Fermato in treno mentre addenta una frittata piena di arsenico
Fermato in treno mentre addenta una frittata piena di arsenico Fermato in treno mentre addenta una frittata piena di arsenico Catania, 28 giugno. Un giovane soldato, il ventiduenne Vincenzo Romano, che si trova sotto le armi nel 114" reggimento fanteria, è scampato alla morte per un vero miracolo. Il giovanotto era venuto in licenza-premio di quattro giorni a rivedere la famiglia, che abita a Randazzo in via Coclite 8. Ieri mattina, trascorsa la breve licenza, giunse il momento di ripartire. La madre del soldato aveva preparato per il figlio una grande frittata, da consumare durante il lungo viaggio alla volta del Veneto. Arrivato a Catania in corriera, il giovane partì con la « Freccia del Sud > per far ritorno al reggimento. Ma nel pomerìggio terribili eventi si preparavano a Randazzo, in casa della sua famiglia. Un giovanissimo fratello del soldato, che aveva mangiato a colazione una fettina della stessa frittata, venne colto da atroci dolori viscerali. Fu su- |ta avvelenata. bito trasportato presso un medico che dovette faticare non poco a strapparlo alla morte, Risultò che il ragazzo era in preda a un gravissimo avvelenamento da arseniato di piombo e, risalendo alle cause, si scoprì che la madre, per preparare la frittata, aveva distrattamente usato, al posto del formaggio, polvere di arseniato di piombo, un velenosissimo insetticida per le piante. La povera donna, disperata, avvertì i carabinieri di Randazzo, perchè attraverso le stazioni per le quali transita la < Freccia del Sud > sventassero la minaccia di morte che incombeva sul suo figliolo soldato. L'Arma immediatamente diramò un fonogramma a tutte le stazioni. Verso le 23 a Napoli, due militi saliti sul treno rintracciarono infine il soldato, proprio nel momento in cui il giovanotto, inconsapevole del tragico destino cui andava incontro, aperto il pacco delle cibarie stava addentando la fritta-
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