Stamane alle 9 la modella assassina sarà giustiziata nel carcere di Halloway di Riccardo Aragno

Stamane alle 9 la modella assassina sarà giustiziata nel carcere di Halloway Stamane alle 9 la modella assassina sarà giustiziata nel carcere di Halloway Sino a ieri sera si sono ripetuti invano disperati tentativi per strapparla alla morte - A poche ore dalla line, Ruth Ellis ha rinunciato alla sua passività e chiesto l'intervento di un nuovo avvocato - Sembra però caduta anche l'ultima speranza (Dal nostro corrispondente) Londra, 12 luglio. L'esecuzione di Ruth Ellis, la modella ventottenne che fu riconosciuta colpevole dell'assassinio del proprio amante, un corridore automobilista, è fissata per domattina alle 9. Il ministro degli Interni, maggiore Lloyd George, ha annunciato fin da ieri che « non esistono gli estremi per raccomandare la grazia ■», ma per tutta la giornata di oggi i più ardenti oppositori della pena di morte e coloro che hanno preso l'iniziativa dì numerose sottoscrizioni per la grazia, non hanno rinunciato alla battaglia. Anche questa sera a tarda ora venivano compiuti vari tentativi per ottenere almeno un rinvio dell'esecuzione della sentenza. Il passo più drammatico è stato compiuto dalla stessa Ruth Ellis, la quale ha chiamato a colloquio un nuovo avvocato, che non aveva partecipato alla difesa nel corso del processo. La condannata ■ a morte e l'avvocato hanno avuto un colloquio di circa un'ora in una delle celle del corridoio dei condannati a morte; dopo di che il giurista è uscito dal carcere in tutta fretta e si è recato al Ministero degli Interni. Qui è stato ricevuto a colloquio da alti funzionari e trattenuto per circa cinquanta minuti. Pare che egli avesse da rivelare « fatti nuovi », che potrebbero gettare una luce diversa sul delitto, e potrebbero giustificare o la grazia, o almeno un rinvio dell'impiccagione. A convalidare questa tesi, sta il fatto che il sottosegretario permanente al Ministero degli Interni, sir Frank Newsom,.che s'era preso il pomeriggio libero per recarsi alle corse dei co- valli di Ascot, è stato urgentemente chiamato dagli altoparlanti installati nel campo di corse e invitato a recarsi nell'ufficio dei direttore dell'ippodromo. Qui egli è stato pregato di mettersi immediatamente in contatto con il Ministero. Il Ministero degli Interni, tuttavia, si è rifiutato di rivelare se questa chiamata urgente avesse come argoménto la esecuzione di Ruth Ellis. Secondo la legge inglese, la decisione di concedere la grazia — una prerogativa della Regina, che però è amministrata personalmente dal Ministro degli Interni — non viene presa da alcun organismo prestabilito, non è soggetta a discussione parlamentare e non è neppure necessario per il Ministro degli Interni di rivelare in base a quali argomenti egli sia giunto alla propria decisione. Uno degli aspetti più singolari in questa amara vicenda, che molti sperano possa rappresentare la fine della pena di morte in Gran Bretagna, è la posizione personale di Ruth Ellis. La comunicazione del ministro degl'Interni — ossia il rifiuto della grazia — le fu consegnata ieri pomeriggio nella sua cella da un funzionario, che interruppe un colloquio della condannata con la madre. Il colloquio fu ripreso pochi minuti dopo, ma Ruth Ellis non le diede la triste notizia, ne la comunicò ad altri due amici che la visitarono poco dopo. Questi hanno riferito che la Ellis era di umore solito: un umore profondamente triste, ma non mai disperata. Tutto in lei, dai giorni del processo fino a ieri, dava l'impressione di una completa rinuncia alla vita. Il suo stesso avvocato difensore, in un attimo di disperazione dopo l'annunzio che la grazia le era stata negata, ha dichiarato che questa esecuzione equivale a « permetterle di suicidarsi ». Del resto, d'essere stanca della vita Ruth Ellis lo ha scritto anche ieri ad un amico in una lettera che è stata pubblicata stamane da vari giornali londinesi. «Io non voglio più vivere — esso scrive —. Voi potrete forse trovare questa affermazione difficile da credere, ma veramente io non voglio più vivere >. Pare che, nel pomeriggio stesso di ieri, l'avvocalo difensore avesse compiuto invano presso di lei un nuovo tentativo per convincerla a chiedere che sia chiamato in causa un nuovo testimone, probabilmente la donna di cui essa dtuenne pazzamente gelosa. Eppure stamane essa ha chiamato un nuovo avvocato a colloquio in carcere, completamente capovolgendo la situazione. Come mai? Non è escluso che l'annuncio drammatico recatole diiiiiiilii il i il il 11 li ini i il ili ih ili li iiu il uni iinuiii i dal funzionario degl'interni, la imminenza dell'esecuzione, gli incontri con la mamma e con alcuni amici intimi, abbiano risvegliato in lei il desiderio di vivere. Tutti coloro che hanno preso l'iniziativa di sottoscrizioni popolari per la grazia — e ve ne sono almeno tre che hanno ricevuto ciascuno migliaia di lettere e di adesioni — hanno continuato la campagna fino a stasera, confortati da un gran numero di telefonate e di telegrammi da ogni parte del Paese. Il dott. Soper, il più grande esponente del clero metodista, ha dichiarato: < Ruth Ellis viene condannata a una morte vergognosa da una comunità vile, una comunità, che non ha neppure il coraggio delle proprie idee ». Nel pomeriggio di oggi Ruth Ellis ha ricevuto nella sua cella di condannata a morte la insita della direttrice del carcere, la dottoressa Gharity Taylor, che è moglie di un exdeputato al Parlamento e madre di tre bambini, la cui triste mansione è di assistere alle esecuzioni e redarre il verbale finale. Stasera una grossa folla, tutta contraria alla pena capitale, è raccolta davanti al carcere di Halloway, trattenuta a stento dalla polizia. La Camera dei Comuni discuterà proprio giovedì il te ma della pena capitale, con tutta probabilità troppo tardi per salvare Ruth Ellis. La sola salvezza possibile sarebbe stata la grazia della regina. Ma ancora, a nove ore di distanza dall'esecuzione, il ministro degli Interni si è dimostrato irremovibile. Riccardo Aragno Una fotografia inedita di Ruth Ellis, la modella condannata a morte (Telefoto) gllllll 1111 lllllil I MI 1IIIIII1MII 11 llllillllllilllllll illllllll IllMII lElllillIIII 1IIIIIII1UMIIII lllinillll M 111 11 UlIIIIIIllMIillllllllllllll II lilllll IIII1II1UD

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