Una giovane donna decapitata scoperta nel bosco da un ragazzo

Una giovane donna decapitata scoperta nel bosco da un ragazzo Una giovane donna decapitata scoperta nel bosco da un ragazzo Il tremendo racconto ai carabinieri di un giovane romano che si era recato in gita nei monti di Castelgandolfo - La vittima era priva di indumenti e coperta da giornali - La testa gettata nel lago? (Nostro servizio particolare) Roma, 12 luglio. Una donna molto giovane, forse una ragazza, è stata trovata oggi nei pressi di Castclgandolfo, decapitata. Il suo cadavere giaceva nel folto di alcuni cespugli, non lontano dalle rive del lago, ed era completamente svestito. La raccapricciante scoperta è stata compiuta per caso da un ragazzo di Albano. Egli era salito da solo in località Belvedere di Castelgandolfo, dove si innalzano alberi giganteschi e secolari;, quindi si era spinto in un boschetto che dista non più di 100 metri dalla sponda del lago. Ad un tratto aveva visto alcuni fogli di giornale posti sopra un corpo umano: sembrava che qualcuno dormisse; scostò alcuni rami e scorse la salma priva della testa. Era il pomeriggio di domenica. Il ragazzo — secondo quanto ha dichiarato soltanto stamane — rimase impietrito a quella vista. « Non potei j muovermi per qualche minuto, |e mi aggrappai ad- una pian¬ ta; mi sembrava che tutto intorno a me girasse vorticosamente. Quel tempo mi è sembrato un secolo. Infine, quan- do >"» trovato la forza di al¬ lontanarmi, mi sono dovuto trascinare perchè le gambe mi si piegavano ». Il ragazzo ritornò a casa e tacque. I suoi genitori notaro no il suo cupo silenzio e la sua ansia, ma non riuscirono a fargli dire nulla. Soltanto stamani, a distanza di quarantotto ore, egli si è recato dai carabinieri di Albano < Stavo attraversando la boscaglia, vicino alla fonte dell'acqua acetosa, quando ho visto la donna: era orribile, i giornali posti sul suo corpo lasciavano vedere le macchie scure del sangue raggrumato. Non aveva la testa >. Perchè non liai parlato prima f > è stato chiesto al ragazzo. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii i . < Non lo so. Ero tanto spaventato e avevo paura, ma non so dì che cosa, né perchè. Ho trascorso due giorni tremendi, mi vedevo sempre davanti agli occhi quello spettacolo orrendo. Poi mi sono deciso a venire qui in tenenza». Sconvolto ancora dall'orrore, il ragazzo ha concluso: < Perdonatemi se non vi ho informato prima, ma io non capivo più quel che stavo facendo >. La deposizione del ragazzo era così grave da apparire addirittura frutto di un'allucinazione. Tuttavia il comandante dei carabinieri, appena udito il racconto, mandava immediatamente una pattuglia nel bo,sco che il ragazzo aveva indicato. Dopo una lunga marcia sulle pendici del monte, e faticose ricerche nel sottobosco, la pattuglia giunse alfine nella radura di cui il ragazzo aveva parlato. Sotto una pianta apparivano stesi dei fogli di giornale. I carabinieri si avvicinarono, scostarono la carta, ed ebbero un moto istintivo d'orrore. Il ragazzo aveva detto la pura verità. Davanti a loro, appariva il cadavere di una ragazza priva della testa. Il collo era stato tagliato netto con un terribile colpo. Il corpo era privo di indumenti, solo coperto dai fogli del giornale, un quotidiano di Roma. La data, a quanto pare; è quella del 5 Zu^Ho, per cui il delitto potrebbe essere stato compiuto sia martedì 5 che durante la mattinata di mercoledì. Il corpo dell'infelice aveva ancora al polso un orologio d'acciaio. Nessun altro indizio che permettesse di identificarlo. I carabinieri frugarono nei cespugli; nessuna traccia degli abiti, nessuno traccia dell'arma omicida. Solo delle foglie calpestate e delle gocce di sangue. Una penosa ricerca si imponeva: dov'era la testa dell'infelice t Non è stata trovata. Sotto il bosco, si apre la superficie lucente del lago di Albano, un antico cratere vulcanico. Viene istin¬ tsvsgèufcfccldqttudtriltldbdlntgclnariiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiii iiiiiiiiiiiiii tivo di pensare che l'assassino, spogliata la vittima, abbia avvolto il capo nei suoi abiti e sia sceso attraverso la boscaglia a gettarlo nel lago. La prima congettura che si è fatta, è quella del delitto di un pazzo. C'è qualcosa di così feroce e selvaggio, in questo crimine, che fa pensare alle forze scatenate di un maniaco accecato da una furia omicida. Senonchè si osserva che la stessa crudeltà inumana del delitto, la decapitazione, e quella cura, di spogliare la vittima di ogni indumento, potrebbero far pensare invece a una fredda, precisa volontà, di distruggere ogni segno, ogni traccia, che possa condurre al riconoscimento dell'uccisa. Ma in questo caso, come si spiega l'orologio d'acciaio dimenticato al polso della povera donna f Delle indagini s'interessano la Squadra Mobile e la Squadra Omicidi; domattina all'alba entreranno in azione squadre di sommozzatori e di vigili del fuoco, che si caleranno nelle acque del Iago per tentare di recuperare il capo e gli indumenti della vittima; contemporaneamente, in tutta la boscaglia circostante saranno impiegati cani poliziotti che aiuteranno gli agenti e i carabinieri in una battuta a largo raggio. Frattanto il cadavere della donna, che dimostra all'incirca una età fra i venti e i trent'anni, è stato portato nella camera mortuaria del cimitero di Albano, in attesa che il perito, prof. Carrella, dell'Istituto di medicina legale di Roma, lo sottoponga domani all'esame necroscopico. Il cadavere presenta numerose ferite al ventre, alle spalle e al petto. Si tratta adesso di stabilire se tali ferite sono state provocate prima della morte della poveretta o dopo. Nessuna di esse, però, sembra sia stata mortale. La donna, presumibilmente, è stata uccisa, come si diceva: il 6 o il S luglio', e infatti il suo corpo appare in avanzato stato di putrefazione. L'iden iiiiiiimiimiii niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiio tificazione sarà certo difficilissima. L'unico indizio che potrà aiutare l'autorità inquirente è il piccolo orologio da polso Zenit, fermo alle ore 2. Dal nu-, mero di matricola dell'orologio si spera di poter risalire al venditore. Altra pista che segue la polizia per tentar di identificare la vittima è quella di vagliare attentamente le denunce presentate in questi ultimi giorni di donne scomparse dalle loro case. Sono giunti nella notte gruppi di carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco che domattina all'alba perlustreranno attentamente tutta la zona di Castelgandolfo. La località dov'è stato trovato il corpo della donna è a circa 300 metri dalla riva del lago, in una località dove si trova una delle più antiche fontane di acqua acidula, la celebre Acqua Acetosa. s. r. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiintiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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