Rievocato nella prima udienza l'eccidio nel sotterraneo di Intra

Rievocato nella prima udienza l'eccidio nel sotterraneo di Intra Rievocato nella prima udienza l'eccidio nel sotterraneo di Intra Il banchiere Ovazza e i suoi familiari abbattuti a rivoltellate - I cadaveri bruciarono nel termosifone per 3 giorni • Il governo austriaco non ha concesso l'estradizione dell'imputato É' cominciato ieri al Tribunale militare di Torino, il processo contro il tenente delie S.S. tedesche Gottfried Meir. L'atto d'accusa che lo ha rinviato a giudizio del nostro Tribunale militare (presidente generale Rìaudo; relatore col. Montaruli, P.M. ten. coi. Boffi; cancelliere cap. Flnocchlaro) comporta undici Imputazioni: uccisione, poco dopo l'S settembre '48, d'un prigioniero di guerra inglese e incenerimento del suo cadavere; uccisione, il ' 21 settembre '43, del cinque componenti della famiglia israelita Schermami e incenerimento dei loro cadaveri saccheggio della villa Fcdora, a Baveno, appartenente agli Schermann ; uccisione a scopo di rapina, 11 9 e 10 ottobre '43, di tutti I componenti della famiglia israelita torinese Ovazza: il banchiere Ettore di 51 anno, la moglie Nella Sacerdote di 41, I loro figli Riccardo di 20 ed Elena d'I 15, e incenerimento dei loro cadaveri. Reati commessi nell'edificio delle scuole femminili di Intra, città nella quale il Meir comandava una compagnia di S.S. DI tali reati fu in primo tempo accusato un certo Felice Ferri, interprete dàlie S.S., il quale, processato 11 80 ottobre '46 alla Corte d'Assise speciale di Novara, fu' assolto con formula ampia. Sulla ecorta di nuovi elementi la accusa venne poi portata contro Il Meir. Polche egli era cittadino austriaco (nato appunto nel distretto di Klagenfurt 44 anni fa, già insegnante elementare e ora Impiegato privato), le nostre autorità militari chiesero a quel governo la sua estradizione. Ossa fu rifiutata, ma intanto 11 Meir fu processato dal Tribunale di Graz quale « sospetto colpevole di crimini di guerra ». Egli negò 1 fatti addebitatigli, e si valse principalmente della testimonianza del suo dipendente Arno Horn, il quale dichiarò che a commette re gli eccidi erano stati i marescialli Jahke e Rahnenfuhrer, che gliene avevano riferito direttamente; non si potè procedere contro 1 due sottufficiali, poiché entrambi morirono nel marzo '45 Con sentenza 4 novembre '54 il Meir fu assolto per insufficienza di prove. Ieri egli non si è presentato al giudizio del nostro Tribunale militare, e 11 presidente, preso atto della sua assenza e del mandato da lui conferito ai suoi difensori di fiducia, gli avvocati Fuhrmann di Pallanza.e Geo Dal Fiume di Torino, ha ordinato che il dibattito venisse celebrato in sua contumacia. Fin dall'Inizio dell'udienza gli avvocati Fuhrmann e Dal Fiume hanno sollevato incidente chie dendo il rinvio della causa allo scopo di prender visione degli at ti dei processi di Novara e di Graz; hanno chiesto anche l'ammissione di alcuni testi. Il trlbU' naie ha respinto 11 rinvio del dibattito, e ha accolto la citazione dei testi, I quali saranno convocati nei prossimi giorni. E' stato quindi sentito 11 barone Arnaldo Levi de Veaii, cognato del banchiere Ettore Ovazza. Egli ha narrato come 11 congiunto allarmato dalle persecuzioni' razziali, noi corso del '43 avesse convertito In gioielli e valuta estera gran parto della sua fortuna. Avvenuta l'occupazione tedesca, 11 pericolo di persecuzioni divenne assillante, ed Ettore Ovazza si trasferì con la famiglia a Gressoney, portando con sè una valigia contenente valori per oltre 4 milioni di quell'epoca, Seppe della loro uccisione nel '45 al suo rientro In Italia dalla Svizzera. I particolari della loro fine furono dati dalla signora Ida Maggenga, custode delle scuole di Intra. Il giovane Riccardo Ovazza aveva tentato di espatriare in Svizzera, ma ne era stato respinto; a Domodossola la gen darmerla tedesca lo arrestò; gli furono trovate lettere dalle quali fu scoperto il rifugio dei familiari a Gressoney, e segui li loro arresto. Riccardo fu ucciso e bruciato a Intra il b ottobre; il giorno dopo la stessa crudelissima sorte toccò ai genitori e alla giovane sorel la. Ettore Ovazza fu il primo a morire, spinto nella tragica can tina ed ucciso con una rivolte! lata: un quarto d'ora dopo, la stessa sorte toccava alla moglie e alla' figlia. Poi il fornello del termosifono bruciò per tre giorni 1 loro cadaveri. Dei loro averi non si è avuta più notizia, nè si è potuto riconoscere con certezza l'autore della strage. Vittorio Ovazza, fratello di Ettore, all'epoca dei fatti si trovava in America, e non ha saputo dire molto. Ha però precisato che sulla fine dei gioielli potrebbe saperne qualcosa un certo Cochis, direttore dell'albergo di Gressoney presso cui furono arrestati gli Ovazza; e il Tribunale ha deciso di citare il Cochis. Più particolareggiato è stato 11 racconto dell'avv. Riccardo Gallo, legale degli Ovazza. Fu lui che dopo la Liberazione compi e fece compiere indagini sulla loro line, e da varie fonti potè rico struirla fedelmente, giungendo a riconoscere nel Meir l'autore dell'eccidio. A collaboratori nelle indagini ebbe il dott. Augusto Serra, già commissario di polizia e oggi pretore a Cavour, e il maresciallo del carabinieri Flavio Martotto. Sulla fine della famiglia Schermann ha deposto 11 teste Pietro Columella, che nel '43 era podestà di Baveno e si adoperò invano per farli fuggire. Egli ha precisato che essi furono arrestati da un reparto della Geetapo comandato dal capitano Scimeli. E' stato quest'ufficiale e non il Meir a uccidere gli Schermami e a saccheggiare la loro villa. Altri testi non hanno portato elementi decisivi. In fine di udienza si è avuta una confusa deposizione dell'lng. Henke. Egli è un ex-suddito tedesco che, stabilitosi sul lago Maggiore, dopo la Liberazione ottenne la cittadinanza italiana e Uno al mese scorso è stato sindaco di Cannerò. Come tedesco, nel settembre '43 ebbe vari rapporti col tenente Meir, e si adoperò a favore dei nostri connazionali. Ma a distanza di dodici anni, la sua memoria di uomo molto anziano lo tradisce. Non ricorda bene quanto aveva già affermato, si confonde, si contraddice. Ha Anito per esprimere seri dubbi che sia stato il Meir a uccidere gli Ovazza. Il Tribunale militare si trasferisce oggi od Intra, per un sopraluogo nella cantina delle scuole femminili dove avvennero le orrende stragi, e interrogherà la principale teste d'accusa, la aignora Ida Maggenga. Iniziato al Tribunale Militare if processo contro il tenente Meir La cascata del Gravio nella quale è precipitato l'Arnaud iiiiimimiMMiiiMinHiiiiiHiimuiMiiiimiiiimMiiiiuiiiiiiiiiimiiiniiMMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiM