Sarto ucciso dai banditi a colpi di mitra nel Cagliaritano

Sarto ucciso dai banditi a colpi di mitra nel Cagliaritano Sarto ucciso dai banditi a colpi di mitra nel Cagliaritano Presso Orgosolo sparano sulla sua macchina, che si capovolge Un fattorino rapinato della paga degli operai: dieci milioni Cagliari, 7 giugno. Orgosolo, che dopo la morte di Pasquale Tandeddu sembrava destinata a un lungo periodo di pace, ha fatto oggi riparlare di sè. Verso l'l,40 di stanotte ignoti fuorilegge appostati sulla provinciale che da Oliena porta al tragico villaggio, hanno ucciso il quarantaduenne Adolfo Senes, un sarto cagliaritano direttore di un corso femminile di taglio. L'episodio è accaduto in località Salonio, a meno di un chilometro dall'abitato. Poco dopo la mezzanotte il Senes aveva accompagnato in macchina ad Oliena il vice parroco don Bassu, che si era recato ad Orgosolo per aiutare i missionari camaldolesi impegnati in un'opera di assistenza spirituale. Mentre rientrava da Oliena il sarto è stato ucciso. I banditi, che evidentemente erano a conoscenza del viaggio dello sventurato, e che certamente l'avevano visto partire, gli hanno teso l'agguato nelle vicinanze del paese, sbarrando la strada con grossi massi. E' da ritenere però che 11 Senes sia stato colpito mortalmente prima ancora di avere scorto lo sbarramento stradale, almeno a giudicare dal fatto che la macchina dopo una raffica di mitra ed .alcuni colpi di moschetto, ha continuato la sua corsa uscendo poi fuori strada e rovesciandosi sul ciglio destro. Ma è anche probabile che il disgraziato, visto l'ostacolo, abbia forzato l'andatura nella vana speranza di riuscire a superano, ed abbia perso poi il controllo della macchina solo dopo essere stato fulminato da un proiettile alla nuca. I fuorilegge, certamente non meno di due, si sono accostati all'automobile e si ritiene che siano stati essi ad estrarre il corpo del Senes attraverso la apertura lasciata dal parabrezza andato letteralmente in frantumi in seguito all'urto violento; e lo abbiano abbandonato supino quasi in mezzo alla strada. II cadavere è stato rinvenuto alle tre e mezzo della notte da alcuni contadini che hanno subito informato la polizia e i carabinieri. Un- altro grave episodio va segnalato: tre impiegati della Società « Italpiombo » di San Gavino Monreale sono stati rapinati oggi di una borsa contenente 10 milioni destinati alle paghe degli operai. Nelle prime ore del pomeriggio il fattorino Eflsio Cabras e le guardie giurate Giovanni Pala e Giuseppe Solinas si dirigevano in bicicletta per una strada di campagna verso gli stabilimenti della Società, quan do venivano aggrediti da tre individui mascherati e armati di moschetto che ingiungevano loro di consegnare la borsa con la cospicua somma. I malviventi erano sbucati improvvisamente da una mac chia. All'intimidazione le guardie giurate e il fattorino, pur essendo armati di pistola, non hanno opposto resistenza e hanno consegnato ai banditi la borsa. Mentre uno dei malviventi, portando seco il bottino, si allontanava rapidamente, gli altri due, postisi ai lati, tenevano a bada con le armi spianate i rapinati. Percorsi una trentina di metri i malviventi, nascostisi die- tro una siepe, si sono tolti di dosso il loro travestimento costituito da pezze da sacco; quindi sono fuggiti non senza aver prima salutato con la mano i tre rapinati che erano rimasti sbigottiti e ancora con le mani in alto. Da Cagliari la Questura ha inviato ingenti forze di polizia. E' in corso una vasta battuta. Il paese di San Gavino viene rastrellato casa per casa.

Persone citate: Adolfo Senes, Giovanni Pala, Giuseppe Solinas, Salonio

Luoghi citati: Cagliari, Oliena, Orgosolo, San Gavino, San Gavino Monreale