Due coniugi rischiuno di morire intossicati da tonno avariato

Due coniugi rischiuno di morire intossicati da tonno avariato A easa hanno lasciato due bimbe di 1 e S anni Due coniugi rischiuno di morire intossicati da tonno avariato // cibo acquistato al mercato di Porta Palazzo - La donna colpita in casa, il marito in fabbrica: portati svenuti all'ospedale Marito e moglie, Domenico Soave, di 32 anni, Teresa Oncia, di 31 anno, sono stati ricoverati di urgenza all'astanteria Martini Ieri pomeriggio in condizioni gravissime per intossicazione dovuta a tonno in scatola avariato. Il pronto intervento del medico di guardia forse è valso a scongiurare il pericolo di morte: tuttavia la prognosi è ancora riservata. Essi abjtano in via Carmagnola 2 ed hanno due bambine Mariolina di due anni, Carla di uno. Ieri mattina la donna acquistava a Porta Palazzo da un venditore ambulante del tonno in scatola ed a mezzogiórno lo mangiava con il marito. Poi questi si recava al lavoro alle 14,30 presso la ditta Tratter e la moglie, mentre le piccole dormivano, metteva in ordine la casa. Erano le 15 circa quando la signora Teresa avverti 1 primi dolori. Pensava che fosse il fegato, che di tanto in tanto ie dava qualche disturbo, e si sedette. Qualche minuto dopo i dolori erano fortissimi. Alle 15,30 le sofferenze erano insopportabili. Telefonava in fabbrica al marito. « Non ne posso più, dimmi che cosa debbo fare ». Ed il marito rispondeva: « Ora che mi parli di dolori, ti dico che anch'io mi sento tutt'altro che bene. MI gira la testa. Vengo a casa ». Domenico Soave prese la bicicletta, ma durante il tragitto dalla ditta sino olla sua abitazione, dovette fermarsi tre volte perchè vinto da conati di vomito. Quando giunse a cosa le bambine piangevano, la moglie, bianca in volto gli occhi stanchi, la fronte sudata1, si comprimeva la bocca con il fazzoletto per trattenere le urla. Avrebbe voluto far qualcosa, portare soccorso alla donna, far tacere Carla e Marluccia, ma le forze gli venivano meno e non bastava a sorreggerlo la volontà. La situazione si faceva drammatica. Alle 17, per fortuna sopraggiunse Silvano Oneta, il cognato, che abita con loro. Non aveva mangiato il tonno perchè a mezzogiorno si era trattenuto a far colazione in fabbrica. Allarmato chiamò un medico. « Non c'è nulla da fare — dichiarò il sanitario. — In queste condizioni non c'è che da ricorrere all'ospedale. Facciano soltanto In fretta». Por non perdere neppure un minuto — adesso che era tardi — marito e''moglie furono messi su un'auto di passaggio perchè 11 trasportasse all'astanteria Martini. Durante 11 viaggio ambedue uscirono di senno. Urlavano nel delirio. La febbre divenne fortissima. All'astanteria si temette in un primo tempo che fosse inutile ogni Intervento: poi le energiche cure, verso sera, poterono calmare 1 dolori e diminuire la temperatura. La polizia non ha ancora potuto accertare le responsabilità perchè la donna, non essendo in grado di parlare, non ha potuto indicare il banco dove ha acquistato il tonno. a pita in casa, il mari Teresa Oneta in Soave

Persone citate: Domenico Soave, Durante, Silvano Oneta

Luoghi citati: Oneta