Dulles partendo per Parigi dichiara: "Ho una fiducia senza precedenti,, di Gino Tomajuoli

Dulles partendo per Parigi dichiara: "Ho una fiducia senza precedenti,, Si apre oggi itti''eccesioiiale settimana diplomatica Dulles partendo per Parigi dichiara: "Ho una fiducia senza precedenti,, / ministri alleati affronteranno a fondo il problema dei rapporti con la Russia e con la Cina - Previsioni ottimistiche nell'ultima discussione alla Casa Bianca • Forse il trattato con l'Austria potrà essere firmato a Vienna da Molotov e dagli occidentali il 12 maggio (Dal nostro corrispondente) Washington, 6 maggio. L'infensa attività diplomatica che si inizia domani a Parigi e che, si spera, potrà continuare a Vienna, ha fornito al Presidente ed al Segretario di Stato l'occasione per una messa a punto degli indirizzi principali della politica estera americana in previsione, soprattutto, di un prossimo incontro con Molotov. Come Dulles ha ammesso infatti ieri, € piccoli ma significativi indisi* fannpMte:wrfi^i(>he la politica delle potenze cómu niste possa assumere aspetti più pacifici; e sullo sfondò di questa aspettativa Eisenhower e Dulles hanno passato in ri vista i problemi da trattare a Parigi sia nelle conversazioni fra i < Tre Grandi » che in sede di Consiglio atlantico. Soprattutto con i .colleghi inglese e francese, Dulles affronterà i problemi di fondo, e cioè quelli delle relazioni con la Russia e la Cina. Il loro sviluppo dipenderà dall'esito dei sondaggi per la conclusione di una tregua militare nello Stretto di Formosa, che a loro volta apriranno la strada ad un incontro cino-americano; e dall'atteggiamento sovietico nei negoziati finali per il trattato di pace austriaco. Dulles ieri sera ha ammesso che in questi ultimi tempi l'atteggiamento dei comunisti è stato piti incoraggiante, ciò che può far prevedere favorevoli sviluppi, ma non ha precisato se in Europa soltanto, o anche in Oriente. Alla conversazione fra Eisenhower e Dulles si sono uniti dopo qualche tempo anche i capi militari, fra i quali l'ammiraglio Radford, tornato di recente da Formosa, sicché si è avuta l'impressione, non confermata nè smentita dalla Casa Bianca, che gli Stati Uniti abbiano deciso di discutere a Parigi non solo i problemi generali dei rapporti con la Rus sia, ma anche quelli dell'Estre mo Oriente. « La politica americana < concepita e deve essere condotta come un tutto unico » ha [ 111F11M111T11 > 11M111 [ 1 i 111111 i 1111111 ! MI ! I r 1111 ! / sI ! 11 detto infatti un portavoce ufficiale; ma è chiaro che questa impostazione « universale » della politica estera mette gli Stati Uniti nella necessità di negoziare prima un accordo completo con i maggiori alleati europei. E questo è il momento buono — secondo gli osservatori di Washington — per trovare questo accordo. Sotto un certo aspetto, sembra che gli Siati Uniti abbiano'meno mezzi di persuasione sugli alleati europei di auan,td 'nè'avessero'in 'passatoF'qùe-. stiMatleàU non sbnò più assistiti dal Piano Marshall, sono economicamente risanati o quasi, e non ricevono più aiuti economici. Inoltre la politica inglese, in stretta concordanza con quella francese, tende a « isolare » l'America nel conflitto con la Cina, mentre le crisi attuali in Indocina e nel Nordafrica hanno creato una situazione spiacevole tra Francia e Stati Uniti, che Londra (si nota con qualche irritazione a Washington) non sembra far nulla per appianar». D'altra parte, di fronte a questi motivi di perplessità, gli stessi osservatori ne elencano altri positivi. Anzitutto la concorde volontà europea di mantenere intatti » Jeoami con l'America (essa è stata ripetuta anche oggi in un importante discorso di Brosio a Houston, nel Texas, nel quale l'ambasciatore ha confermato che gli Stati Uniti possono contare sull'Italia per lo •sviluppo della politica atlantica); lo tn secondo luogo il comune interesse di regolare su una base di sicurezza i rapporti con la Russia. Tutto sommato, quindi, le previsioni dei circoli ufficiali sugli incontri di Furiai fanno ritenere che la delegazione americana si rende conto che i rapporti con gli alleati do vranno essere impostati su un piano nuovo, ma che tuttavia sarà riconfermato il fronte unico alleato verso la .Russia e la Cina. Occorreranno certo reciproche concessioni e com- 111LI ! [ M11MI [ M 91111111F11111 i r 111111111111M1111J promessi, ma essi consentiranno (sembra ormai sicuro) di fare aperture alla Russia per convocare entro l'estate una conferenza dei quattro Ministri degli Esteri. Queste previsioni ottimistiche sono state confermate da Dulles nel momento in cui (alle 18 di stasera) saliva sull'aereo personale di Truman, il Columbine, che sta portandolo ora a Parigi. Per la prima volta si trovava all'aeroporto a salutarlo, insieme; agli- offri diplomatiti latldntlci, Vamìasciatore della Repubblica tedesca ora sovrana- Dopo i commiati, il Segretario di Stato ha fatto questa serena dichiarazione: « Credo si7iceramente che i prossimi incontri che . avrò a Parigi, dove accoglieremo nell'alleanza atlantica una Germania nuovamente sovrana, segneranno l'inizio di un nuovo capitolo nella storia europea, un capitolo "che consacrerà la realizzazione di una nuova Europa, unita, libera, certa della sua sicurezza. <Può darsi ohe nello stesso momento in cui avranno luogo t nostri incontri a Parigi, un'altra -grande città europea, Vienna, veda i frutti degli sforzi da noi compiuti durante dieci anni per assicurare la libertà e l'indipendeiiza dell'Austria. « In questo caso prolungherò la durata del mio viaggio allò scopo di Incontrarmi a Vienna .con gli altri ministri degli Esteri, per concludere il trattato di Stato austriaco. Vado in Europa per questa mia missione nutrendo maggior fiducia che in qualsiasi mia precedente missione di Segretario di Stato ». Gino Tomajuoli