Si potrà discutere coi russi senza più l'incubo di un conflitto

Si potrà discutere coi russi senza più l'incubo di un conflitto Conferenza-stampa di Dnlles siili'incontro di Ginevra Si potrà discutere coi russi senza più l'incubo di un conflitto "le relazioni tra americani e sovietici sono ora meno delicate,, - Eisenhower ha presentato a Bulganin le proposte di scambio di informazioni militari senza consultare prima gli esperti - Si pnò anche sperare in un armistizio su Formosa (Dal nostro corrispondente) Washington, 26 luglio. io riunificazione della Germania potrà attuarsi piti facilmente nel quadro di un sistema di sicurezza europea — ha ammesso Poster Dulles, quest'oggi, nella prima conferenza-stampa, tenuta dopo l'incontro di Ginevra. Riconosciuta questa situazione, le potenze occidentali hanno accettato la richiesta sovietica per discutere il patto di sicurezza, ed hanno avanzato una serie di proposte pratiche che saranno dibattute in ottobre nella conferenza dei ministri degli Estsri, e che frattanto sono allo studio degli esperti. «Le nostre proposte — ha asserito Dulles — danno all'Unione Sovietica l'assicurazione che la unità della Germania, lungi dal minacciare la Russia, può essere realizzata in condizioni che garantiranno a tutti la legittima sicurezza ». Uno dei motivi per cui le potenze occidentali hanno acceduto al progetto di sistema di sicurezza, risiede nel fatto che non tutte le nazioni europee, come l'Italia e l'Austria, sono membri delle Nazioni Unite, sicché l'impegno di non aggressione che lega i membri dell'OJf.U. fra loro non sarebbe bastato a dare al sistema il carattere di reciproca e completa garanzia, richiesto e previsto ormai da tutte le potenze. Il Segretario di Stato ha rivelato, anzi, che negli incontri privati di Ginevra il problema dell'ammissione di nuovi membri all'O.N.U. è stato sollevato sia da Eisenhower che da Dulles con Bulganin e Molotov, facendosi esplicito riferimento alla situazione dell'Italia e dell'Austria, che hanno il diritto, avendo ratificato i trattati di pace, di essere ammesse all'organizzazione internazionale. Il Segretario di Stato ha soggiunto che nessuna decisione concreta è stata raggiunta sul problema, sollevato solo in conversazioni confidenziali; tuttavia si spera che una decisione positiva non tardi; ed in ogni caso, nell'eventualità che si órr rivi a concretare un accordo per il sistema di sicurezza paneuropeo, si troverà il modo di ottenere la partecipazione ad esso, ed alle decisioni collet- Uve che lo precederanno, anche dell'Italia e dell'Austria. Le proposte alleate includono anche disposizioni per la limitazione delle forze armate e per reciproche ispezioni, includendo cioè, su scala regionale, le proposte fatte dal presidente alla Russia per la reciproca ispezione aerea dei rispettivi territori. Nè Eisenhower né Dulles hanno ottenuto dai russi alcun impegno esplicito su questa ed altre proposte; tuttavia Dulles ha motivo di sperare che « sarà possibile registrare favorevoli sviluppi ». La proposta di ispezione aerea di Eisenhower rappresenta una delle più generose e notevoli prove dello spirito di pace che anima gli Stati Uniti — ha detto Dulles — e sebbene il presidente non l'avesse discussa preliminarmente nè con i capi di stato maggior generale, nè con i leaders parlamentari, tuttavia l'idea era stata sollevata da tempo in uno dei tanti piani messi allo studio per convincere i russi ed il mondo che gli Stati Uniti sono pronti alla piena e più estesa reciprocità anche in quésto campo, In sostanza — ha dichiarato Dulles — la-conferenza di Ginevra ha allontanato il pericolo di guerra ed ha reso le relazioni russo-americane meno . delicate, riaffermando il principio che ogni divergenza può essere negoziata per via diplomatica senza l'incubo che nel frattempo ci si trovi coinvolti in un conflitto. Se il desiderio generale di pace emerso a Ginevra sarà osservato da tutti, allora è legittimo « attendersi rapidi risultati ». Quanto alla Germania, Dulles ha messo in guardia contro la speranza di pronte soluzioni. Egli ha fiducia che la riunificazione si farà, ma non immediatamente, bensì alla fine di un lungo e difficile processo, tanto che la diplomazia ame ricana è preparata ad andare incontro aneli-; a disillusioni. Circa t pron.tumi negoziati di Ginevra fra l'ambasciatore americano a 'Praga, Johnson, ed i delegati cino-comunisti, Dulles ha espresso la speranza che essi non siano limitati lai primo e più limitato degli obbiettivi: la restituzione dei prigionieri civili e militari, ma che permettano di scoprire se i comunisti accetteranno il principio dell'armistizio anche per la zona di Formosa, come in Corea, in Germania ed in Indocina. Gli Stati Uniti sono pronti a rispettarlo, e si augurano che il principio di escludere l'uso della forza per re golare la questione prevalga anche in quel pericoloso settore. Dulles si è rallegrato che i cino-comunisti abbiano diminuito la pressione su Formosa, ma ha tuttavia precisato che nessuna discussione, nemmeno sull'armistizio fra le due Cine, implicherà il riconoscimento del governo di Pechino da parte americana, ed ha escluso di potersi incontrare con il primo ministro du En-lai, Invece il presidente della Commissione senatoriale degli Esteri, Walter George, ave- ti prospettato apertamente la possibilità che l'incontro gine- vrino sia seguito, a più o meno breve scadenza, da una conferenza a due al livello ministeriale tra Stati Uniti e Cina comunista. Tale punto di vista di George è condiviso anche dall'autorevole senatore Mansfield. Ieri i capi del Congresso, convocati alla Casa Bianca, avevano appreso dalla viva voce del presidente un particolare ancora sconosciuto degli incontri di Ginevra. « lice » ha rivelato infatti che, intrattenendosi un giorno con il maresciallo Bulganin, questi gli aveva espresso l'augurio di vederlo rieletto nel 1956. Un deputato chiese immediatamente ad eisenhower quale fosse stata la sua risposta all'augurio, perchè voleva in tal modo' sapere se si ripresenterà o meno alle prossime elezioni; ma Eisenhower ha risposto semplicemente: <Ho sorriso, e Bulganin ha fPvccsstacMgftdnlpUazcBlIlilIillllllllllllllIliflIIIISilllMIIIIIIIIllllIIIIIIIIII fatto lo stesso ». Le parole del Presidente hanno provocato viva ilarità fra i deputati, perchè essi sanno perfettamente che Eisenhower considera la sua eventuale candidatura un segreto rigorosissimo. Gino Tomajuolì