Una conferenza-stampa del medico di Togliatti di Francesco Rosso

Una conferenza-stampa del medico di Togliatti I giornalisti ricevuti nella villa di Opieina Una conferenza-stampa del medico di Togliatti H dottor Spallone dichiara: "Oggi era molto sollevato ed appariva contento,, - Escluse complicazioni epatiche o cardiache-La partenza potrà avvenire nella prossima settimana (Dal nostro inviato speciale) Trieste, 6 maggio. Oggi pomeriggio nel giardino di Villa Dornl il dott. Mario Spallone, amico intimo di Togliatti oltre che suo medico personale, ha ricevuto un gruppo di giornalisti. Più che d'una conferenza-stampa o d'una relazione medica si è trattato di una vigilatissima'conversazione in cui le domande miravano a lacerare il velo di silenzio steso intorno al segretario del P.C.I. mentre le risposte cercavano di infittirlo, soprattutto sulla permanenza di Togliatti a Trieste e sulla probabile durata della sua convalescenza. — Oggi è stata la giornata migliore nel decorso della malattia — ha detto il dott. Spallone. — Questa mattina l'on.le Togliatti s'è svegliato di buon umore. Appariva molto sollevato, addirittura contento. Ha chiesto i giornali, ma noi gli abbiamo consentito di leggere soltanto i titoli grossi. — L'assistenza medica è stata affidata totalmente a lei? — Questa mattina è venuto ancora il prof, Donini, In seguito abbiamo telefonato al prof. Frugoni per informarlo sul decorso della malattia. Il prof. Frugoni è rimasto molto soddisfatto e ha detto di continuare nella solita terapia. — Con quali farmaci lo curate? — Questo non lo posso direDalia natura delle medicine si sarebbe facilmente risaliti alla malattia, ma a questo punto il discorso viene sempre abilmente deviato su altri argomenti. Il dott. Spallone infatti ha detto che Togliatti, per quanto sia ancora costretto a rimanere a letto, comincia già a nutrirsi quasi normalmente Oggi ha mangiato con appetito Nemmeno sul giorno probabile della partenza per Roma del parlamentare comunista è stato possibile sapere qualcosa. :— Posso escludere che parta questa sera — ha detto il dottor Spallone. — Penso, anzi, che non si possa prendere in esame questa eventualità per l'intera settimana. Se ne riparlerà lunedì o martedì. — Quando sarà deciso il giorno lei ci informerà? — Non posso prendere questo impegno. — Il prof. Frugoni ritornerà per dare il suo parere sul trasporto a Roma dell'on. Togliatti? — Non lo ritengo indispensabile, però non lo escludo. Il prof. Frugoni è amico intimo di Togliatti ed è probabile, soprattutto se si trovasse nell'Italia settentrionale per una qualche sua missione, che faccia una puntata a Trieste. La conversaziona procedeva con piccole schermaglie che avevano come centro d'interesse la malattia dell'on. Togliatti, ma che cercavano di allargare il cerchio per penetrare In quei punti che il bollettino medico diramato l'altra sera aveva lasciato nel vago. Poco dopo che fu colpito dal malessere che gli impedì di completare il suo discorso, l'on. Togliatti fu visto ingoiare una pillola. Si pensò che egli fosse soggetto ad improvvisi malori dovuti ai postumi delle ferite riportate nell'attentato dì Panante e nell'incidente d'auto, per cui si preoccupava di avere sempre con sèj la medicina che lo aiutasse al superare gli attimi di debolezza. H dott. Spallone ha dichiarato che si trattava semplicemente di una pastiglia di piramidone. — Non c'è nulla di misterioso nella malattia di Togliatti. E' stata un'insolazione, nulla di più. E' rimasto per oltre due ore sotto un sole caldissimo, impegnato in un discorso politicamente importante, e anche una fibra più forte della sua avrebbe ceduto. — Ci sono relazioni tra H colpo di sole e gli incidenti che ha subito in precedenza? — Assolutamente nessuna, come posso escludere che ci siano state in seguito complicazioni di fegato e di cuore. — C'è stato un momento di vero pericolo in cui lei ha temuto il peggio? — Come medico non ho mai avuto alcuna seria preoccupazione. Come amico, invece, ho avuto certi timori. La risposta così contrastante nei suoi due elementi non ha messo in imbarazzo il dottor Spallone. Egli ha assicurato anche che Togliatti, in questi giorni, ha continuato ad interessarsi dei problemi politici ed a dirigere il partito. Gli è stato domandato come poteva fare ciò ed egli ha risposto: <Con le informazioni che gli portavano gli amici e leggendo i giornali >. — Crede che l'on. Togliatti ci potrebbe ricevere quando starà meglio? — Sono certo che egli lo vorrebbe. ma io sono di parere contrario e quindi lo escludo fin da ora. Non è il caso di affaticarlo troppo. Di Togliatti ce n'è uno solo e io che lo curo ormai da molto tempo ho intenzione di continuare a curarlo almeno fino a 90 anni. — Che cosa ha detto quando ha saputo che la direzione del partito dovrebbe passare all'onLongo? — Ne ha riso, naturalmente. Togliatti non deve temere conseguenza alcuna da questo malessere. Ha diretto il partito il li luglio con quattro proiettili in corpo, lo ha diretto fino al momento in cui fu operato di ematoma al cervello. Le sembra che possa ritirarsi ora per un'insolazione? Siamo noi me dici che gli imponiamo dei riguardi, in modo che, una volta ristabilito, non abbia ricadute. Lo teniamo qui a Trieste non perchè abbiamo dei timori ec¬ cessivi, ma perchè vogliamo che ritorni a Roma perfettamente guarito. Quando partirà non avrà' bisogno della carrozza speciale che hanno-fatto giungere da Trieste per lui. — Prevede una convalescenza breve o lunga? — Non posso rispondere nè fare alcuna previsione. Tornate domani sera, forse vi dirò qualcosa di più preciso. Ci ha salutati ed è tornato nel gruppo dei volontari triestini che montano la guardia al capo del P.C.I. E' opinione diffusa, nonostante le dichiara*.'.oni del dott. Spallone, che l'on. Togliatti parta domani per Roma. Oggi sono stati portati fuori della villa numerosi bagagli e la carrozza attrezzata per il viaggio del malato è stata spostata dalla stazione di Trieste a quella di Aurisina, a cui si accede senza dover attraversare la città e attirare quindi la curiosità della gente. Francesco Rosso imimiitinimiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiMiiHiiiiiiiiiiiii