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Per sei ore sono rimasti in casa con un bandito armato di pistola Per sei ore sono rimasti in casa con un bandito armato di pistola Brutta avventura di una famiglia di contadini nei pressi di Moncalieri I carabinieri di Moncalieri stanno attivamente indagando sul drammatico episodio accaduto l'altro ieri In frazione Bauducchl di Borgo Aie. In una cascina sita al numero 20 abita la famiglia Bauducco, composta dal marito Giuseppe, di 39 anni, dalla moglie, Maddalena, di 28, e dai figli Caterina, di 8 anni, Maura, di 4, e Domenica, di 2. Lunedi, alle ore 14,30 il Bauducco era nei campi a lavorare. La moglie era in casa e si trovava nella stanza da letto cho è al primo piano. Da pochi minuti si erano addormentate le bambine più piccole, ed essa, dopo averle coperte con un panno, si apprestava a scendere nella cucina. All'improvviso la porticina che mette in comunicazione la stanza da Ietto con il fienile si' spalancava e sulla soglia appariva un giovane biondo di 25 o 30 anni, alto e robusto, con il viso semicoperto da un fazzoletto giallo. Lo sconosciuto indossava una specie di tuta scura e sotto aveva una camicia bianca abbottonata, senza cravatta. La contadina restava immobile, annichilita dalla paura. Il bandito levava di tasca una pistola a tamburo e la puntava su di lei, dicendo in dialetto piemontese: < Non gridare, dammi i soldi, altrimenti ti sparo e ti ammazzo». Ma la Bauducco, passato il primo momento di terrore, si riaveva con prontezza e invece di obbedire al rapinatore si lanciava verso la scala e scendeva precipitosamente in cucina. Qui stava giocando la maggiore delle figlie Caterina. La madre la prendeva per un braccio e con lei usciva in strada. Com'era fuori, la contadina udiva ancora la voce minacciosa del bandito il quale si. sporgeva da una (inest ruola del fienile e le splanava contro l'arma: «Torna indietro, o ti sparo! ». Nemmeno a questa ingiunzione la Bauducco obbediva e scantonava rapidamente mettendosi al riparo. Poco più in là entrava in una casa da cui aveva modo di telefonare alla stazione dei carabinieri di Moncalieri. I carabinieri, al comando del brigadiere Adorno, si portavano immediatamente «ul posto, ove nel frattempo sera radunata una fòlla di vicini, tutti animati da intenzioni bellicose e tutti armati di randelli e forconi. Subito dopo l'arrivo del militi i quali provvedevano ad Ispezionare la cascina, senza esito, si diffondeva la voce che un uomo vestito di scuro, dall'aria sospetta, era stato scorto fuggire per la campagna. Tale voce induceva i carabinieri a compiere una vasta battuta nei dintorni: battuta alla quale partecipavano cinquanta e più volontari. L'operazione non otteneva alcun risultato. Intanto dal podere, chiamato dalla figlia Caterina, era tornato il Bauducco, il quale partecipava all'ultima fase delle ricerche e aveva poi il suo da fare pei calmare la moglie e la bambina (i due più piccoli avevano continuato a dormire placidamente, senza accorgersi di nulla). Per tutto il pomeriggio, sino a sera, i Ticini s'affollavano dinanzi alla casa dei Bauducco per chiedere informazioni e commentare l'accaduto. Verso le 21,30 il marito lasciava il gruppo ed entrava nella stalla per dar da bere a due mucche. Mentre era accanto alle bestie, udiva dietro di sè un fruscio. Si voltava e con sua somma sorpresa vedeva un uomo — l'individuo descritto dalla moglie — che si calava da una botola che mette in comunicazione la stalla col sovrastante fienile. Il Bauducco faceva l'atto di scagliarsi addosso al bandito ma questi, con la solita pistola a tamburo lo minacciava, ripetendo due o tre volte: «Se apri bócca, se fai un passo, ti uccido ». Approfittando della comprensibile esitazione del contadino il giovanotto compiva un balzo, raggiungendo l'uscita della stalla e schizzava fuori in strada, dandosi a fuga disperata. Lo vedevano decine di persone, ma prima che si potesse organizzare un inseguimento, 11 bandito era già lontano e s'era dileguato nell'oscurità eilllllIIUÌIIltllIÌ9IIIIIIIllllIEIMItllllllIlllIillfI!lI Maddalena Bauducco