Pia Bellentani lascia la casa di cura per un altro mese di "licenza premio"

Pia Bellentani lascia la casa di cura per un altro mese di "licenza premio" AD UN ANNO DALLA DEFINITIVA SCARCERAZIONE Pia Bellentani lascia la casa di cura per un altro mese di "licenza premio" Partita con il fratello verso Napoli • "La contessa è guarita, (Dzl nostro inviato speciale] Pozzuoli, 1 agosto. Stamane, in seguito al prov¬ vedimento del giudice di soi^veglianza Giuseppe Giugliano che sabato sera aveva firmato l'ordine con cui le venivano concessi trenta giorni di licenza, la contessa Pia Bellentani ha lasciato, poco dopo le nove, la « Casa di cura e custodia » — dove era stata trasferita dall'ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa un mese fa — dirigendosi in Abruzzo, con un'automobile guidata dal fratello, ing. Ferdinando Caroselli, venuto per prenderla. La « Casa di cura », dipendente dal Ministero di Grazia e Giustizia, si trova alla periferia della cittadina, in alto a destra sulla via che reca a Baia Bocoli Miseno e Monte di.Procida. E' un complesso di vecchi edifici in cui è incorporato un antico convento, una chiesa (la parrocchia di Sant'Antonio) e una casa che, come ricorda la lapide, fu quella dove visse e morì il compositore Giovah Battista Pergolesi. Direttore è il clinico già preposto ai reparti femminili di i t 111 l i [ r 111 r ! 11 i i [ ; r 1111 ! ! r 11 r ì > ! : r 111111111 ! i r : ! 111 r j j r i ^ell'Ordine delle Figlie di San Aversa, il prof. Giulio Freda. Vi sono novanta ricoverate, tre medici, diciassette suore t'Anna, ventitré infermiere e dodici agenti di custodia per la vigilanza agli ingressi. Gran parte di questo personale era stato mobilitato temendosi che, come accadde l'anno scorso, l'uscita della contessa fosse alquanto movimentata. Ma tutto, invece, si è svolto nel modo più calmo. E quando il comandante degli agenti ha girato la chiave e messo il capo fuori, v'erano solo> con gli obiettivi puntati, alcuni fotografi. Il primo ad uscire è stato l'ing. Caroselli che, aperto il bagagliaio, vi ha deposto una grande valigia di cuoio marrone e una borsa. Poi, è apparsa la contessa. Per quanto pali:'a ed emozionata, ella appariva in condizioni di salute migliori dell'ultima volta. Indossr va un semplice abito di lino bianco. Appoggiandosi al braccio del fratello, s'è infilata, svelta, nell'auto. Il portone è rimasto ancora socchiuso e, subito dopo, sono uscite altre due donne, vestite dimessamente, la prima in grigio, l'altra in blu chiaro. Erano due internate, Maria Battaglia, da Como, arrestata per infanticidio, e Flora Certezza da Aversa. Quest'ultima uccise a revolverate il fidanzato, un giovane di Lusclano, che dopo averla ingannata si era rifiutato di' sposarla. Anche ad esse il giudice aveva concesso un mese di licenza sempre, in base all'art. 270 del regolamento per gli istituti di prevenzione e di pena che consente questo provvedimento una volta all'anno per le internate che abbiano serbato ottima condotta. Uscite le due donne, che hanno scambiato con la Bellentani un breve saluto, la pesante porta ferrata s'è rinchiusa di nuovo. Poi, mentre le due si avviavano verso il centro, l'auto guidata dal l'ing. Caroselli è partita veloce, diretta In un vicino vicoletto dove, al primo plano, v'è l'ufficio di P. S. La sosta è stata brevissima. La Bellentani, entrata nella stanza del commissario, ha firmato un registro, ritirando il foglio di via per Sulmona, Quindi' l'auto è ripartita verso Napoli. Poco dopo la partenza di Pia Bellentani, il direttore dell'istituto, prof. Freda (che fu con Filippo Saporito il perito nel processo di Milano), ricevendoci nel suo studio, ha detto: « Posso ■ affermare — giudizio clinico questo da tempo portato a conoscenza del Mi¬ nistero — che la contessa è oggi guarita e dotata, quindi, del pieno controllo delle sue facoltà mentali ». « Qual'è in questo momento la posizione giudiziaria della Bellentani? », «Rientriamo nell'ipotesi, prevista dal Codice, dell'imputata che ha commesso il reato In stato di semi-infermità mentale. Le si concede la diminuzione di un terzo della pena, che verrà però integrata dalla misura di sicurezza in « Casa di cura e custodia». Ed è appunto questo periodo che essa sta scontando. Ci vogliono 11 mesi per terminarla, ma poiché sono state respinte finora tutte le domande di grazia e non vi è nulla che autorizzi a ritenere ormai possibile un simile provvedimento, essa dovrà ritornare a Pozzuoli, rimanendovi almeno fino a tutto dicembre, in quanto il giudice di sorveglianza può concederle che trascorra fuori', sotto forma di liberta vigilata, gli ultimi sei mesi». _ c g. Ppvvclczd—tl Pia Bellentani esce dalla casa di pena col fratello (Telefoto) ! 11 r [ 11 [ f 11F ; i r 1111111 /1 ■ 11 > i 1111 i ! l j 1111 ! > i 11111111m1111 [ ! ( i ! F [ ) ! i s f 111 ] 11111111111 r i j [ i ! r : r i ? 111111111 i

Luoghi citati: Abruzzo, Como, Milano, Napoli, Pozzuoli, Procida, Sulmona