Requisita dal sindaco una fabbrica nel Novarese

Requisita dal sindaco una fabbrica nel Novarese Requisita dal sindaco una fabbrica nel Novarese Occupata da due mesi dagli operai, la Gabbio-Furter di Casale Corte Cerro verrà gestita da una cooperativa - Trattative a Roma (Dal nostro inviato speciale) Casale Corte Cerro, 26 maggio Lo stabilimento Furter Gabbio di Casale Corte Cerro è stato requisito ieri con ordinanza del sindaco a favore della cooperativa costituita tra i dipendenti. Casale Corte Cerro è un paese del Cusio di circa duemilaseicento abitanti, ottocento dei quali erano occupati nella tessitura Furter Gabbio. Due mesi' fa, lo stabilimento chiudeva i battenti e veniva occupato dalle maestranze Della vertenza si occupavano le organizzazioni sindacali e autorità (ancora lunedì scorso il prefetto di Novara cercava di far giungere le parti ad un accordo) ma senza risultato alcuno. Ieri il sindaco comunista del paese, Ferruccio Camona, firmava l'ordinanza di requisizione a favore dei dipendenti dell'azienda riuniti in una < Cooperativa filatura tessile cusiana> presieduta dal segretario della commissione interna, Alceo Zanetti. Nell'ordinanza, il cui testo è stato subito letto all'assemblea delle maestranze . e notificato già alla direzione della Furter a Parabiago sia al pre fetto di Novara, si fa specifico richiamo agli articoli 2, 3 e 4 della Costituzione; all'articolo 7 della legge 20 marzo 1865 n. 2248 e all'art. 152, 153 e 217 del Testo Unico delle leggi comunali e provinciali del 1915. Tali disposizioni prevedono, in casi eccezionali, che l'autorità amministrativa possa, per grave necessità pubblica, disporre anche della proprietà privata. Nell'ordinanza del sindaco Camona si parla di una eventuale indennità mensile da attribuire alla proprietà, ma non è evidentemente questo che interessa la proprietà. La prima reazione all'ordinanza da parte degli industriali' è stata la denuncia sporta al procuratore della Repubblica di Verbania per violazione di domicilio, a carico degli operai che da due mesi occupano lo stabilimento. La denuncia è stata presentata però soltanto ieri, quando l'ordinanza di requisizione era già stata notificata e quindi operante. Sino a ieri l'altro tale denuncia sarebbe stata sufficiente a provocare l'intervento delle forze dell'or dine ed estromettere gli 'occu penti. Ora invece la proprietà ha pèrso il diritto di avvalersi di quel preciso disposto di legge e sembra non abbia altra possibilità che il ricorso alla Giunta provinciale amministrativa per chiedere l'annullamento dell'ordinanza. Oggi pomeriggio i sindaci di Omegna, Pasquale Maulini, di Casale Corte Cerro, Camona; l'assessore Chiovini in rappresentanza del sindaco di Verbania Sironi. (attualmente a Roma) e 11 consigliere comunale di Gravellona Toce, Colla, sono stati ricevuti dal prefetto. In serata i sindaci di Omegna e Casale Corte Cerro ed altri due rappresentanti dei I comuni di Verbania e Gravellona, sono partiti alla volta di Roma. E' loro intenzione recarsi dal presidente Gronchi, dai ministri del Lavoro e dell'Interno e dal sindaco Rebecchini, al quale nella sua qualità di presidente dell'Associazione nazionale comuni italiani, chiederanno di indire a Verbania un convegno di sindaci delle città colpite dalla crisi tessile. A Casale Corte Cerro, intanto, le maestranze, sotto la direzione del presidente della cooperativa, hanno cominciato a rimettere ordine nello stabilimento e a far pulizia. p. b.

Persone citate: Alceo Zanetti, Chiovini, Gabbio, Gronchi, Maulini, Rebecchini, Sironi