La modella assassina condannata all'impiccagione

La modella assassina condannata all'impiccagione dopo due giorni di processo a londra La modella assassina condannata all'impiccagione Per gelosia uccise a colpi di pistola il corridore automobilista David Blakely - Ma per la legge inglese, gelosia non costituisce attenuante (Dal nostro corrispondente) Londra, 21 giugno. Ruth Ellis, la modella ventottenne dai capelli biondo-cenere accusata di avere ucciso a colpi di pistola il proprio amante, il corridore automobilista David Blakely, il lunedi di Pasqua scorso, è stata condannata a morte per impiccagione. Dopo aver discusso per venticinque minuti le risultanze del processo, che è durato due giorni, la giuria l'ha riconosciuta' colpevole di assassinio. Il giudice, nel riassumere la causa, aveva messo in chiaro che <la gelosia non costituisce difesa > e che in un caso simile « è impossibile parlare di omicidio casuale »; non restava quindi altra scelta che la colpa che le è stata riconosciuta < e la sentenza per questa — ha dettò, il giudice con tono grave — è prescritta dalla legge ed è mio dovere pronunciarla). E a questo punto, copertosi il capo con un panno nero, secondo la tradizione, il giudice ha pronunciato la sentenza di morte. La signora Ellis lo ha ascoltato fissandolo, senza mostrare alcun sentimento. Poi si è voltata ed ha accennato un sorriso alla poliziotta- che le stava accanto. Quindi è barcollata - lievemente, come se stesse per svenire, ma si è ripresa, ha guardato il soffitto e infine si è avviata verso la cella che è nel sotterranei del palazzo del Tribunale. E' stato — scrivono 1 cronisti — uno dei più brevi e più drammatici processi per assassinio nella storia criminale inglese. Per un osservatore straniero, questo processo è stato soprattutto un esemplo di classica purezza del princìpi e del funzionamento della giustizia, come viene amministrata in Gran Bretagna. Il fatto è noto. La signora Ruth Ellis, entraineuse ventottenne di un locale notturno londinese, divenne l'amante di un giovanotto di 25 anni, il corridore automobilista Blakely che frequentava quel locale. Dopo una convivenza turbolenta, i due si separarono. Blakely prolungò la sua assenza dall'Inghilterra quando sì recò a correre a Le Mani l'anno scorso, e Ruth andò a vivere con un altro. Ma al ritorno del corridore i due si ritrovarono e la relazione ripresa. Poco prima della Pasqua dì quest'anno era però divenuto evidente che l'uomo voleva allontanarsi da Ruth, mentre la modella, divorata dalla gelosia, voleva continuare la relazione. Dopo aver tentato inutilmente di méttersi In contatto con lui la notte antecedente e tutta la giornata di Pasqua, Ruth Ellis rintracciò il Blakely il lunedì mattina. Lo attese all'uscita di una birreria di Hampstead e gli scaricò addosso tutto il caricatore di una pistola. Il difensore, durante la seduta di ieri, aveva cercato di spiegare alla giuria e ai giudici il peso, il valore e il meccanismo dei sentimenti che agirono nell'animo della donna per portarla a questo gesto. Egli aveva cercato di mettere questo atto nella prospettiva dei sentimenti, come si usa nei processi celebrati In base al diritto latino. Aveva cercato di proiettare l'uccisione sullo sfondo. dell'amore, della gelosia, della passione, dell'onore dell'attrazione e dell'affetto. Aveva tentato anche di spostare l'imputazione, da quella di assassinio in quella di omicidio casuale. L'avvocato d'accusa si è In vece limitato a porre alla modella una sola domanda: la sola che, in base al Codice bri tannico, serve a determinare II caso: se essa avesse intenzione di uccidere li Blakely, al momento In cui fece scattare ìl grilletto, oppure no. Ruth El lis rispose di sì. Questo divario di tecnica di avvocati, che fra l'altro sta proprio alla base del divario fra il principio del Codice latino e quello britannico, è stato ripreso oggi dal giudice Havers nel suo riassunto della causa. Secondo la procedura inglese, il giudice, al termine dell'escussione del testimoni, riassume la causa ai giurati, 1 quali si ritirano poi in camera dì consiglio, per rispondere alla semplice domanda fondamentale, se essi ritengono l'accusato colpevole oppure no. Già prima che i giurati entrassero in sala per la seduta odierna, comunque, il giudice aveva espresso l'opinione che l'accusa non poteva essere spostata da quella di assassinio in quella di omicidio casuale, ' o, come diremmo noi, assassinio con attenuanti. Il giudice ha detto: « Secondo la nostra légge, l'assassinio è l'uccisione di una persona da parte di' un'altra che agisca con malizia. Per malizia s'Intènde l'intenzione di uccidere o di provocare grave male fisico. Non è necessaria una lunga premeditazione. Secondo la nostra legge, l'intenzione di uccidere o dì provocare un grave male può essere formata in un Istante, fino al momento in cui viene, compiuto l'atto che produce la morte. Ma perchè vi sia assassinio è necessario che vi sia l'intenzione). Il giudice ha detto anche: < Secondo la legge Inglese, la gelosia non costituisce difera all'accusa di assassinio >. La sola difesa sarebbe la pazzìa, ma, ha fatto osservare 11 giudice non esiste ombra di prova che Ellis fosse pazza nel momento in cui compì il crimine ». IpVultima donna condannata a' morte, una vecchia cipriota che uccise la nuora, viveva nella stessa strada in cui si trova la birreria davanti alla quale fu compiuto il delitto per cui la modella sarà ora impiccata, a meno che 11 Ministro degli Interni non raccomandi alla Regina di graziare la condannata. r. a. La modella Ruth Ellis

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