Perón annuncerà domani la formazione del nuovo governo

Perón annuncerà domani la formazione del nuovo governo Perón annuncerà domani la formazione del nuovo governo Si prevede che il generale sostituirà il ministro degli Interni, in carica dal 1946 - Il Primate card. Capello invita il Paese alla pacificazione - Un giornalista inglese espulso dall'Argentina (Dal nostro corrispondente) Buenos Aires, 25 giugno. Anche il Primate d'Argentina, la più alta autorità religiosa del Paese, ha rotto il silenzio che manteneva dai tragxci avvenimenti del 16 giugno; e 10 ha fatto non con una dichiarazione politica, ma con un documento tutto ispirato a principi di pace e di conciliazione nazionale. Dalla clinica, in cui si trova tuttora ricoverato, ti cardinale Copello ha fatto diramare un comunicato che dice: <Di fronte ai tragici fatti che si sono svolti negli ultimi giorni nel nostro Arcivescovado, non possiamo non manifestare 11 profondo dolore che proviamo di fronte a tante vtttlise, vittime che raccomandiamo a Dio, e davanti all'incendio sacrilego e alle profanazioni di cui sono stati oggetto i templi, le sacre immagini e il nostro palazzo arcivescovile. Chiedo che Dio ispiri a coloro i quali, in un modo o nell'altro, l'hanno offeso così gravemente, a quelli che hanno compiuto attentati alla fede e alld cultura del popolo argentino, ed a tutti gli argentini, sentimenti di perdona, di armonia e di pace>. Il comunicato del Primate non fa parola delle voci di possibile conciliazione tra Perón e le autorità ecclesiastiche; però fonti vicine alla Curia d% Buenos Aires ammettono stasera che vi sono « buone speranze » di giungere ad un miglioramento delle relazioni fra la Chiesa ed il Governo argentino. La fase distensivo preparata dal nuouo tono della stampa e della radio, in cui non si hanno più articoli anticlericali, potrebbe aver inizio con il colloquio che il Ministro degli Esteri argentino, JeronimoRamorino, avrà mercoledì con il Nunzio apostolico, monsignor Mario Zanin. Le notizie sicure sono sempre molto scarse, sia per il riserbo degli ambienti ufficiali, sia per la severità della censura. Non per nulla l'Associazione della stampa estera ha inviato ieri a Perón un telegramma, nel quale lo prega < di esaminare la possibilità di normalizzare la trasmissione all'estero dei dispacci dei corrispondenti »; i» un altro messaggio al Segretariato per la stampa, l'Associazione ha chiesto l'abolizione della censura per i corrispondenti stranieri. L'inviato speciale del quotidiano inglese Daily Mail è stato espulso oggi e dovrà lasciare l'Argentina < nel più breve tempo possibile ». Comunque, mentre due o *re giorni fa l'Esercito sembrava IIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII a taluni\il nuovo arbitro del Paese, òggi non si esclude che la posizione di Perón esca persino rinforzata dalla rivoluzione fallita del 16 giugno. Lo sapremo quando saranno noti i nomi dei nuovi ministri. Si prevede che il nuovo governo sarà lievemente più a destra di quello dimessosi l'altro ieri, ma finora è troppo presto per dirlo. Si ritiene che la composizione del nuovo Gabinetto verrà resa nota domani. I ministri cambiati (oltre: & quello della Marina, compromesso nella rivolta) sarebbero due almeno; e certo quelli dell'Aviazione e degli Interni. Quest'ultimo sarebbe il mutamento più importante, perchè Angelo Borlenghl dirigeva il dicastero degli Interni dal 1946. Non si sa per quali ragioni il Presidente voglia rinunciare a questo vecchio collaboratore, tanto più che — nei suoi ultimi messag gi radiodiffusi — ha fatto .più volte l'elogio della polizia federale. ■ < : I giornali uruguayani arrivati da'Montèvideo riferiscono che nella- rivolta scoppiata giovedì scorso a Buenos Aires so no morte circa duemila persone; in un solo cimitero della capitale sarebbero state sepolte in tutta segretezza novecento vittime della ribellione. Ma non è possibile avere alcuna conferma ufficiale della notteia d. a.

Persone citate: Capello, Copello, Mario Zanin

Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires