Si accusano l'un l'altro del delitto di piazza d'Armi
Si accusano l'un l'altro del delitto di piazza d'Armi Si accusano l'un l'altro del delitto di piazza d'Armi In Assise stamane 1 due giovani assassini dell'agricoltore di Carignano Ha inizio stamane in Corte di Assise (pres. Carron Cava, P. M. Giustiniani, cane. Flore) il processo per l'orribile delitto compiuto In piazza d'Armi la notte del 26 marzo 1054. Ne sono Imputati 1 ventlduennl Natale d'Urzo e Natale Crema, calabresi; le accuse a loro carico — omicidio aggravato dalla premeditazione e dallo scopo di rapina •— comportano la pena dell'ergastolo. Come si ricorda, la mattina del 26 marzo dello scorso anno un operaio nell'attraversare in bicicletta piazza d'Armi scorgeva in una piccola depressione del terreno il corpo di un uomo raggomitolato su se stesso. Vi si avvicinava e, constatato che aveva la testa insanguinata, spaventato risaliva in bicicletta e correva all'ospedale più vicino, quello Militare, a dar notizia dell'Impressionante scoperta. Il ferito veniva raccolto e ricoverato. Era Impossibile identificarlo perchè privo del portafogli e dei documenti. La polizia iniziava ricerche In tutti 1 locali pubblici, specie nelle vicinanze di Porta Nuova; ed in un ristorante albergo nei pressi della stazione un cameriere riconobbe nella fotografia del ferito un avventore che la sera prima, alle ore 23, aveva cenato nel locale Insieme ad altre due o tre persone; ricordava d'aver sentito dire che proveniva dalla fiera di Carignano. La traccia permettere, ai funzionari di identificare la vittima nel pomeriggio: era l'agricoltore Mario Peiretti di 40 anni abitante nella cascina Balbo di Osasio di. Carignano, Nel momento in cui era stato aggredito doveva essere in possesso di circa 700 mila lire, ricavate da buoni affari conclusi nella mattinata. Alle ore 22 il Peiretti mori senza aver ripreso conoscenza. La polizia, svolgendo Indagini fra. una ben determinata categoria di persone, identificò gli assassini. Il Crema fu arrestato il i aprile successivo a Marsiglia mentre stava per entrare negli uffici della Legione Straniera; la cattura del D'Urzo avvenne il 20 maggio nella medesima città. Quest'ultimo ha affermato in Istruttoria che autore dell'omicidio era 11 Crema. Secondo la sua versione aveva Incontrato casualmente 11 Peiretti nei pressi di Porta Nuova; avevano subito fatto amicizia. Più tardi, dopo una passeggiata al Valentino, si imbatterono nel Crema -(che già li aveva visti Insieme a Porta Nuora) il quale, qualificatosi agente di.polizia, con un. prete¬ sto li invitò a seguirlo In Que-stura. SI avviarono ì invece in piazza d'Armi. « Camminavamo in fila Indiana — ha dichiarato il D'Urzo; — lo ero primo, poi veniva il Peiretti e ultimo 11 Crema, Ad un tratto udii un urlo. Mi volsi e vidi 11 Crema colpire il commerciante al capo con una pietra. Quello cadde ed egli lo derubò'. Poi andammo a casa del Crema che mi diede 10 mila lire ». Il Crema ha respinto le accuse: < D'Urzo sapeva tutto sul conto del commerciante — ha detto; — fu lui a organizzare la rapina e ad ucciderlo. Tanto è vero che a casa mia dovette cambiarsi 1 pantaloni sporchi di sangue ». Difendono gli Imputati gli avvocati De Marchi e Del grosso; l'avv. Noya difende l'affittacamere che omise di denunciare il Crema come suo inquilino.
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