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Uccisi in auto tre giovani in uno spaventoso incidente Uccisi in auto tre giovani in uno spaventoso incidente Sulla Tortona-Voghera una giardinetta ai incastra sotto il rimorchio di un autotreno Voghera, 2 giugno. La statale Tortona-Voghera è stata teatro questa notte di uno spaventoso incidente automobilistico in cui hanno trovato tragica morte tre giovani, mentre un altro è rimasto ferito gravemente. L'impressionante disgrazia è avvenuta a tre chilometri dalla nostra città, all'altezza del ponte Vallazza, poco prima di mezzanotte. Erano infatti le 23,50 quando una giardinetta proveniente da Tortona e diretta a Voghera ad elevata velocità, tentava di passare fra un autotreno carico di 200 quintali di segale guidato dall'autista Goliardo Ruozzi di Francesco, di 35 anni, da Roteglia (Reggio Emilia) ma da qualche minuto fermo sul ciglio destro della strada, e un altro autocarro proveniente dalla direzione opposta. La manovra non riusciva. L'auto urtava probabilmente contro uno degli automezzi e quindi sbandava, andando ad incastrarsi sotto il rimorchio dell'autotreno di Reggio Emilia. La violenza dell'urto faceva spostare addirittura il carrello posteriore del camion con le pesanti ruote e riduceva la macchina a un ammasso di lamiere contorte. Una sola delle quattro per- sone "che" sì trovavano abbórdo si è salvata. Si tratta dell'ope raio Lino Agosti di Pietro, di 28 anni, residente nella nostra città In via Pezzani 28, il quale ha riportato lesioni guaribili in due mesi. Gli altri tre compagni dì viaggio, il cameriere Mario Massone di Pietro, di 33 anni, qui domiciliato in via Scaraboni 23. l'agricoltore Luigi Ascagni di Angelo, di 28 anni, che sedeva al volante, e l'operalo Luigi Santini di Giuseppe, di 26 anni, entrambi da Corvino S. Quirico. sono inve ce periti. Il Massone e 1-Agisti lavoravano a Tortona e tornavano sempre a casa in moto o in treno. Ieri sera i due accettavano un passaggio, sull'auto dell'Ascagni, loro amico, che assieme al Santini si era recato a Castelnuovo Scrivìa per recapitare a un esercente dei dolciumi confezionati da una pasticceria dì Corvino. Essi speravano così di poter rincasare più presto del solito. Purtroppo la morte era in agguato alle porte della nostra città e solo l'Agosti è riuscito miracolosamente a sfuggire alla terribile sorte. Faticoso è stato il lavoro, di recupero delle salme, svoltosi in condizioni difficili alla luce dei fari di alcuni autocarri. L'incidente ha tenuto interrotta per più di due ore la statale, immobilizzando centinaia di automezzi.