Christian Dior alla Sorbona di Sandro Volta

Christian Dior alla Sorbona Neil9alta scuola del pensiero francese Christian Dior alla Sorbona Parlando di moda femminile e della linea Y là ove insegnarono teolo gi, filosofi, maestri sommi, l'illustre sarto è apparso un po' nervoso (Dai nostro corrispondente) Parigi, 3 agosto. Nell'Aula Magna della Sorbona, l'immenso anfiteatro decorato con le statue di Richclleu, di Descartes e delle altre glorie del pensiero francese, nel quale hanno tenuto cattedra 1 maggiori rappresentanti della eultura mondiale, Christian Dior ha parlato oggi della moda femminile. C'erano tremila persone nella sala e quasi altrettante si pigiavano negli austeri corridoi dell'Università, cercando di farsi largo per avvicinarsi agli ingressi ed udire qualche parola dello straordinario docente. E' stato un avvenimento tipicamente parigino, scriveranno forse i giornali di domattina; bisogna dire però che anche a Parigi l'invito rivolto al grande sarto per tenere una lezione universitaria è stato un avvenimento del tutto inaspettato, che non ha mancato di produrre un certo scalpore. 1 ! 111 ; ! [ 111111 f n 11 u r M ! i ! ; r 1111 r i r r i ; i : i [ r i i i : n li i p i n i t Qualche settimana fa, i tradizionalisti più intransigenti giudicarono scandaloso aver inaugurato una mostra di Picasso in una decina di sale del museo del Louvre; si può immaginare perciò come molti abbiano accolto ora l'ingresso della haute couture nell'istlti'to che ebbe Dante Alighieri Ira 1 suoi studenti e nel quale da sette secoli si educa una buona parte dei ceti dirigenti di tutto il mondo. E' certo che lo stesso Dior non ha preso alla leggera il compito che si era assunto: anche se cercava di apparire disinvolto, era facile accorgersi dell'emozione che gli dava un certo nervosismo. In piedi vicino alla cattedra, con un correttissimo abito blu a doppio petto, non c'era nulla in lui che potesse stonare con l'idea che generalmente ci si fa d'un professore, eppure si aveva la sensazione di qualcosa che non andava, la sensazione di uno che si trovasse fuori di posto. Sotto la cupola solenne, col grande affresco di Puvls de Chavannes che gli faceva da sfondo, Christian Dior sembrava piccolissimo. L'affresco ha per titolo « Il bosco sacro > e rappresenta la figura allegorica della Sorbona seduta al centro e circondata dall'Eloquenza, la Poesia, la Filosofia, la Storia, la Botanica, la Geologia, la Biologia, la Fisica e la Geometria. Qualcuno fra il pubblico ha osservato che mancava la Moda, ma anche la Moda ha finito per essere presente, addirittura in carne ed ossa, quando, ad un cenno di Dior, sono entrate nell'aula le indossatrici che hanno fatto sfilare 1 modelli della nuova linea 7, che il grande sarto ha preparato per il prossimo Inverno. La lezione di Dior si è svolta sotto forma di dialogo con una delle più eleganti e più spiritose signore di Parigi. E' stato un incrociarsi di battute che ha reso estremamente brillante la riunione. Era venuta a noia a tutti la vita bassa, ha detto Christian Dior, non se ne poteva più delle gonne appese alle anche: ecco perchè ho ideato una donna che disegna una 7 nello spazio. Ho voluto dare importanza al busto, renderlo libero e trionfante, ha poi proseguito. Le mie spalle sono piene, rotonde, vere spalle di donna felice. La gonna, che parte dall'alto, fascia il corpo come un guanto. La cintura è sottile, ma senza tagliare la linea. La libertà dei movimenti è ciò che costituisce la maggiore attrattiva della bellezza femminile è per questo che la donna che ho ideato non deve essere impacciata dall'abito. E' una donna che si muoverà ' con scioltezza e, quando passerà per la strada, non potremo fare a meno di voltarci indietro a guardarla. L'anno scorso Christian ■IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIi e a a e a a e a d i e o a a n ù ' e e , e a e . n , a e te ma n à e a n Dior aveva trovato che le esigenze pratiche della vita moderna rendevano necessario un tipo di abito che servisse per ogni uso. Buono per la mattina come per la sera. Era nata cosi la linea H, che ormai, ha detto Dior, le grandi case di confezioni in serie eseguiscono meglio di me. Quest'anno invece ci sarà differenza fra la mattina e la sera, ma nel mezzo non ci sarà nulla: gli abiti da pomeriggio possono considerarsi ormai definitivamente aboliti. Le donne che lavorano avranno un solo abito per tutta la giornata e si cambieranno soltanto la sera, a lavoro finito. «Io penso in modo particolare a tutte le donne che non ho la gioia di vestire — ha detto il grande sarto —, creo, la moda pensando soprattutto a loro, perchè l'eleganza non deve essere un privilegio delle sole donne ricche >. Poi Dior ha, parlato del suo recente viaggio in Estremo Oriente e delle straordinarie ispirazioni che ha avuto dalle fogge cinesi, turchesche, indiane. E' un mondo meraviglioso, ha detto, che non si può più trascurare: la fantasia di quei costumi può salvarci dal pericolo del grigiore a cui fatalmente tendono le mode dell'Occidente. Con la lezione universitaria di Christian Dior si è chiusa la settimana della haute couture per la presentazione dei modelli invernali. Nel complesso non c'è stato nulla di veramente sensazionale, e la stessa linea T si riduce in sostanza ad aver rialzato un poco la vita e imbottito le spalle. Oltre a Christian Dior, il maggiore successo lo ha avuto la vedova di Jacques Fath, Geneviève, una donna che prima di sposare il grande sarto portava tutti 1 giorni un maglione di lana su una sottana sportiva e si è rivelata in questa occasione una delle più raffinate ispiratrici della moda parigina. Invece il terzo grande, Balenciaga, ha avuto un infortunio che lo ha messo completamente fuori dalla competizione. L'impenetrabile segreto che vige intorno alla preparazione delle collezioni, non è stato mantenuto quest'anno nella sua maison. Non si sa come, qualcuno è riuscito a copiare i suoi modelli prima della presentazione e alcune case minori li hanno mostrati nelle sfilate dei primi giorni. Cosi Balenciaga è stato costretto a rinviare la sua presentazione al pubblico e in tre giorni ha dovuto rifare tutta la collezione. La sua sfilata c'è stata oggi, poco prima che Christian Dior parlasse alla Sorbona: ma era una collezione improvvisata ed ha deluso 11 pubblico. Sandro Volta Iilllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll

Luoghi citati: Estremo Oriente, Parigi