Fuga dalle spiagge, morti e feriti per un tifone sulla zona dell'Adriatico

Fuga dalle spiagge, morti e feriti per un tifone sulla zona dell'Adriatico Improvvisamente le tenebre alle cinque del pomeriggio Fuga dalle spiagge, morti e feriti per un tifone sulla zona dell'Adriatico Il nubifragio dàlia Romagna alla Puglia - Due persone uccise dal fulmine nel Cesenate Un'altra folgore fa precipitare la palla di marmo da un campanile - Bari allagata dal maremoto - Paurosa avventura di una barca alla deriva - Tragico scontro stradale tra la bufera , i a r i i , a iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Cesena, 3 agosto. Un violentissimo temporale • scatenatosi oggi nella zona del mare Adriatico, dalla Romagna alle Puglie — ha imperversato particolarmente nel Cesenate, arrecando gravissimi danni alla produzione ortofrutticola e al vigneti, e causando la morte di due persone e il ferimento d'una terza. La sciagura è avvenuta in frazione Bonalda, presso Civitella di Romagna. Alcuni braccianti agricoli erano intenti, in un podere, a coprire con paglia un cumulo di grano, quando su di essi si è abbattuto un fulmine. Giuseppe Bazzini e Mario Castellucci sono rimasti uccisi sul corpo; Riccardo Orlucci, scaraventato al suolo, ha riportato ustioni. Una seconda folgore è caduta a Cantlano, nell'azienda di una cooperativa agricola, e ha suscitato un incendio che ha distrutto oltre 2000 quintali di paglia e 500 quintali di foraggio. L'accorrere dei vigili del fuoco e il loro prodigarsi hanno potuto circoscrivere le fiamme che minacciavano il caseggiato colonico. Un terzo fulmine, a Bondeno, dopo avere abbattuto la grande Croce sovrastante il Santuario della Madonna della Pioppa, ha divelto una pesante palla di marmo che, rimbalzando sul ' cor-ilcione del tetto, è precipitata prima sulla sottostante casetta del campanaro, infine nel cortile. La folgore, scendendo lungo il parafulmine del campanile, dopo avere aperto un varco in un muro, è entrata in una stanza da letto e si è scaricata nella grondaia della chiesa. La famiglia del campanaro che si trovava raccolta nella cucina dell'abitazione, atterrita dallo spavento, è rimasta prodigiosamente illesa. Nella zona di Pescara la furia del ciclone è stata terribile in una fascia di oltre cinquanta chilometri sulla costa. Indescrivibili le scene di panico tra 1 bagnanti su alcune spiagge. Le barche che avevano preso 11 largo son dovute tornare in tutta furia nei porti, ad evitare gravi pericoli. A Roseto degli Abruzzi una barca il cui equipaggio si era attardato lontano dalla riva, ha fatto vivere ore di angosciosa ansia alle famiglie delle persone a bordo. Un marinaio, a causa del mare tempestoso, è stato colpito'dall'asta del timone e gettato in mare. Gli altri componenti l'equipaggio, dopo una lotta accanita con la furia degli elementi, sono riusciti a salvare il compagno ormai privo di sensi. Trasportato a terra, è stato necessario ricoverarlo in ospedale per lesioni ai fianchi e sospetta frattura di alcune costole. La pioggia, caduta insistentemente, ha provocato allagamenti un po' ovunque. A Teramo i vigili del fuoco son dovuti intervenire in molte situazioni allarmanti; a Ortona a Mare, a sud dell'abitato, una forte grandinata ha arrecato gravi danni al filari dell'uva cpergolone»; si calcola che circa un terzo del prodotto sia andato distrutto. A Bari il ciclone si è abbattuto verso le 17 assumendo in pochi minuti proporzioni spaventose. La città, le frazioni, llufslugvnmcrrctfmtssfdr3a2 le borgate limitrofe e tutto il litorale, sono rimasti per circa un'ora in balìa di un nembo furioso che, fra il fragore assordante dei tuoni, il continuo lampeggiare delle folgori e una pioggia dirotta, ha allagato la città; essa è stata invasa in più punti dal mare. Il nubifragio ha abbattuto numerosi comignoli, ha infranto centinaia di lucernari, ha diroccato solai, ha divelto alberi e pali, paralizzando la vita cittadina, con danni veramente ingenti. Questo spaventoso ciclone, frammisto a raffiche di aeromoto e maremoto, si è presentato con un fenomeno stranissimo: le nuvole, dense e nerissime, sono scese al livello dei fabbricati oscurando la città, che poco prima era inondata di sole. La popolazione, che era stata presa 'dallo spavento, si è rifugiata negli androni e nelle chiese ove si sono avute scene di panico, fra il continuo frantumarsi delle vetrate in balìa del vento. Diverse persone sono rimaste ferite in drammatici incidenti causati dalla furia del temporale. Secondo i rilievi dell'Osservatorio meteorologico di Bari, in trenta minuti, quanto è durato il fortunale, sono caduti 34,7 millimetri di pioggia < pari alla piovosità.di un intero generico . mese di agosto >. La temperatura si è abbassata da 26 a 17,8 gradi. Il vento ha avuto carattere ciclonico, con raffiche che hanno raggiunto la velocità di 89 chilometri l'ora. Questa sera su Bari si è avuto un nuovo violento temporale con forti scariche elettriche. In località dell'entroterra pugliese, quali Corato e Lacedonia, piove ininterrottamente da più di quattr'ore. Numerosi gli allagamenti nelle campagne dei due centri. A Taranto una tromba d'aria si è abbattuta sull'abitato, investendo le zone della stazione, del lungomare e la frazione di San Vito. I viali e le cabine delle spiagge tarantine sono stati sradicati. Un gran panico si è diffuso tra i bagnanti Numerose strade dei quartieri periferici sono rimaste allagate, rendendo necessario l'intervento dei vigili del fuoco. Un grave incidente è accaduto, causa un fulmine, nella zona di Spoleto, dove pure ha imperversato il maltempo: nei pressi delle miniere di lignite di Morgnano, un fulmine è caduto su una baracca adibita a deposito di attrezzi, pro¬ vocando lo scoppio d'un quantitativo di detonatori usati per il brillamento delle mine. Nella baracca si trovava in quel momento il quarantaseienne Sabatino Zampollni; è stato trasportato all'ospedale In gravi condizioni. Fino in Toscana è giunta la furia del tifone adriatico, scavalcando gli Appennini e dilagando verso il Tirreno; alle 16,30 di oggi due auto provenienti in senso inverso d'una guidata dall'ing. Mario Liccioli, di 70 anni, e l'altra al volante della quale era il radiotecnico Dino Dolfl, di 34 anni) sono venute a collisione in via Bronzino, a Firenze, sembra a causa della scarsa visibilità per la pioggia che cadeva a dirotto. L'ing. Uccioli è morto; il Dolfl è, moribondo.

Persone citate: Bonalda, Dino Dolfl, Giuseppe Bazzini, Mare, Mario Castellucci, Mario Liccioli, Riccardo Orlucci, Sabatino Zampollni