Processo ad un criminale nazista che bruciava le vittime nel termosifone

Processo ad un criminale nazista che bruciava le vittime nel termosifone Processo ad un criminale nazista che bruciava le vittime nel termosifone Da maèstro elementare a spietato assassino - Fece sterminare la famiglia Ovazza per impadronirsi dei gioielli - L'impalato, un austriaco, non sarà presente Gottfried Meir, cittadino austriaco e maestro di scuola elementare, mise piede in Italia nel settembre del 1943. Visitò dapprima Annui, si fermò a Stresa, quindi a Baveno, e più a lungo sostò a Intra: paesi di sogno, ma purtroppo 11 nostro Meir non 11 visitava con l'animo incantato del turistica. Una trista stagione opprimeva i laghi e l'Italia tutta; Gottfried Meir indossava in quel mesi il. panno verde-fieno delle « S.S. » e per di più recava cucita sulla manica la nera insegna della divisione « scelta > Adolf Hitler. Dei tragici fatti che resero tristamente celebre nella zona del Verbano il nome del maresciallo Meir si occuperà, il 27 giugno prossimo, il Tribunale militare di Torino. L'imputato sarà assento; l'Austria non ha concesso la sua estradizione, ed 11 procedimento sarà celebrato In contumacia. iillllllilllllllllilllllllllillllllllllllllllllilllllllllll Il maestro Meir sembra un personaggio da cupa leggenda medioevale ed è invece ancor vivo nel suo paese, PoetschancB Vortersce. Si spera soltanto che non gli sia stata restituita la cattedra perchè certo non avrebbe nulla di buono da insegnare agli scolaretti della civile Austria. Appena stabilitosi nella villa « Fedora » di Baveno, il maresciallo, con i suoi militi, si preoccupò di sbarazzarsi dei proprietari legittimi: l'industriale Emilio Shermann, tre signore della sua famiglia ed una dama di compagnia furono uccisi e gettati nel lago. Tutti i valori trovati nella villa furono Incamerati dal reparto delle « S.S. » che aveva compiuto l'eccidio. Ad Intra, dove il Meir con 1 suol sgherri si trasferì poco dopo — nella sede delle scuole femminili —, venne portato un giorno lllllllillllllllllllllltllllllllllllilllllllllllliiiillllll un prigioniero inglese, alto e biondo. Fu ucciso a rivoltellate In cantina: il cadavere, squartato, fu bruciato nella caldaia del tcrmosifone. Ma le testimonianze hanno accertato anche la responsabilità del satanico « maestro » nello sterminio di una nota famiglia di Torino, quella del commendatore Ettore Ovazza, che, per sottrarsi alle feroci persecuzioni razziali, s'era ritirato a vivere a Gressoney con la moglie, Nella Sacerdote, e con 1 figli Riccardo di 20 anni e Nella di 15. Riccardo Ovazza, Un giorno, tentò di passare in Svizzera clandestinamente; ma fu respinto alla frontiera e a Domodossola cadde nella rete tesagli dal « maestro » Gottfried Meir. Que sti gli trovò addosso alcuni gioielli di alto valore, che il padre aveva consegnato al giovane all'atto della partenza. Bastò 11 bagliore di quei. gioielli per accendere nel cuore del maresciallo il desiderio di conoscere tutta la famiglia Ovazza: la fece prelevare a'Gressoney, la depredò di ogni bene di fortuna (circa sei milioni di lire investiti in preziosi; oggi sarebbe un valore di 300 milioni) e quando l'ebbe riunita ad Intra, nel tragico scantinato delle Bcuole, fini .a colpi di rivoltella il padre, la madre e 1 due figli. I corpi degli sventurati Ovazza finirono, a pezzi, nella caldaia del termosifone. Fu questa l'ultima « lezione » del maestro Meir in Italia? Sembra di si; di sicuro però c'è solo il fatto che 11 sanguinoso predone, con 1 suol complici, dopo il c colpo » parti da Intra per destinazione ignota. rcainndinsildeqtissnnzl'dzacdpnpbscspspprIdfIsfcsd*: 1 »!=1 '11 ': r ! 1 r 1 ! 1 ': ' « ■ : f f i ' ' < ' ' ' ' i ' i ' ■ i ' ■ « ' " ' i > J ì ' ' 111 ' : s 11