Una donna e due bambini feriti dal crollo del cornicione d'una casa

Una donna e due bambini feriti dal crollo del cornicione d'una casa Cadono bioechi di mattoni del peso di quattro quintali Una donna e due bambini feriti dal crollo del cornicione d'una casa La disgrazia in barriera di Orbassano - E' un edificio rialzato e abitato da appena un mese - L'inquilina si trovava so un balcone e i figli su quello vicino - Non sono gravi: una terza piccina è rimasta illesa Ivo Cordona, di 3 anni Un grave incidente — che per un vero caso fortunato, quasi incredibile non ha avuto mortali conseguenze — è avvenuto Ieri pomerìggio nella zona della Barriera nuova di Orbassano: il cornicione di un tetto, del peso di quattro quintali, è improvvisamente crollato ed è caduto su di una donna e tre bambini. Uno del iiiJiiiiiiiiiiiiiiiiiiitmi4iiiiiiiiitiiii(iiiiiiiiiiiiiis bambini è rimasto praticamente illeso, gli altri due e la donna — che e la loro mamma — sono stati ricoverati in ospedale. Il luogo della sciagura è una piccola casa ad un sol plano che si trova in via Francesco Gonin n. 8: via Gonin è una traversa della strada di Orbassano, subito dopo il dazio: quindi, margini della citta, davanti all'aperta campagna. La casa è di proprietà del signor Domenico Brignolo di 62 anni, il quale occupa un alloggio al pianterreno. Sino a poco tempo fa lo stabile era di proporzioni assai più modeste e comprendeva soltanto il pianterreno ove erano sistemiate le stanze del Brjgnolo: poi il padrone di casa pensava di farlo alzare e di ampliarlo e affidava l'esecuzione dell'oliera all'Impresa del geometra Giovanni Fornelli, domiciliato in via del Carmine 11: il Fornelli dirigeva i lavori che venivano eseguiti da alcuni muratori agli ordini del capomastro Domenico Camello. Alla fino di marzo la casa era ultimata e appariva di un plano, con quattro alloggi, due inferiori e due superiori. Gli alloggi del primo "piano disponevano, ciascuno, di duo balconi. Particolarità curiosa del rinnovato edificio: dal tetto sporgeva, per ben un metro e venti un cornicione di mattoni vuoti, non sostenuto da alcuna trave o traliccio di ferro. Al cornicione era stata applicata una robusta grondaia. Dai primi giorni d'aprile nell'altro alloggio al pianterreno era venuto ad abitare 11 signor Mario Barbero di 45 anni con la moglie e una figlia: al primo planu, In un alloggio. Il signor Francesco Cardona di 35 anni con la moglie Giovanna Canale di 34 anni o 1 figli Giuliana di 6 e Ivo di 3, la madre Caterina Cardona di 65 anni e una vecchia zia ottantenne : e nell'alloggio di fronte il signor Carlo Gottardo con la moglie Adele Rossetta e quattro figli. , Alle 17,30 di ieri su di un baicono dell'appartamento dei Cardona vi erano 1 piccoli Ivo e Giuliana ohe giocavano e facevano merenda assieme ad una nlpotlna del proprietario di casa, Giuseppina, domiciliata nelle vicinanze. Nel secondo balcone vi era la signora Cardona che stava battendo e ripulendo alcuni capi di vestiario invernali D'Improvviso si udiva uno scricchiolio sinistro, seguito da un violento schianto. La signora Cardona alzava gli occhi e scorgeva1 11 corniciane che stava crollando. Urlava «Bambini, attenti!... », ma la frase le moriva in gola. Una scarica di macerie la Investiva in pieno, la gettava in un angolo del balcone e la seppelliva: in particolare una lastra massiccia le precipitava sud torace, fiaccandole lo scapole. Nel tempo stesso ugual dramma accadeva sul balcone occupato dai tre bimbi: la sola Giuseppina Brignolo, al grido della signora Cordona, si ritraeva e non veniva colpita che di striscio o di rimbalzo: ma 1 figli della Cardona, Ivo e Giuliana finivano, come la mcvailntabcdleealidloinbCCdilvle11zctaddpccLczdSnpiiiiiiiiiiiitiiiciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiJiiiiiiitiiiJiiiiiiiiJi mamma, sotto i pezzi del cornicione. Al fragore dol crollo seguiva un minuto di silenzio: poi, tra il denso polverone che ondeggiava nell'aria e che si disperdeva lentamente, si udivano i gemiti del bambini e le invocazioni di soccorso della donna e gli strilli disperati della piccola rimasta illesa. Uno del primi ad accorrere era il signor Giovanni Sonnati, abitante in via Giulia di Barolo 5, li quale passava in quel momento davanti alla casa. Il Sonnati, aiutato da altri volonterosi soccorreva i tre feriti, insanguinati e coperti di polvere bianca: la signora era semi-sve¬ nuta e non riusciva a muoversi: 1 bambini apparivano in condizioni meno allarmanti, tuttavia si lamentavano penosamente e invocavano il papà e la mamma. I tre venivano accolti nella macchina dei cugini signori Francesco ed Enrico Perno e trasportati con la massima sollecitudine all'ospedale Mauriziano. Qui 11 medico dott. Rinaldi prodigava loro amorevoli cure: la signora Cardona, ferita al capo, al torace e alle broccia era subito ricoverata con una prognosi di 20 giorni: la Giuliana, per ferite al fianco, con una prognosi di quindici giorni; Ivo con. una prognosi di 10 giorni. Il primo a sinistra 11 balcone su col si trovava la donna CI 11111111 i 11111 f 111111111111111111M1111 11 111M1111111M111 f 1 ■ M1M1111M i M1111 {M M11111111M111M [ 11111 k 11111M111

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