Il francese Rollanti primo a Roubaix Wagtmans passa al comando della classifica

Il francese Rollanti primo a Roubaix Wagtmans passa al comando della classifica CRONACHE DELLO SPORT Il francese Rollanti primo a Roubaix Wagtmans passa al comando della classifica Uno fuga di otto uomini, fra i quali Benedetti, ha deciso la tappa - Asfrua, Coletto e Fornara conservano le loro posizioni - L'Ifalia discende al quinto posto nella classifica per squadre - Oggi il Giro di Francia arriva a Namur: km. 210 (Dal nostro inviato speciale) Roubaix, 8 luglio. Lasciando stamattina Dieppe avvolta in una spessa coltre di nebbia, e mettendoci al seguito del gruppo dei 130 corridori sul cui mare di teste e di gambe in movimento spiccavano i berretti gialli dei nostri che quale segno distintivo si sono guadagnati ieri per essersi portati ira testa alla classifica per squadre, tutti noi che siamo particolarmente interessati alle buone o cattive fortune degl'italiani, pensavamo: < Questa d'oggi è la tanto temuta tappa del pavé, che ne} passato ha sempre procurato guai ai nostri corridori che non vi' sono abituati. Speriamo che non gli capiti alcun incidente, o, almeno che il male si riduca a poco. Essi si trovano a disagio su queste strade, al contrario del francesL, del belgi, degli olandesi'. E' una storia vecchia, che ha pochissime eccezioni >. Ancora Binda, prima della partenza, aveva ripetuto. a Coletto, a Fornara, ad Astrua, di tener gli occhi bene aperti, di non lasciarsi' sfuggire un < uomo da classificai, perchè come niente avrebbero potuto perdere un mucchio di minuti. Dalla tappa odierna, risultata assai combattuta nella sua seconda parte, e resa faticosa dal vento quasi continuamente contrario, chi ha tratto il maggior guadagno è l'olandese Wagtmans. Facente parte della pattuglia in fuga che a 20 chilometri da Roubaix si era ridotta da otto a cinque uomini, Wagtmans è etato attivissimo perchè il ritardo degl'inseguitori si aggravasse; ed anche se all'arrivo egli è stato preceduto dal nazionale francese Rolland, il fatto che abbia guadagnato il mezzo minuto di' abbuono spettante al secondo arrivato, e il fatto ohe Poblet e Caput che ieri lo precedevano nella classifica siano finiti anch'essi coi due minuti e rotti di distacco del gruppone, gli hanno permesso di soppiantare lo spagnolo al comando della classifica coi vantaggi che qui sotto particolarmente riferiamo. A questo proposito, vi è anche da dire che Astrua e Coletto hanno anch'essi perduto lo stesso tempo rispetto all'olandese ed ai suoi compagni di fuga, retrocedendo di qualche posto, ma mi sembra cosa di' scarsa importanza. L'essenziale era di superare senza gravi danni la prima tappa del pavé, augurandosi che altrettanto avvenga per quella di' domani sullo etesso genere di strade, con arrivo a Namur, nel Belgio. Si è già detto che la tappa è stata vivacemente combattuta ; soltanto nella sua seconda parte. Forse era il vento contrario a far rinviare ogni tentativo di. fuga con l'abituale risolutezza., Quando, poco prima di Aflbeville: Ckm. 62) ci si provarono Impania, Hassen forder e qualche altro, la risposta del gruppo non tardò avcadBslN r o a o i ò ad averne ragione. L'unica vittima fu lo spagnolo Alomar, che cade in malo modo e perde un mucchio di minuti. Un attacco più serio e, forse, meditato, è quello portato da Jean Bobet, in compagnia di Hassenforder e del regionale Cieleska, verso il 100" chilometro. Non appena i tre raggiunsero un centinaio di metri di vantaggio, anche « Louison » esce dal gruppo, con pochi altri (fra cui il vigilante Fornara), presto agganciandosi ai fuggitivi. Ma era ovvio che gl'inseguitori non rimanessero inerti di fronte al pericolo. E andò a finire che al seguito di una dozzina di uomini (fra cui Astrua), anche il grosso non tardò a raggiungere i « Bobet brothers ». L'attacco era fallito. La frattura definitiva avviene poco prima del rifornimento, posto al 130" chilometro, per Iniziativa dell' olandese Nolten, quasi subito raggiunto dal regionale Le Ber. Qui, essi passano 25 secondi prima d'una pattuglia di sei — formata da Benedetti, Wagtmans, Rolland, Debruyne, Schneider e Telotte, e già con un minuto e 40 secondi di vantaggio sul gruppo. Dai e dai, dopo mezz'ora di caccia i sei riescono a portarsi sui due, con essi formando l'avanguardia che rimarrà tale per il resto della tappa. In breve, essa entra nella zona della Parigi-Boubaix: ritroviamo le stesse strade nere di polvere come nella corsa pasquale, le stesse piramidi di scorie di carbone, lo stesso cielo grigio e basso, la stessa temperatura fredda e, naturalmente, lo stesso pavé. L'avanguardia ha portato a 2 minuti il proprio vantaggio, ma in contrasto perde tre dei suoi componenti: Benedetti e Nolten che cedono, e l'austriaco Schneider che fora. Mentre i cinque superstiti proseguono verso Roubaix, dove la volata in pista sarà vinta dal nazionale francese davanti all'olandese, qualche cosa avveniva nel gruppo — e dobbiamo riferire. A una trentina di chilometri dall'arrivo, c'era stata la foratura di una gomma ad Astrua, il che in quel momento, per l'andatura velocissima, avrebbe potuto volgersi al peggio per il biellese. Ma l'immediato cambio della ruota con Giudici, e la risoluta collaborazione di Barozzi, agevolarono il pronto ritorno di Astrua. Un altro momento di emozione si ebbe poco dopo, mentre tutto il gruppo si allungava per reagire alla fuga di Impanis, Hassenforder e qualche altro. A Monti si guasta improvvisamente la bicicletta, ed egli è costretto a metter piede a terra. Bertoglio gli passa fulmineamente la sua, aspettando che l'automobile di Binda gli dia quella di scorta per proseguire — sia pure in ritardo, verso l'arrivo. Ma il « romanlno » già si era tirato da sè dai pasticci, con un. paio di chilometri di veloce' inseguimento ' riportandosi nel gruppo. Vittorio Varale Rolland (a destra) batte Wagtmans a Boubalx (Telefoto) Le classifiche Ordine di arrivo: 1. Rolland (Francia) che copre i km. 204 del percorso in 5 ore 54' alla media di. km. 34,576 (col minuto di abbuono 5 oro 53'); 2. WaRtmans (Olanda) a una lunghezza (coi 30" di abbuono 5 ore 63'30"); 3. De Bruyne (Belgio) ; 4. Telotte (Ile-de-France) ; 6. Le Ber (Ov.); 6. Varnajo a l'37"; 7. Vivier; 8. Hassenforder; 9. VItre a l'53"; 10. Imparila; 11. Poblet a 2'23" in testa a un. gruppo di 74 corridori con lo stèsso tempo, fra cui 12. Kubler, 13. Van Est, 14. Bauvin, 18. Caput, 19. Ockers, 22. Van Steenbergen, 23. Fantini, 37. Monti;' 42. L. Bobet, 59. Astrua, 63. Barozzi, 66. Fornara, 67. Giudici, 70. Pezzi, 72. Benedetti; 93. Bertoglio a ?'50". .Classilira generale individuale: 1. Wagtmans 8 ore 49'26"; 2. De Bruyne a 68"; 3. Telotte a 59"; 4.: Rolland a l'48"; 5. Poblet a 2'26"; 6. Caput a 2'52"; 7. a pari merito Coletto e Astrua a 3'H"; 9. Le Ber a 3'17"; 10. Sorgeloos a-3'21"; 11.' Robic a 3'27"; 12. Schneider a 3'31"; 21. a pari merito L. Bobet, J. Bobet, Darrigade, Dotto, Forcstler, Gauthier, Gemlniani; Mallejac a 5'11"; 29. a pari merito Monti, Fornara, Fantini, Benedetti, Barozzi a 6' e 24"; 38. Ockers a 6'29"; 69. Kubler e Clerici a 6'45"; 77. Giudici a 7'19"; 79. Pezzi a 8'24"; 97. Bertoglio a 14'9". Classifica generale a squadre: 1. Ile-de-France, 26 ore 37'14"; 2. Belgio; 26,37'41"; 3. Ovest, 26 ore 38'9"; 4. Olanda, 26,38'30"; 6. Italia 26,40'4"; 6. Francia 26 ore 4fl'28''; 7. Spagna, 26,41'26". La partita di Mosca: Frignimi (a sinistra) In lotta col terzino russo Rodionov (Radiofoto)