Assolta la donna accusata d'aver fatto uccidere il marito

Assolta la donna accusata d'aver fatto uccidere il marito Assolta la donna accusata d'aver fatto uccidere il marito Il P. M. aveva chiesto una condanna a 28 anni - Il Tribunale di Alessandria ha deciso: insufficienza di prove - In libertà anche i sei ex-partigiani coimputati (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 13 giugno. (m. o.). E' terminato stasera alle 18,30 in Corte d'Assise il processo a carico di: Giuseppina Parodi, di 40 anni, da Visone d'Acqui; Terenzio Puro, di 28 anni, da Castelletto d'Erro; Giovanni Vomere, di 28 anni, e Alberto Doglio, di 30 anni, da Ponti; Francesco Rotondo, di 26 anni, da Crotone; Fiore Smeriglio, di 31 anno, da Montaldo. e Pietro Parodi, di 45 anni, da Visone, fratello della Parodi. La donna era imputata di istigazione all'omicidio; l'accusa sosteneva che ella avrebbe indotto gli altri (tutti ex partigiani), ad uccidere 11 proprio marito Fortunato Remigio Pelazza. con cui ai era sposata nel '36 e dal quale viveva poi separata; sempre secondo la imputazione, la Parodi avrebbe detto a persone del paese durante l'ultimo episodio della guerra, che il marito era fascista, attirando con ciò l'attenzione su di lui. Fatto sta che il 18 luglio del '44 Remigio Pelazza venne ucciso a bastonate e poi spogliato di ogni suo avere; il cadavere fu messo dentro una cesta, che venne posta sul binari della ferrovia Alessandria-Savona. Al passaggio del treno la salma rimase orrendamente maciullata. Gli altri imputati dovevano rispondere delle accuse di omicidio e di vilipendio di cadavere; il Doglio e il Rotondo anche di furto, per aver sottratto al morto 1 pochi averi personali. Il P. M. aveva chiesto sta¬ mane le seguenti pene: per Giuseppina Parodi: 24 anni di carcere per omicidio e 4 anni per vilipendio di cadavere; per Doglio, Rotondo e Smeriglio: 21 anno per omicidio. 3 anni per furto e 4 anni per vilipendio di cadavere; per Vomere e Puro: 21 anno di reclusione per omicidio; per Pietro Parodi: l'assoluzione per insufficienza di prove per il reato di omicidio e 4 anni per il vilipendio. Nei confronti dei sei ex partigiani era stato chiesto il condono di otto anni della pena e il condono di cinque anni per la Parodi. La Corte, con la sua sentenza, ha assolto Giuseppina Parodi dalle accuse, per insufficienza di prove, e Pietro Parodi per non aver commesso il fatto. Ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di tutti gli altri imputati per amnistia, sia per l'omicidio che per il vilipendio di cadavere. Ha ritenuto il Doglio e il Rotondo responsabili di furto e li ha condannati a 3 anni di reclusione e duemila lire di multa con il condono.

Luoghi citati: Alessandria, Crotone, Ponti, Savona, Visone, Visone D'acqui