La «Giornata della Carità »

La «Giornata della Carità » La «Giornata della Carità » A Torino e in numerosi centri del Piemonte si svolgerà domenica la «Giornata della, carità », promossa ogni anno dalle Conferenze di San Vincenzo de' Paoli, dalle Dame e Damine della Carità e dalle Compagnie della Misericordia, unite da un comune, nobile scopo: dare al poveri — e specialmente a chi, dopo aver conosciuto l'agiatezza, è caduto in miseria — un aluto costante e di sinteressato, anonimo é non uml liante. In questi giorni i confratelli delle circa 150 Conferenze torinesi — un centinaio parrocchiali, le altre aziendali o giovanili — bus sano alla porta dei cittadini per chiedere un obolo destinato ad alleviare tante sofferenze, materiali e morali. Domenica entreranno in azione le Dame e le Damine della Carità, raccogliendo offerte nelle strade, davanti alle chiese, nei locali di pubblico spettacolo. Forse tutu sanno cosa siano le Conferenze di San Vincenzo — una società filantropica diffusa in tutto il mondo, che conta 25 mila gruppi e 300 mila iscritti, che' è fiorente soprattutto in America e in Giappone, e che a Torino esplica ormai da 105 anni un'intensa attività —, ma molti Ignorano che la maggior parte del fondi distribuiti ai poveri provengono dagli stessi iscritti. Solo in casi eccezionali i confratelli e le dome ricorrono alla questua pubblica, organizzando' appunto la « Giornata della carità». Ogni anno, a Torino le Conferenze di San Vincenzo e le Compagnie della Misericordia, devolvono circa 200 milioni in assisten¬ M r za, sotto varie forme: sussidi, indumenti, viveri e medicine. Non sono i poveri e i malati a chiedere il soccorso della pia Società: sono 1 confratelli, le dame, le damine e lo « Piccole amiche del poveri » a cercare chi abbisogna di un aluto per superare periodi difficili. Una carità nel senso più umano. Recentemente, le Conferenze di San Vincenzo hanno esteso la loro assistenza ad un nuovo settore: si è costituita la «Volante benefica», i cui membri avvicinano tutti coloro i quali, per qualsiasi ragione, attentano alla propria vita. Accertano le cause del gesto disperato, ridanno fiducia allo sventurato alutandolo moralmente e materialmente, Impediscono che ricada In preda allo sconforto e tenti di nuovo di sopprimersi. .— STATO CIVILE Oddone Francesco, a. 52, operaio, corto «accollisi 25; Prandi Mario, a. 72, pene., v. .Marco Polo 7; Nori dio». Battista, a. 60, commerc, v. ltaudaocio 40; Lavwzi Eugenio, a. 70, peos., v. Sagllano Micca 1; Rosso Corinna In Barberte, a. 48, pens., v. Gioberti 1; Oltana Caterina, a. 69, casal., v. Clbmrio SO; Bussoli Paolo, a-. 75, commerc, v. Valditri 15; Camera Giuseppe, a. 60, pens., Gaudino 00; Forestiero Maddalena, a. 71, casal., v. Rosine 9; Debemardl Maria in Debemardi, a. 80, casal., via Monginevro 60; Ferrerò Orsola in .Marvaria, a. 58, casal., v. Mongreno 1S0; Saroglia Rosimi In Cunibertl, a. 43, casal., v. Priocca 28. Deceduti in ospedale: Dei Vecchio Emilio, a. 26, manovale; .Bianciotti Marchirlta ved. Marro, a. 60, casal.; Cavezzana Ada, u.;ì2, cani.; Rossolto Maria, a. 4-*>, cucitrice; Rollo Silvana, giorni 10; Cori Ecidio, a. 75, decoratore-. Smaltirli Carlo, a. ss. mecc; Tomatore Anna, a. «2, rasai inga. Morti: 20 - Nati: 33 - Matrimoni: 30

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