza sindacale in atto. Ancora una volta — è detto nel comunicato — il Fronte ribadisce che una eventuale soluzione provvisoria da individuarsi nella adeguata maggiorazione dell'indennità di studio può essere presa in esame solo se collegata con un preciso impegno governativo circa la soluzione definitiva del trattamento economico da attribuire ai capi di istituto e ai professori medi sulla base delle tabelle retributive da tempo comunicate al governo ».

Persone citate: Emilio Prislnzano, Paolo Rossi, Visco

Luoghi citati: Roma