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Chiesto il proscioglimento del prof. Giuseppe Solgiu Chiesto il proscioglimento del prof. Giuseppe Solgiu Depositata la requisitoria del P. M. sul processo per lo scandalo delle case di appuntamento a Roma Roma, 10 maggio. Il processo per lo scandalo delle case d'appuntamento sarà celebrato in Tribunale, ma saranno assenti i maggiori protagonisti. Il P.M, infatti, ha concluso e depositato Ieri la sua requisitoria scritta, chiedendo che il prof. Giuseppe Sotgiu, l'affittacamere di via; Filippo Corrldoni, la signora Margherita Fantini e la giovane Giuliana Marcon siano prosciolti dall'accusa di aver agevolato la corruzione del minorenne Sergio Rossi. Come dire cioè che, se il giudice istruttore, dott. Mario Scardaccione, dovesse accogliere le richieste del sostituto Procuratore della Repubblica, dottor Mirabile, dell'episodio più clamoroso che ha dato vita allo scandalo delle case di appuntamento, non si parlerà più. Il P.M. inoltre, nella sua requisitoria che occupa circa trenta pagine dattiloscritte, ha spiegato come a suo avviso 11 prof. Sotgiu debba essere anche prosciolto, per insufficienza di prove, da un altro reato che, secondo la denuncia presentata contro di lui, egli avrebbe commesso ai danni del giovane Sergio Rossi. I giudici dovrebbero quindi interessarsi solo di alcune figure minori. Per quale ragionamento il magistrato è giunto a concludere che il giudice istruttore, al quale spetta dire l'ultima parola in sede istruttoria su questa vicenda, dovrà assolvere, sia pur per insufficienza di prove, l'ex presidente del Consiglio Provinciale di Roma? E' necessario premettere che la lunga indagine condotta dal sostituto Procuratore della Repubblica ha accertato la veridicità dei fatti che dettero origine alla denuncia. E' stato accertato, cioè, che il professor Sotgiu era solito frequentare un appartamento di via Filippo Corridoni dove si davano convegno alcune ragazze compiacenti; che nelle sue visite egli era accompagnato qualche volta da una signora che molti elementi' stabilirono essere sua moglie, anche se il professore abbia sempre sostenuto che fosse un'altra donna di cui non ha mai voluto fare il nome; che infine a taluni convegni aveva partecipato anche un giovanotto di venti anni e tre mesi, Sergio Rossi. E fu proprio la presenza di Sergio Rossi che dette modo agli inquirenti di configurare il reato da addebitarsi al prof. Sotgiu: « Istigazione alla corruzione di un minore degli anni 21 >, in base all'art. 531 del Codice Penale. Ma la questione venne impostata sia dal prof. Giuseppe Sotgiu sia dai suoi legali, avvocati Giuseppe Bucciante, Ottorino Petroni e Mario Cavalcanti, sul piano strettamente giuridico. E il magistrato si è trovato a dover rispondere a due interrogativi: 1) era certo il prof. Sotgiu di frequentare un minorenne o era stato ingannato nella sua età reale dall'aspetto fisico del giovanotto che mostrava più anni di quanti ne avesse? 2) fu Sergio Rossi veramente corrotto dal prof. Giuseppe Sotgiu o non' lo era invece già prima? L'indagine per risolvere 1 due interrogativi non è stata delle più semplici. A conclusione del suo lavoro il magistrato ha spiegato che molti elementi raccolti nel corso della istruttoria fanno supporre veramente che 11 prof. Sotgiu, l'affittacamere Margherita Fantini, e Giuliana Marcon, siano stati indotti in errore sulla reale età di Sergio Rossi 11 quale, innanzi tutto, dallo aspetto fisico mostra di avere molti più anni di quanti non ne abbia; poi esibiva una tessera dell'Ermi dalla quale falsamente risultava che aveva 25 anni, infine a tutti quelli che glielo chiedevano diceva di essere maggiorenne. Gli elementi raccolti, non hanno dato al P.M. la convinzione che gli imputati non hanno commesso il reato loro addebitato e, pur assolvendoli, ha preferito scegliere per loro la formula dubitativa. Se poi abbia commesso un eccesso di prudenza o se invece abbia valutato male tutte le circostanze affiorate nel corso della istruttoria lo dirà 11 giudice istruttore nella sua sentenza, che sarà pronta soltanto fra un mese circa.