Ribassa il prezzo del bestiame a causa della prolungata siccità

Ribassa il prezzo del bestiame a causa della prolungata siccità Ribassa il prezzo del bestiame a causa della prolungata siccità Nel breve tempo di una quindicina di giorni, causa la persistente siccità, si sono riscontrate sensibili variazioni nella economia agricola di molte aziende. I prezzi di alcuni prodotti sono aumentati di molto, avendosi ormai certezza della loro scarsità. I foraggi sono aumentati da 1800 lire il q.le a L. 2700, sino a 3000 lire il q.le e pare debbano ere scere ulteriormente se non piove rà. Analogamente il granoturco ibrido, quotato sulle 4700 lire, at tualmente arriva alle 6400 il q.le, quello nostrano è passato da 5300 a 6200, il Marano si pat. 6500 ed il (inaiammo sulle 6000. Le richie ste sono rilevanti. 1 ciuscami e le farinette sono aumentate di 100 200 lire il q.le. La paglia-di grano imballata è salita da 1000 a lire 1350 il quintale. I] bestiame ha invece iniziata una parabola discendente e sinora sono diminuiti di 30-40 lire il chilo peso vivo, gli animali da macello adulti e 40-70 lire il chilo gli animali giovani e d'allevamento. Lei aziende avevano un carico di be-| stiame piuttosto abbondante ed ora, per difficoltà di oiantenimento e per gli alti prezzi che hanno assunto e che si prevede mantengano le nenaglle ed i mangimi, molti agricoltori vendono parte del bestiame, per cui le offerte sul mercato sono abbondanti con conseguente flessione nelle contrattazioni. Gli altri settori della produzione, meno importanti di quelli del bestiame e del foraggio, non registrano per ora sensibili oscillazioni nei prezzi, perchè non hanno ancora risentito dei danni della siccità e perchè i prezzi sono vin colati ai regolamenti di ammasso (esempio, grano e risone). Ciò non ostante, il frumento è sostenuto, è aumentato di 100-200 lire il ~ le ed il prezzo oscilla sulle 8000 lire il tenero fino e sulle 7500-7800 lire il buono mercantile. Nel settore degli ortaggi si notano alcune difficoltà nelle coltivazioni causa la mancata pioggia, però sul mercato all'ingrosso I prezzi sono pressoché invariati ed I rifornimento è quasi normale. Gli asparagi, al produttore, sono pagati da 120 a 140 lire 11 Kg. Il reparto frutticolo non ha sinora subito variazioni degne di rilievo e, mentre vengono assorbiti i prò dotti residui della scorsa annata arrivano sui mercati le primizie della stagione. c. x.

Persone citate: Marano