l'improvvisa morte a Sirmione della principessa Clarke Caracciolo

l'improvvisa morte a Sirmione della principessa Clarke Caracciolo l'improvvisa morte a Sirmione della principessa Clarke Caracciolo Era di origine americana e moglie del Presidente dell'Automobile Club d'Italia - Gli aiuti ai patrioti «forante lu Resistenza - Un drammatico episodio nel 1944 per sfuggire alla cattura da parte dei nazifascisti (Nostro servizio particolare) Sirmlone, 30 giugno. Stamani poco dopo le 9 in un appartamento dell'Hotel Cortine di Sirmione è spirata la principessa Margaret Clarice Caracciolo di Castagneto. L'assisteva al capezzale il marito, principe Filippo Caracciolo, presidente dell'Automo bile Club d'Italia. Ieri la signora si era recata col marito a Mantova per l'Intera giornata; rientrata all'albergo accusava un malessere che 11 per lì sembrò passeggero. Stamani, però, un elettrocardiogramma rivelava la gravità dell'attacco; fu appena possibile convocare un sacerdote al capezzale, poi la nobildonna si spense. La principessa Caracciolo era nata 58 anni fa a Pioria nell'Illinois (USA). Sua madre, Alice Clarice, possedeva a Firenze la villa « Ai cancelli », presso Oareggi. In uno dei suoi soggiorni fiorentini presso la madre; Margaret ebbe occasione di conoscere il principe Filippo, che poi divenne suo marito e dai quale ebbe tre Agli: Carlo. Marella, Nicola. Neil''1 to patriziato italiano la figura della principessa Margaret ebbe risalto per le doti di cultura, di intelligenza e di sensibilità. Nei 1943, dopo l'armistizio, la nobildonna ebbe anche una parte di primo piano tra l'emigrazione politica italiana in Svizzera. A Lugano .la villa che la principessa occupava divenne centro di smistamento di notizie e raccolta del profughi provenienti clandestinamente dalla frontiera italiana. In nuel tempo il marito, che aveva passato la linea gotica ed era accorso a Napoli per mettersi al servizio del Governo legittimo, ricopriva nel Ministero Ba doglio la carica di sottosegre tarlo agli Interni. Rimasta con i suoi figli a Lugano, la principessa parteci pò attivamente alle fatiche e alle ansie dei clandestini dell'Alta Italia, con i quali manteneva assidui contatti. Passa rono per la sua casa Parri, La Malfa e con essi centinaia di altri oscuri militanti nelle file del movimento della Resistenza. Nell'autunno del '44 suo fi glio primogenito — poco più che adolescente — passò le linee e andò militare con I partigiani della Val Cannobina. Sua madre, per andarlo a vi sitare, traversò di notte il monte Limidario e giunse a Cannobio appena in tempo per salutarlo. La sera stessa vi fu un attacco delle truppe repubblichine che sbarcarono a Cannobio e occuparono il paese. La' signora dovette nascondersi in una casa di contrabbandieri che di notte le fecero ripassare il confine in vesti maschili. Accanto alla salma della nobildonna sono accorsi oggi tutti gl'intimi: oltre ai tre figli, l'avv. Gianni Agnelli, marito della principessa Marella, il fratello del principe Filippo, Adolfo, e pochi altri intimi. I funerali seguiranno dopo domani a Grazzano Visconti. Questa sera la salma è stata composta nella cappellina di S. Anna all'ingresso di Sirmione.