L'OECE accetta il piano Vanoni e promette una concreta cooperazione di Sandro Volta

L'OECE accetta il piano Vanoni e promette una concreta cooperazione L'OECE accetta il piano Vanoni e promette una concreta cooperazione Il Ministro italiano riafferma la risoluta volontà di realizzarlo senza rigide pianificazioni -1 Paesi alleati potranno fornire assistenza tecnica, crediti pubblici e privati, facilitazioni all'emigrazione, (Dal nostro corrispondente) Parigi, 10 giugno. Il Consiglio dei ministri dell' Organizzazione Europea di Cooperazione Economica ha arrestato oggi il rapporto presentato dal gruppo di lavoro, che aveva l'incarico di esaminare il piano Vanoni per In sviluppo .economico dell'Italia. .Riconosciuti i grandi progressi compiuti dall'Italia, la sorprendente ricostruzione economica, il livello elevato raggiunto dalla produzione, il miglioramento della produttività industriale, l'aumento del livellò di vita, il consolidamento d'un regime di stabilità finanziaria e il mantenimento della liberazione degli scambi, il rapporto riconosce l'esistenza di certi problemi dell'economia italiana ohe il nostro Gover.no "intende risolvere con un programma d'azione, che non ha niente dì rigido ed è conforme allo spirito liberale della politica economica dell'Italia. Partendo da queste premesse, il rapporto illustra, dopo avere indicato gli obiettivi del piano, il suo carattere generale, fondato principalmente sul miglioramento dell'infrastruttura economica del Paese, miglioramento che deve servire di base all'espansione dell'economia nel suo insieme. Poi ili rapporto si addentra in un esame dettagliato dei problemi inerenti all'esecuzione del Pia- no Vano?», osservando che, in linea generale, il successo del Piano dipenderà in primo tuo- at dalla decisione con la qua-1le il governo e il popplo italiana uniranno le loro forze per la sua riuscita. Per ciò che riguarda i problemi di carattere economico, si osserva che le principali difficoltà possono dipendere dall'insufficienza dell'impulso dovuto all'aumento degli i?tvesfimenti, come pure da un'espansione troppo rapida che venga a creare pressioni inflazionistiche; il governo sarebbe in questo caso obbligato a combatterle, scoraggiando così quegli i sviluppi che cos'ituiscono l'obiettivo principale del Piano. Il rapporto esamina quindi altri due problemi connessi con l'esecuzione del Piano: la bilancia dei pagamenti, la quale potrebbe presentare difficoltà qualora le importazioni si sviluppassero troppo fortemenr te, senza un corrispondente aumento delle esportazioni; ed il problema dell'emigrazione, che continuerà ad avere una grande importanza. Dopo avere definito gli obiettivi del Piano < ragionevoli e di possibile realizzazione >, il rapporto approva i mezzi di cui si prevede la messa in opera per l'esecuzione e l'accento che è stato postò sull'impulso generale da dare cll'economia e allo stimolo dell'iniziativa privata, senza pianificazione di dettaglio nè regolamentazione rigida, concludendo che la realizzazione del programma non presenta difficoltà insormontabili. Si riconosce tuttavia che la possibilità 'di raggiungere gli obiettivi fissati dipenderà an che dalla cooperazione e dall'appoggio che l'Italia riceverà dagli altri Paesi del mondo occidentale, e che senza questa cooperazione internazionale sarebbe troppo gravoso per gli italiani far fronte agli oneri del Piano. L'Italia, dice il rapporto, può sv giustamente sperare di bentfi ciare dalla cooperazione inter- nazionale per raggiungere gii obiettivi del Piano, dato che essi sono di una importanza vitale non soltanto per il be1 Messere del popolo italiano, mu saanche per la struttura econo-1 mico-sociale dell'Europa occi- j dentale e per tutto il mondo libero. La cooperazione internazionale, secondo quanto è specificato nel documento, dovrebbe svilupparsi nei seguenti settori: 1) assistenza tecnica; ?) misure in materia di scambi commerciali e transazioni invisibili, tali da aiutare l'Italia ad aumentare i suoi introiti di divise; 3) incoraggiamento agH investimenti privati dall'estero, sia sotto forma di prestiti o.crediti commerciali che di in- vestimenti diretti; 4) conces-j sione, specie durante i primi anni di applicazione del piano, di aiuti finanziari e di prestiti pubblici a lungo termine, a condizioni appropriate; 5) facilità di credito a breve termine per aiutare l'Italia a far frónte a difficoltà temporanee di bilancia dei pagamenti; 6} facilitazioni all'emigrazione italiana. Alla discussione del rapporto sul Piano Vanoni hanno partecipato quasi tutti i ministri dei Paesi membri dell'O.E.C.E. Ha aperto la seduta il Cancelliere dello Sacchiere britannico, Buttar, che, dopo avere espresso una calorosa adesione al progetto italiano, ha dato la parolina Vanoni par la sua am-. pia relazione. •« L'Italia — ha detto il nostro ministro — assume la piena responsabilità di eseguire il programma che ha presentato all'attenzione internazionale. Siamo coscienti che l'impresa è lunga e difficile e che esige uno sforzo considerevole da parte del popolo italiano, ma voglio ripetere qui la ferma decisione del mio governo di portarlo a compimento. Il ritmo del nostro progresso dipenderà però anche dalla vostra cooperazione e dall'aiuto che ci sarà accordato >, Vanoni ha poi affermato che < la politica d'espansione dell'economia italiana, essendo fondata sui principi della li berta, costituirà un elemento di dinamismo nello sviluppo economico dell'Europa: è dun1 que di interesse generale che j quest'opera sia condotta a Inmine >. Dopo avere-approvato il rap porto, il Consiglio dei ministri ha deciso che il gruppo di lavoro inizi ora l'esame dei progressi del Piano a mano a mano che gli verranno comunicati dal governo italiano e che presenti per ogni problema particolare, agli organismi competenti dell' O.E.C.E., le proposte sui mezzi idonei a rendere effettiva la coopera- zione e l'appoggio internazio naie. La conferenza dell'OECE ha continuato l'esame del progetto della convertibilità delle monete (ancora materia controversa) e del problema dell'U.E.P. Al termine della discussione, l'Unione Europea dei Pagamenti è stata prorogata sino al 31 luglio, in attesa di ulteriori decisioni. Il ministro degli Esteri ha convocato oggi la stampa per dichiarazioni di politica generale, iiiteressanti in vista dell'incontro di Ginevra. Egli ha confermato che Parigi vede la soluzione del problema tedesco in un trattato di sicurezza che includa Btàti Uniti e Russia, ma ha respinto i progetti di neutralizzazione della Qer■ìnania. -•■ - ■ Sandro Volta

Persone citate: Sacchiere, Vanoni