Un giovane deluso in amore si uccide davanti all'altare

Un giovane deluso in amore si uccide davanti all'altare Sconsacrata da un suicida la chiesa di San Domenico Un giovane deluso in amore si uccide davanti all'altare Lo sventurato si spara an colpo al cuore 'e prima di morire si confessa ad uno dei frati - Il tempio è stato riconsacrato e riaperto al culto in giornata Inginocchiato su un banco di legno della chiesa di San Domenico, un giovane si è ucciso ieri mattina sparandosi un colpo di pistola al cuore. 1 frati che gli sono corsi accanto per soccorrerlo, lo hanno sentito mormorare nel delirio un nome di donna: Laura. In questi giorni le severe linee della chiesa gotica di via Milano sono addolcite da paramenti scarlatti e addobbi dorati. Domani è la festa di San Domenico di Guzman e nell'ultima settimana si sono susseguite le cerimonie in suo onore. Ieri mattina è stato costruito un piccolo altare — un « trono » come lo chiamano i sacerdoti — al centro della navata principale. Su un piedestallo di legno è stata collocata la statua del Santo. Alle 7, appena aperta la chiesa, 1 fedeli si sono avvicendati a pregare davanti all'altarino. « Poco dopo le nove — racconta il sacrestano — davanti alla statuetta del Santo si è inginocchiato un giovane. Curvo sul banco di legno, si nascondeva il volto tra le mani mormorando una preghiera. Capii che era disperato e gli augurai di trovare un poco di conforto e serenità ». Il giovanotto rimase nello stesso atteggiamento per più di mezz'ora. Dall'esterno giungevano attutiti 1 rumori dei tram e delle automobili. Ora l'uomo non pregava più. Teneva una mano sul petto, l'altra nella tasca destra della giacca. La chiesa era quasi deserta, ma semi nascosta dietro a una colonna c'era una vecchietta. Fu l'unica a vedere il giovane trarre di tasca una pistola, puntarsela dritta sul cuore e sparare. L'urlo della donna si confuse con il fragore della detonazione. In una stanzetta attigua alla sacrestia vi era In quel momento 11 priore dei domenicani, padre Imbertis. « Intuii subito di che si trattava — racconta il frate. — Mi precipitai in chiesa e vidi l'uomo a terra, In una pozza di sangue che gli usciva dal petto e dalla schiena », Senza un attimo di esitazione il frate si chinò accanto al ferito che era ancora in grado di parlare. « Chiese di confessarsi ~ dice padre Imbertis. — Esaudii il suo desiderio e gli impartii l'assoluzione ». I due sono, rimasti per qualche istante soli accanto all'altarino del Santo. Il giovane con il capo appoggiato all'lngl••"-chlatoio, li frate raccolto accanto a lui con il candido saio Intriso di sangue. Poi sulla soglia del tempio sono apparsi gli agenti della Celere, avvertiti dai passanti.' Prima di essere portato via, il ferito ha detto di chiamarsi Egidio Sica di avere 26 anni e di abitare in via San Domenico 10, presso li fratello Oreste di 24 anni. Poi ha cominciato a delirare ripetendo a intervalli : « Laura ! Laura ! ». Qualche minuto più tardi, mentre 10 adagiavano sul lettino del pronto soccorso all'ospedale Maria Vittoria, Egidio Sica è spirato. Intanto il padre priore ha ordinato la chiusura della chiesa che il tragico gesto del suicida aveva sconsacrato. Assistito dagli altri frati, padre Imbertis ha celebrato un ufficio di riconsacrazlone. Il pavimento della chiesa è stato lavato e a mezzogiorno II portone è stato riaperto ai fedeli. La chiesa era già stata sconsacrata quaranfanni or sono per un fatto analogo. Un uomo si era ucciso davanti all'altare, tagliandosi la gola. La polizia ha svolto Ieri le prime indagini per accertare i motivi che hanno indotto il Sica a togliersi la vita. Il fratello delia vittima, che ha un negozio di orologiaio in via San Domenico n. 10, ha raccontato che Egidio era giunto a Torino dalla natia Catanzaro tre mesi or sono, appena congedato dal servizio militare. Era senza lavoro ma pare che non si addolorasse troppo per questo. SI ha motivo di ritenere che la sua mente sia stata sconvolta da una delusione amorosa. Lo conferma lo stesso nome pronunciato dal suicida: Laura. Ieri pomeriggio, dalla Calabria, 11 padre del suicida ha telegrafato al figlio Oreste: « Scrivimi subito — dice il telegramma. — Voglio sapere perchè l'ha fatto ». E' una risposta che soltanto il priore della chiesa di San Domenico potrebbe dare. Ma 11 segreto della confessione non glielo consente.

Persone citate: Egidio Sica, Guzman

Luoghi citati: Calabria, Catanzaro, Torino