Le conseguenze per Torino dello sciopero dei professori

Le conseguenze per Torino dello sciopero dei professori Riguarda le famiglie di SO mila studenti Le conseguenze per Torino dello sciopero dei professori L'eventuale ritardo negli scrutini si rifletterà inevitabilmente su tutti gli allievi, specialmente su quelli con medie ancora incerte - Le scuole private Le ultime speranze che lo sciopero dei professori possa essere composto prima del 28 maggio, data stabilità per la astensione dalle lezioni e dalle operazioni di scrutinio, sono ormai legate soltanto alla decisione che il Co?isiglio dei Ministri potrebbe preìidere durante la riunione di domani. Se anche queste speranze andassero deluse, il meccanismo dello sciopero entrerebbe automaticamente in funzione con le conseguenze che è facile prevedere per il milione e mezzo di studenti italiani. Benché la posizione degli studenti sia diversa caso per caso, si può dire che tutti subiranno più o meno gravemente le ripercussioni dell'agita^ zione in corso. La popolazione studentesca può essere divisa In tre grandi classi: gli studenti che fanno il passaggio dalla classe inferiore alla superiore con lo scrutinio, quelli che devono sostenere gli esami di licenza, di ammissione e di idoneità, fissati per il 4 giugno, e quelli che devono affrontare gli esami di maturità ed abilitazione fissati per il SO giugno. I più favoriti, in apparenza, dovrebbero essere questi ultimi; prima del SO giugno è sperabile che la vertenza venga composta, ma ium è detto che gli esami possano svolgersi secondo il programma stabilito. I professori dovranno prima compiere le operazioni di scrutinio, quindi fare gli esami ai ragazzi che conseguono la licenza di scuola media, sostengono l'ammissione e l'idoneità. Ci sarà quindi un ritardo che si rifletterà fatalmente sugli esami di maturità e di abilitazione. Anche gli studenti che ottengono la promozione da una classe all'altra con il voto di scrutinio sembra non debbano subire le conseguenze dell'agitazione dei loro insegnanti, i quali, avendo ormai tutti gli elementi per poter giudicare, ritarderebbero soltanto la pubblicazione dei risultati. In realtà le cose si svolgono diversamente. Le operazioni di scrutinio, di solito, incominciano qualche giorno prima del termine delle lezioni. In questo periodo l'insegnante richiama talvolta quegli studenti che, in bilico tra il 5 ed il 6, possono salvarsi con l'ultimainterrogazione. Alcuni professori ci hanno dichiarato che non intendono tralasciare questa norma e che desiderano interrogare, una volta riprese le operazioni di scrutinio, quegli allievi incerti che possono tuttavia sperare nella sufficienza. Lo stesso accade per gli studenti che il 4 giugno^ dovrebbero affrontare gli.esami di licenza della scuola mèdia, l'am¬ •IIIIllli1»lllllllltIllifltlllllllIlllll]IlllllllIlllltaMl missione e l'idoneità alle clas-j si superiori i qv.aU devono ri-jtardare <sine d<e> la loro pro¬ va. Ammesso che lo sciopero duri venti giorni, scrutini ed esami sarebbero ripresi il 16 giugno, oltr,e dodici giorni di ulteriore tensione nervosa a cui sono costretti gli studenti più-giovani delle classi inferiori, cioè i più fragili ed esposti ai pericoli di collassi. Si è tanto dibattuta la questione per anticipare la fine delle scuole e gli esami per evitare agli studenti di sostenere le prove più impegnative nel momento meno propizio dell'anno, cioè durante i calori estivi. Lo sciopero dei professori rende inutile quel provvedimento adottato proprio in vista dello sforzo psichico, e nervoso che lo studente deve sostenere al termine di un anno scolastico certo non leggero. Ma si aggiungono altre complicazioni, di carattere economico. Le famiglie che hanno ragazzi che devono sostenere gli esami non possono lasciarli privi di assistenza per un periodo di tempo di cui non conoscono la durata. Può essere di pochi iiiorni, potrebbe essere di un mese. In questo frattempo gli studenti devono ricorrere alle lezioni private se non vogliono andar giù di allenamento. Vi sono alcuni istituti in cui gli insegnanti tenevano brevi corsi gratuiti di ricapitolazione ai loro studenti, ed intendono farli ancora, ma soltanto dopo la composizione della vertenza. Dal S8 maggio al giorno dell'esame lo studente perciò deve provvedere da sé, e la famiglia deve provvedere al professore privato con una spesa non indifferente. Altre conseguenze, che sembrano di poco conto ma hanno la loro importanza, si riflettono sul periodo di vacanze. Al termine dell'anno scolastico molti studenti partivano per il mare, i monti o la campagna; quando potranno andarsene quest'anno t E' difficile prevedere. Quei genitori che hanno prenotato per tempo la pensione in albergo, o hanno affittato l'appartamento o la camera, dovranno rimanere in città con i loro figlioli. Coloro che non hanno provveduto attendono di sapere quando potranno partire e non prenotano. Ed anche il turismo risente della vertenza fra i professori e lo Stato. A Torino lo sciopero dei professori si riflette su un buon numero di persone. Gli insegnanti statali impegnati nella agitazione sono S1S0 a Torino, 350 in provincia. Oli studenti sono SO mila in città ed 8 mila in provincia. Negli istituti privati i professori sono 1SO0 e IllII(illll3IIIIlll!lIllll!llllllilll!IIIItIlìlltlllllJ1flll gli studenti 15 mila fra Torino e provincia. In questi istitufi gli insegnanti religiosi, sa cerdoti, suore e frati, s0710 circa 700 e 600 sono laici. Dei 50 istituti parificati esistenti in Torino e provincia il 63 per cento, cioè una trentina di istituti, sono gestiti da religiosi. Ma anche le scuole private, benché parificate, saranno colpite dall'agitazione dei professori perchè è stabilito per legge che alle operazioni di scrutinio e di esame in quegli istituti sia presente un insegnante statale. Gli istituti privati che in Torino e provincia possono — su autorizzazione del provveditore — compiere tutte le operazioni di scrutinio e di esami perchè pareggiati, sono cinque: quello di Valsalice tenuto dai Salesiani, la civica scuola media Clotilde di Savoia, il S.'Giovanni Evangelista tenuto dai Salesiani, il collegio reale di Moncalieri tenuto dai Barnabiti ed il liceo valdese di Torre Pellico.

Persone citate: Giovanni Evangelista

Luoghi citati: Moncalieri, Torino, Torre Pellico