Faure e Pinay invitati a Mosca

Faure e Pinay invitati a Mosca Faure e Pinay invitati a Mosca Il Quai d'Orsay non conferma la notizia, ma in Parlamento è considerata Rivelazioni del "Figaro» sulla crisi del partito comunista francese sicura (Dal nostro corrispondente) Parigi, 2 agosto. L'ambasciatore sovietico, rientrato a Parigi dopo una breve permanenza a Mosca, è stato ricevuto oggi dal presidente del Consiglio francese e dal ministro degli Esteri, con i quali ha avuto un lungo colloquio. Immediatamente dopo quest'incontro, negli ambienti parlamentari e giornalistici si e diffusa la notizia che egli aveva rivolto ad Edgar Faure e ad Antoine Pinay l'invito del Governo sovietico per una visita a Mosca. Benché la notizia non fosse di provenienza ufficiale, fra i deputati presenti stasera a Palazzo Borbone veniva considerata sicura. L'imminente viaggio nella capitale sovietica dei due maggiori esponenti del governo di Parigi non è stato poi nè confermato nè smentito dal Quai d'Orsay. Al giornalisti che chiedevano maggiori informazioni, i responsabili della politica estera francese risponder vano che, in ogni caso, è evidente che, finché non sia stato informato dell'invito il presidente della Repubblica, non è possibile dare una conferma. Non nascondevano, però, che « è molto probabile » che l'invito ci sia stato, lasciando capire in modo abbastanza chiaro che esso è realmente avvenuto e che, con quasi assoluta certezza, è stato anche accettato. La cosa era del resto nell'aria già da un certo tempo, da quando cioè, un paio di mesi fa, Molotov, di passaggio per poche ore da Parigi in viaggio per San Francisco dove andava a prender parte alle cerimonie per 11 decimo anniversario della fondazione delle Nazioni Unite, ne approfittò per fare una visita a Faure e a Pinay. In quell'occasione fu lo stesso presidente del Consiglio a far sapere, durante la conferenzastampa che segui l'incontro, che il ministro sovietico aveva accennato all'eventualità di un invito del genere. L'iniziativa sovietica era dunque più o meno attesa a Parigi da alcune settimane, ed è quindi del tutto naturale che sia stata appresa oggi al ritorno dell'ambasciatore sovietico da Mosca dove ha ricevuto le istruzioni del Cremlino. Nell'incontro di oggi, si è parlato anche di altre visite che esponen¬ ti del due paesi si scamberanno nelle rispettive capitali. Cosi una rappresentanza di parlamentari francesi, guidata dal presidente dell'Assemblea Nazionale, il d.c. Pflimlin, andrà a Mosca alla fine di settembre, e delegati del Soviet Supremo restituiranno la visita a Parigi. Di altri viaggi nei due sensi, da parte di tecnici agricoli e dei vari settori industriali, si è pure parlato, tracciando le prime linee di un programma di scambi rivolto a far cadere definitivamente ì malintesi creati dalla cortina di ferro. Nella rubrica dal titolo « Il Figaro dà qui le informazioni che l'Humanité rifiuta ai suoi lettori», il Figaro di stamane annuncia che forse Thorez non si presenterà alle elezioni del '56 e che la situazione interna del partito diventa sempre più critica a causa del grande numero di iscritti che non hanno rinnovato la tessera nel 1955. Per quanto riguarda Thorez, sembra escluso che egli abbandoni la direzione del partito, ma si parla con insistenza — date le sue condizioni di salute — della possibilità di af¬ figt ù . fiancargli un vice-segretario generale per aiutarlo nell'espletamento delle sue funzioni. La situazione interna, poi, «è considerata molto seria»: dall'esame della contabilità centrale, risulta che gli ' iscritti sono a tutt'oggl 180.000 contro i 220.000 dello stesso periodo del '54. I 40.000 transfughi sono proprio gli aderenti che, essendo più anziani, avrebbero dovuto essere anche i più fedeli. Ora, il comitato centrale ha deciso di inviare in ogni federazione uno dei suoi membri, con l'incarico di studiare da vicino la situazione e i motivi per i quali i vecchi aderenti si staccano dal partito, visto che le federazioni stesse non rispondono alle varie domande del comitato centrale sui motivi di questa diminuzione delle iscrizioni. Gli avvenimenti internazionali, nota infine l'autore dell'articolo, hanno posto in primo piano le preoccupazioni interne e la propaganda del partito pone più che mai l'accento sulle rivendicazioni ope- raie< v.

Persone citate: Antoine Pinay, Edgar Faure, Molotov, Pflimlin, Pinay, Thorez