La costanza dei soccorritori ha scoperto la buca della morte

La costanza dei soccorritori ha scoperto la buca della morte La costanza dei soccorritori ha scoperto la buca della morte (Dal nostro inviato speciale) Cuneo, 5 mgiio. Maria Celeste Viano, la giovane alpinista precipitata domenica dal Coolidge, ed il suo compagno di . sventura Z/uigi Revelli, accademico del Cai, sono stati ritrovati oggi, poco dopo le 15, dalle squadre di soccorso, che dall'alba < battevano > il canalone Lourousa, a circa £500 metri di altitudine. I due corpi giacevano uno sopra l'altro, dentro una forra scavata nella roccia da una cascata d'acque sgorganti dal fianco della montagna. Le squadre dei soccorritori erano partite a notte alta, verso la 1,30, da Terme di Valdieri, estremo centro abitato della Valle Cesso. Facevano parte della spedizione ventidue alpini del Battaglione Busa, attualmente impegnato a Chianale per le esercitazioni estive; un drappello di carabinieri — Cosentino, Biasini, Moroni,' So¬ sia —; il direttore della riser iva ex reale di Valdieri, Ponte. con alcuni guardiacaccia; il capo delle guide locali, Alchieri, con i valligiani Rabbia, Miglietti e Piacenza; alcuni finanzie¬ ri; la squadra del Cai di Torino — Vigoni, Berretta, Bronconi, Cazzala, i fratelli Bo ed Alpiano —; ed infine il maggiore degli Alpini Oreste Castone, che, con la sua autorità e per la sua lunga esperienza di alta montagna, ha coordinato l'ultima fase delle ricerche. Il problema di recuperare i due sventurati alpinisti a quasi quarantott'ore dalla sciagura si presentava particolarmente difficile. Nella rovinosa caduta il Revelli e la Viano erano stati osservati domenica per un lungo tratto da due alpinisti geiwvesi, che avevano scalato il Corno Stella: la ragazza ed il suo capocordata erano scomparsi agli sguardi in una nube di nevischio. Ciò fece supporre fin dal primo momento che i due sventurati alpinisti torinesi fossero stati travolti da una slavina. Le prime ore di ricerche furono orientate a seguire il corso di un lungo franamento che dalla sommità del canalone, esattamente dal punto della sventura, scendeva per circa ottocento metri fino alla foce morenica. Ita si rivelò purtrop¬ rig po una pista sbagliata. Infatti erano stati i corpi dei due alpinisti nella caduta a provocare la slavina che poi li aveva travolti e sommersi. Stamane — alle foci del ca natone — alpini, carabinieri e valligiani hanno « zappato > neve, detriti morenici, ghiaccio e lastroni di grandine caduta nella notte. D'un tratto qualcuno ha scoperto un oggetto indicatore: la macchina foto grafica del povero Revelli; più a valle la custodia di pelle, ed ancora, qua e là, fili di capelli lunghi e scuri fra i sassi e la neve grigiastra della slavina. Ma delle due salme nessuna, traccia, per quanto, sca glionati lungo la parte terminale del canalone, i ricercatori « rovesciassero > instancabilmente quelle zolle. Furono quasi sul punto di abbandonare l'impresa. «Zi troveremo in agosto >, aveva detto ieri un dirigente del G.A.I., accennando alle quasi insormontabili difficoltà di una esplorazione sistematica in un terreno così impervio. Il guardiacaccia Rabbia e la guida valligiana Italo Alchieri proposero di risalire il canalone più a monte per esplorare un anfratto nella roccia entro cui precipitava l'acqua della montagna. Le squadre si riunirono in questo punto, ma anche qui sulle prime non si trovò nulla. Scoraggiati, i ricercatori stavano nuovamente per ritornare a valle quando, a circa due metri di profondità, sotto lo strato di materiale morenico, un'ultima badilata, scopriva i corpi dei due sventurati nella cavità rocciosa entro cui gorgogliava l'acqua della cascata. Immediatamente il ten. Costanzo, che comandava il reparto del < Susa >, ordinava l'adunata dei suoi uomini: raccolte le due salme entro sacchi ù' juto, iniziava la marcia di discesa. Alle 19, dono circa quattro ore di cammino, la spedizione rientrava a Terme di Valdieri, dove le salme di Maria Celeste Viano e Luigi Revelli venivano composte su due brande, entro la sala del rifugio del C.A.I., ricoperte di rododendri. Da Torino sono giunti a notte inoltrata i congiunti delle due vittime,; informati per telefono dell'avvenuto ritrovamento. Oli amici dei due alpinisti stanno vegliando le ialme, che domattina verranno fatte proseguire per Torino per le estreme onoranze Gigi Ghirotti 1 , ... . Gli alpini riportano a valle il corpo dell'accademico He velli ricuperato sul Lourousa

Luoghi citati: Cuneo, Piacenza, Torino, Valdieri